slow hands ; kv

By -takashi

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la vita di taehyung e del suo piccolo storm scorgerà un raggio di luce grazie a un principe azzurro dalla pel... More

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𝟏º 𝑪𝒉𝒓𝒊𝒔𝒕𝒎𝒂𝒔 𝑺𝒑𝒆𝒄𝒊𝒂𝒍 🎄
𝟐º 𝑪𝒉𝒓𝒊𝒔𝒕𝒎𝒂𝒔 𝑺𝒑𝒆𝒄𝒊𝒂𝒍 🎄

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By -takashi

le dita di jeongguk scivolavano lente lungo la schiena di taehyung, le loro menti riposavano cullate dai loro sospiri ed allietate dal calore dei loro corpi.

quella sera storm non c'era, aveva trascorso il sabato con i suoi nonni, per cui i due compagni avevano potuto dedicare quella giornata a se stessi.

jeongguk non si era affatto trattenuto dal viziare e coccolare il suo adorato omega portandolo a fare shopping in negozi di lusso e a mangiare in ristoranti raffinati perché "taehyung meritava questo ed altro".

nonostante ciò, l'ultima richiesta di quella giornata "dedicata solo per lui" da parte dell'omega, era stata quella di rimanere a casa.

taehyung aveva precisato di voler rimanere nel letto di jeongguk, insieme a lui, e mangiare del ramen istantaneo nel mentre che guardavano un film sulla tv.

ed ovviamente il suo alfa lo aveva piacevolmente accontentato, per cui ora riposavano dolcemente sul letto, circondati da dei vestiti di jeongguk, come taehyung aveva richiesto.

l'omega era sprofondato in una bolla di pace nel momento in cui l'odore del suo alfa gli aveva completamente annebbiato la mente, il suo viso giaceva sul petto del moro, inebriandosi di quello splendido profumo che gli marchiava la pelle.

-sei stato bene oggi?-

taehyung rispose annuendo a quella domanda ovvia, sforzandosi di fuoriuscire da quella situazione di dormiveglia per alzare il capo e guardare negli occhi jeongguk.

c'era solo qualche candela profumata ad illuminare la stanza, il che rendeva il viso soffice dell'alfa color miele, mentre le diverse fiammelle si riflettevano nelle sue iridi, facendole apparire come due immense galassie.

-è ovvio che sto bene se sono con te- sorrise il biondo, facendo gonfiare le sue guance paffute, che l'alfa si allungò a mordicchiare.

-sei così sdolcinato-

-da quale pulpito viene la predica- scherzò taehyung, mordendogli il naso per ripicca.

il battibecco si concluse presto però, entrambi erano troppo stanchi per quei bisticci bambineschi, per cui jeongguk optò per una semplice e tranquilla conversazione.

-come va con lo stage?- domandò quindi.

ci volle un po' perché l'altro rispondesse, ma jeongguk era già a conoscenza del motivo del suo tentennamento, per cui lo lasciò pensare nel mentre che proseguiva nell'accarezzargli la schiena nuda dal basso verso l'alto.

-ho un po' paura, jeonggukie- sentenziò poco dopo.

-di cosa?-

una domanda lecita aveva posto l'alfa.
di cosa aveva paura? del cambiamento? del fallimento? della delusione? taehyung non ne era certo.

-in questi giorni dovrò sfilare ad un evento organizzato dall'agenzia di noona, è una cosa piuttosto piccola, non è un evento così particolare, però...-

jeongguk lasciò il silenzio appropriarsi della stanza ancora una volta, aspettando che il caos nella testa del biondo, ch'egli percepiva chiaramente, si attenuasse un minimo.
-è cosa fantastica, tae. questo stage ti inserirà in ogni settore del dipartimento, ti concederà un sacco di opportunità e potrai far avverare il tuo sogno. cosa ti spaventa?-

quel silenzio assordante prese nuovamente piede tra i due, l'uno tormentato e l'altro curioso di svelare i tormenti del compagno.

-di non essere all'altezza, di non essere in grado, di sbagliare, di deludere te, di deludere i miei genitori, di deludere storm...- blaterò in risposta il biondo, con il viso premuto contro i pettorali di jeongguk per evitare a tutti i costi il suo sguardo.

