The School for the Gifted |IT...

By translatorITA

13.3K 512 20

| storia originale di @ObliviousAngel | cover credits: @translatorITA | πŸ“š Andromeda (Andi, in breve) aveva a... More

The School for the Gifted
Capitolo I
Capitolo II
Capitolo III
Capitolo IV
Capitolo V
Capitolo VI
Capitolo VII
Capitolo VIII
Capitolo IX
Capitolo X
Capitolo XI
Capitolo XII
Capitolo XIV
Capitolo XV
Capitolo XVI
Capitolo XVII
Capitolo XVIII
Capitolo XIX
Capitolo XX
Capitolo XXI
Capitolo XXII
Capitolo XXIII
Capitolo XXIV
Capitolo XXV
Capitolo XXVI
Capitolo XXVII
Capitolo XXVIII
Capitolo XXIX
Capitolo XXX

Capitolo XIII

399 16 0
By translatorITA

Tredici

LA MIA SVEGLIA iniziò a suonare alla 4:30 qualche giorno dopo aver fatto ritorno alla Villa. Stavo impazzendo, perché chi si sveglia alle 4:30 della mattina? È da pazzi! Mi state chiedendo di morire a ventidue anni? Ho bisogno di dormire!

  "Svegli sveglia!" canticchiò mio fratello saltando sul letto ed iniziando a togliersi il pigiama.

  "Che c'è?" mi sfregai gli occhi e gli lanciai un cuscino. "Che cavolo, Oscar?! Una donna ha bisogno del suo sonno di bellezza!"

  Lui indossò i vestiti e dissi, "Non l'ho deciso io, il Professore ha detto che tutti gli studenti devono svegliarsi alle 4:30"

  "Non sei stanco?"

  Lui inarca un sopracciglio. "No?"

  Grugnii e mi alzai dal letto. "Qualsiasi cosa stiamo facendo è meglio sia bello"

(X)

Tutti sedevano fuori nella rugiada. Decisi di restare in piedi dato che non volevo bagnarmi il sedere e che magari qualcuno pensasse che me l'ero fatta addosso. Ero in piedi anche perché non volevo riaddormentarmi, beh, in realtà volevo tornare a dormire ma forse sarebbe stata una pessima idea.

  Il Professore era di fronte a noi insieme a Magneto. Vidi il gruppo degli X-Men non molto lontano dai due, quindi mi unii a loro.

  "Che succede?" sbadigliai. "È troppo presto"

  Scott disse, "Hanno finalmente raggiunto un accordo ieri sera, ed il loro annuncio non poteva attendere"

  "Attenzione studenti!" esclamò il Professore.

  Gli studenti che si stavano lamentando del fatto che fosse troppo presto fecero silenzio.

  Spostai il peso su un piede e sbadigliai appena prima che il Professore iniziò a parlare.

  "Io ed Erik vogliamo proteggere i mutanti. È la nostra priorità numero uno. Il Governo vuole eliminarci, ma dobbiamo far cambiare loro idea in modo che siano d'accordo sul fatto che è okay essere mutante"

  Guardai Magneto. Leggevo nei suoi occhi che stava nascondendo qualcosa, non dovevo nemmeno entrare nella sua mente per capirlo. Mi sarebbe stato comunque impossibile perché indossava l'elmetto.

  "Dobbiamo essere eroi, ragazzi" continuò il Professore. "Per una settimana a partire dalla prossima, vi dividerete e vi recherete in diverse località per aiutare gli umani. Abbiamo organizzato gli hotel per tutti voi, non preoccupatevi. Durante la settimana dovrete fare qualcosa di buono per gli umani, che si tratti di recuperare il gatto di un'anziana signora su un albero o salvare un bambino intrappolato in un edificio in fiamme"

  Qualcuno sussurrò tra la folla.

  Magneto avanzò di un passo. "Ma, se gli umani decideranno di combattere abbiamo un'arma. La conosciamo tutti"

  Andre mi spinse verso Magneto ed il Professore. Non mi piaceva per niente quest'idea. Pensavo che il Professore avrebbe convinto Magneto a non usarmi.

  Magneto mi vide e presto mi notò anche il Professore. Il Professore mi tese la mano ed io la presi con fare riluttante.

  "Psych" disse Magneto. "La nostra arma più preziosa"

  Vidi delle immagini nella mia mente. Jean.

  "Psych è la mutante più forte conosciuta al genere umano. È di classe 5, più in alto rispetto alla mia e quella di Charles. Ha ancora molto da imparare ma impara velocemente"

  Era come se avessi visto ricordi di un passato che non si era mai effettivamente verificato. Gli occhi di Jean che vedevo nell'immagine erano neri e le vene sul suo viso erano chiare. Voleva uccidere tutti e distruggere tutto sul suo cammino. Aveva ucciso Scott ed il Professore.

  "Ragazzi, dovreste prendere spunto da lei. Lei sarà la salvatrice di tutti i mutanti" concluse Magneto.

  Le immagini nella mia mente peggiorarono. Jean stava tentando di uccidere Logan. Era così potente. Si chiamò la Fenice. Non era Jean.

  Caddi a terra. Le immagini mi facevano male. Guardai Jean e vidi che anche lei era a terra e si stava tenendo le tempie. Doveva avermi letto la mente.

  Logan corse e mi raggiunse. "Andi!"

  Lo guardai negli occhi e sbattei le palpebre qualche volta senza dire niente. Lo vedevo ma leggevo anche i suoi ricordi. Logan aveva confessato a Jean il suo amore ed un secondo dopo l'aveva uccisa.

  "Andi!" esclamò Logan.

  "Logan" sussurrai.

  Vidi altri immagini. Jean che baciava Logan con passione, le sue gambe attorno alla vita di lui.

  "Andi" disse lui in un respiro spostando una ciocca di capelli dal mio viso.

  Il Professore esclamò, "Siete congedati"

  Gli studenti se ne stavano già andando, erano terrorizzati da ciò che era successo.

  "Dobbiamo portarla al piano inferiore" disse il Professore a Logan.

  Sentii Scott dire, "Anche Jean ha bisogno di aiuto"

  Logan mi prese in braccio ed entrammo tutti nella villa. Vedevo Logan piangere dopo aver perso Jean. La gelosia mi pervase come un coltello nel cuore. Sapevo di non dover essere gelosa, adesso lui era mia. Ma non riuscivo a non esserlo.

  Logan mi tolse i vestiti. "Il Professore vuole fare delle analisi" mi disse. Non mi importava. Mi  aveva lasciata in intimo, quindi non ero a disagio, avevo solo freddo dato il metallo del tavolo.

  Il Professore usò i suoi poteri per posare degli elettrodi sul mio petto.

  "Qualsiasi cosa sia successa era di carattere psichico nonostante io non sia stato toccato. Forse sono collegate. Andromeda, riesci a parlare?"

  Lo guardai ma non dissi una parola. Mi sentivo come una bambina che faceva i capricci, non  volevo parlare.

  Si rivolse a Jean. "Tu?"

  Non vedevo Jean dato come ero coricata, ma non la sentii nemmeno parlare. Cercai di leggere la usa mente, ma ero terribilmente debole.

  Il Professore sospirò e guardò Logan. Logan inarcò un sopracciglio e mi guardò, poi prese la mia mano.

  "Tempesta?" il Professore la guardò.

  "Si?" rispose lei.

  "Potresti venire con me? E Claire, Jamie e Andre, potreste per favore andarvene? Non voglio essere maleducato, ma penso che voi tre dobbiate dormire"

  Tutti e cinque lasciarono la stanza, ma sapevo che il Professore e Tempesta erano appena fuori dalla porta. Gli altri erano tornati al piano superiore.

  Logan mi guardò. "Andi", sussurrò. "Che succede?"

  Ritrassi la mano dalla sua e la posai sul suo avambraccio per sostenermi nel mettermi a sedere. "Tu...hai ucciso...ma...lei ha ucciso...io non capisco" dissi piano.

  Logan mi fissò. "Cos'hai visto?"

  Appoggiai la testa sul suo petto e chiusi gli occhi. Scossi il capo e gli dissi che non riuscivo a spiegare.

  Lui si coricò in modo che anche io mi coricassi. Poi si voltò verso Jean e Scott.

  Il Professore e Tempesta ritornarono in stanza. "Scott, Logan, andatevene"

  Tempesta premette qualche pulsante sul mio monitor e poi un elmetto mi coprì la testa fino al   naso. 

  Lei si voltò ed immaginò ritornò dal Professore.Qualche istante dopo provai una strana sensazione e mi addormentai...

(X)

Mi svegliai con ancora l'elmetto in testa. Non c'era nessuno in stanza, almeno in base a ciò che vedevo. Cercai di voltarmi a sinistra, e vidi Jean. Non aveva ancora ripreso i sensi.

  Volevo togliermi l'elmetto, ma immaginai che fosse una pessima idea, quindi restai coricata lì. Chiamai Logan con il pensiero, forse sarebbe venuto a parlarmi. Avevo domande e volevo delle risposte.

  Qualche minuto più tardi si aprì ancora la porta e Logan corse dentro. "Stai bene?" domandò a bassa voce.

  Annuii. "Si", risposi. "Sto bene. Solo...cos'è successo?"

  "Il Professore ha fatto dei test su di te. Poi mi ha parlato. C'è qualcosa che non va, Andi"

  Mi accigliai. "Qualcosa che non va? Cos'è che non-?"

  "Beh, in realtà sei tu" disse lentamente. Inarcò entrambe le sopracciglia e sospirò. "Sei quasi...beh, è come se fossi connessi. Continui a vedere miei ricordi di un passato che non ha mai avuto luogo. Il Professore non capisce nemmeno come tu lo faccia. Ma potrebbe essere pericoloso, Andi"

  Deglutii. "Pe-pericoloso?" gracchiai. "Come?"

  "Non sappiamo quanto sia 'stabile'" – fece le virgolette con le dita -, "sia Jean in questo momento" la guardò. "Conosce la sua altra personalità"

  "La Fenice?"

  Logan annuì cercando ancora Jean con lo sguardo. "Si" disse in un respiro.

  Volevo piangere. Era colpa mia, vero? Non sapevo come ma l'avevo fatto.

  "Ho un'altra personalità?" domandai.

  Logan mi guardò. "No" confermò. "La personalità che hai è l'unica nella tua mente"

  "Magneto mi ha definita di classe cinque, non sono quei mutanti fuori controllo?"

  "La maggior parte di loro si, ma anche Jean è di classe cinque. Deve solo assicurarsi che la  Fenice non faccia ritorno"

  Capivo che stava pensando a quando l'aveva uccisa. "È l'unico modo per sistemare le cose, vero? Se-se lei diventa la Fenice?"

  Logan non rispose, e sapevo che la riposta era sì. Realizzai che provava ancora qualcosa per lei.

  "Ti importa molto di lei, vero?"

  Mi guardò. "Andi, se pensi che voglia lasciarti e stare con lei ti sbagli. Se leggessi la mia mente sapresti che non è così. Si, mi importa di Jean ma non significa che provi qualcosa per lei. Ha Scott, ed io ho voltato pagina. Ho incontrato te, ed io..." temporeggiò.

  "Cosa?" domandai. Ero un po' spaventata dal suo tono di voce. Era come se stesse per dire che voleva stare con me.

  Lui premette un bottone allontanando l'elmetto sul mio capo. Poi mi abbracciò e mi disse, "Ti amo Andi". Poi posò le labbra sulle mie e mi baciò con passione. Io portai le braccia attorno al suo collo e misi le mani nei suoi capelli.

  Avevo le farfalle nello stomaco ed il petto mi faceva male come quando provavo molta ansia. Ero così felice, ma anche molto spaventata. Avevo paura di amarlo, anche se era già così.

  Sentii la porta aprirsi e mi staccai da Logan. Il Professore entrò insieme a Magneto, Scott e Tempesta.

  Il Professore mi sorrise. "È bello vedere che sei sveglia. Vedo che però Jean non ha ancora ripreso i sensi"

  Scott aggiunse, a bassa voce ma lo sentimmo tutti, "E voi due stavate per fare sesso proprio di fronte a lei"

  Arrossi e guardai Logan, il quale a sua volta era imbarazzato. Non pensavo di averlo mai visto arrossire prima, era così bello.

  Il Professore mi raggiunse. "Come ti senti?" domandò seriamente.

  Feci spallucce. "Bene, immagino"

  "Vedi ancora le immagini?"

  Scossi il capo.

  "Poco tempo fai hai visto le Sentinelle, e adesso hai visto la Fenice. La tua telecinesi è molto diversa rispetto alla maggioranza dei mutanti telecinetici"

  "È una brutta cosa?" domandai preoccupata.

  "Non necessariamente" risposte distogliendo lo sguardo. "Ma potrebbe esserlo. Devo lavorare con te. Non ti sarà permesso lasciare la Villa quando gli altri studenti se ne andranno"

  Non ero arrabbiata, anche se forse sarei dovuta esserlo. Ero felice che non avrei dovuto socializzare con sconosciuti – salvare gli estranei mi spaventava. Non mi piaceva parlare con persone a me nuove.

  "Oh" dissi, dato che non riuscivo a pensare ad un altro modo per nascondere la mia felicità – ma ero abbastanza sicura che il Professore già sapesse che non volvevo partire.

  Guardai Jean. "Starà bene?"

  "Speriamo di sì" rispose Tempesta, la quale era in piedi accanto a Logan con le braccia conserte.

  Scott raggiunse Jean lentamente e fece per prenderle la mano, ma quando si trovò ad un centimetro da lei Jean gli afferrò il braccio. "Non toccarmi" le sentii dire.

  Guardai Logan, il quale avanzò di un passo verso di me e mi prese per mano. Temeva che Jean mi potesse fare del male.

  Jean si mise a sedere e spinse via Scott. Guardò il Professore, "Cosa mi è successo?!" sbottò.

  Il Professore provò a calmarla. "Jean, hai visto delle cose nella mente di Andromeda. Per favore, rilassati. Non sono cose successe veramente"

  Guardai Jean, sembrava furiosa. "Bugiardo!" le luci sfarfallarono ed i monitor tremarono. Notai che era molto più forte di me, ma potevo fare del mio meglio.

  Lasciai andare la mano di Logan e mi feci in avanti focalizzandomi su Jean. "Smettila, Jean" le dissi nella mente. Riuscii a fermare il tempo come faceva il Professore. Lui era ancora in grado di muoversi ma fece finta di essere stato immobilizzato come gli altri. "Si, erano ricordi. Ma di qualcosa che non è mai successo. Logan se ne ricorda perché ha cambiato il passato. Nessuno di noi ne ha ricordo"

  Lei mi guardò e notai la paura nei suoi occhi. "Allora come fai tu?" chiese a voce.

  Scossi il capo. "Stiamo ancora cercando di capirlo. Non è la prima volta che mi capita" guardai il Professore per vedere se avesse detto qualcosa ma non era così.

  Jean avanzò verso di me, i suoi occhi mi guardarono spostandosi velocemente da sinistra verso destra. "Sei solo una bambina" mormorò.

  Non ero sicura se stesse parlando a sé stessa o con me, quindi non risposi.

  "Tu sei potente" continuò. "La maggior parte dei mutanti non connettono ad altri mutanti in  questo modo" iniziò a camminare in cerchio attorno a me e mi sentii sotto pressione.

  Guardai il Professore e lui si limitò ad annuire. Lo presi come un segnale per sbloccare il tempo.

  Quando gli altri si sbloccarono ci fissarono e sentii il Professore sussurrar loro, "Non muoverti"

  Jean continuò a camminare in cerchio attorno a me. "Non ci credo che tu riesca a farlo. Sei troppo giovane. Sei..." temporeggiò e si fermò di fronte a me. I suoi occhi si fecero neri e vidi le vene sul suo viso. Sapevo che non era la Jean che conoscevamo tutti. La Jean intrappolata dentro di lei.

  Indietreggiai di qualche passo per precauzione. La Fenice era pericolosa, più pericolosa di Magneto.

  "Non puoi essere più potente di me" disse in tono sinistro.

  Poi la terra tremò e lei mi fece librare nell'aria. Tutti cercarono di fermarla. Esclamai, "No! Ce la posso fare! Ce la posso fare!" volevo combatterla.

  Sollevai Jean concentrandomi per farla uscire dalla mia mente, e lei fece lo stesso. Ciò causò tensione nell'aria, che ferì entrambe. Abbandonammo entrami nello stesso momento e venimmo spinte contro il muro.

  Logan corse verso di me. "STAI BENE?!" esclamò.

  Mi sollevai da terra. "Sto bene. È una cosa tra me e lei, stanne fuori fino a che non ti chiedo diversamente" corsi fuori dalla porta. Non potevamo combattere all'interno, i danni alla Villa sarebbero stati orribili.

  Sentivo dei passi dietro di me, e mi sollevai da terra volando verso l'hanger.

  "APRI IL CAMPO DA BASKET!" urlai a Bestia.

  "Cosa? Perché?" domandò, ma fece ciò che gli chiesi.

  Volai fuori appena il campo venne aperto a sufficienza. Jean non era molto lontano da me.

  Volai più velocemente lontano dalla Scuola e ad un certo punto atterrai. Avevo circa trenta  secondi, quindi dovevo trovare i miei poteri dentro di me e controllarli. Dovevo essere più forte.

  Sentii la scarica di adrenalina appena Jean atterrò.

  "Sei troppo codarda per combattere?" rivolse un ghigno. Realizzai quanto assomigliasse a Magneto in quel momento. Non mi piaceva.

  "No" risposi decisa. "Preferirei non far esplodere la scuola e tutti gli occupanti"

  Lei alzò gli occhi al cielo come se fosse infastidita ed annoiata. Non mi piaceva per niente questa Jean.

  Alzai appena le braccia sradicando un albero e lanciarglielo addosso, ma lei lo bloccò.

  "Non devi farlo!" esclamò.

  Lei mi fece librare nell'aria e provai dolore. Era come se venissi accoltellata.

  Lei mi lesse nella mente e peggiorò il mio dolore che io cercai di ignorare sollevandola in aria. Non volevo ancora provare questa tensione, quindi tesi la mano chiudendo il polso come se la stessi strozzando. Ero come Anakin Skywalker mentre cercava di uccidere sua moglie Padmé Amidala di Star Wars.

  Lei si tenne il collo lasciandomi andare. Quasi caddi a terra, ma riuscii a fermarmi.

  "Potrei ucciderti come hai fatto con Scott ed il Professore nel passato che non è mai successo" dissi. "Ma non lo farò" aprii la mano lasciandola andare.

  Lei cadde a terra da almeno nove metri, quindi mi domandai se si fosse fatta male cadendo. Aveva perso i sensi data la mancanza di ossigeno.

  Scott, Tempesta, Logan ed il Professore si avvicinarono velocemente. Li guardai prima di svenire. 

Continue Reading

You'll Also Like

11.4K 700 30
*SPOILER* Raccolta di one-shoot sulla Rumbelle (OUAT)
4.8K 165 25
È iniziato un nuovo anno ad Alfea, e le Winx condivideranno la camera con una nuova fata: Aurora. Insieme a lei affronteranno il nemico più grande e...
3.1K 90 27
COMPLETATO Darlyne vive a Pyke, la cittΓ  natale di tutti gli uomini di ferro. Abili navigatori e saccheggiatori, cercheranno di conquistare il Trono...
841 34 14
PRIMO VOLUME - Fanfiction ambientata in Inazuma Eleven Ogni giorno che passava, mi ritrovavo sempre a fare un passo indietro, ogni progresso che face...