-hyung...- prese parola l'alfa dopo qualche secondo di silenzio, portando una mano ad accarezzare le ciocche dorate dell'omega.
-lo sai che non puoi deludere me, in nessun modo, né tantomeno deluderai i tuoi e storm. sono certo di non parlare solo per me se ti dico che ti amiamo per quello che sei, che ti supporteremmo in qualsiasi occasione, nel bene e nel male. e oddio, taehyung! se tu non sei bravo a sfilare, chi lo è? hai il portamento e la grazia di un principe anche mentre porti in casa le buste della spesa. e i tuoi disegni, dio, tae, sono spettacolari, innovativi, originali; sei un portento amore mio. quando ti sarai fatto strada in questo settore sono certo che tutte le più grandi case di moda faranno a gara per averti a lavorare per loro. andrà tutto bene, ti fidi di me?-

e finalmente l'omega alzò il capo e tirò su col naso non appena incontrò gli occhi dolci e pieni d'amore del suo alfa, il quale gli rivolse un sorriso confortante.

quando lo vide annuire in risposta, jeongguk si chinò il giusto per baciare quelle labbra così soffici e piene di cui era tremendamente ossessionato.

taehyung rispose al bacio con passione, issandosi a sedere per afferrare il viso del moro con le mani.

-ti amo, alfa, lo sai?- sussurrò sulle sue labbra, percependo quelle dell' interpellato stirarsi in un sorrisino.

-ripetermelo non guasta mai- ammise, facendo ridacchiare l'omega, per poi far scivolare le labbra lungo il suo collo ed annusandone l'odore.
-ti amo. alla follia- borbottò poi.

taehyung sospirò in estasi, premendogli le labbra sul capo in un bacio e decidendosi a porgli quella domanda che desiderava fargli da un po'.
-posso sfilare per te?-

oh, quella proposta fu musica alle orecchie di jeongguk.
sibilò infatti un timido "certo", annuendo più volte un po' imbarazzato, allontanandosi dal collo del maggiore, che gli stampò un ultimo bacio sulle labbra, per poi alzarsi dal letto.

-aspettami qui, okay?-

e l'alfa annuì ancora una volta, aspettando con ansia mentre osservava il suo compagno portare con sé in bagno alcune delle buste con i loro acquisti di quel giorno.

quei pochi minuti di attesa parvero ore per il più piccolo, picchiettava le sue gambe ad una velocità costante, una strana ansia stava formandosi alla base del suo stomaco.

mentre erano a fare shopping, taehyung non gli aveva mostrato come gli stesse nessuno dei capi che avevano comperato, l'omega entrava ed usciva dai camerini senza farsi vedere, e jeongguk ci era rimasto un attimo male, ma solo ora aveva realizzato che il suo compagno stesse pianificando tutto questo sin da quella mattina.

e be', la sua idea era riuscita alla perfezione perché l'alfa fremeva dalla voglia di vederlo sfilare indossando i capi che lui gli aveva regalato. era un pensiero che gli piaceva non poco.

qualche minuto dopo la porta del bagno si spalancò e taehyung ne uscì, ma jeongguk non riusciva a scorgere chiaramente i vestiti per il troppo buio nella stanza, per cui si allungò verso il lato del letto per accendere i faretti sul soffitto.

una volta fatto, tornò a voltarsi verso il suo compagno sorridente, sorridendo a sua volta non appena incontrò il suo sguardo.

indossava un maglioncino aderente di cotone celeste con dei fiorellini rosa ricamati, il colletto era invece bianco, così come i pantaloni a zampa che gli fasciavano le gambe.

jeongguk lo ammirò da lontano, contemplando il suo splendore, ridacchiando quando gli vide fare una piroetta.
-ti stanno benissimo questi colori, tae- gli confessò, incapace di staccargli gli occhi di dosso.

-grazie, jeonggukie- rispose, incamminandosi verso di lui lentamente, le sue iridi luccicanti fisse nelle sue.

l'alfa allungò una mano non appena taehyung si trovò abbastanza vicino a lui, nella speranza di riuscire a toccare la sua, ad incatenare le loro dita per tirarlo verso di lui, ma l'omega gli sfuggì, facendo dietro front divertito e camminando nuovamente verso io bagno, per poi chiudersici dentro.

a taehyung non dispiaceva affatto quella situazione, anzi, si stava divertendo non poco, per cui decise di giocare con lui per un altro po', optando per lasciare il meglio per ultimo, finché anch'egli non si annoiò.

quindi qualche minuto più tardi uscì per l'ultima volta dal bagno, indossando quello che avrebbe definito il pezzo forte che sarebbe piaciuto molto al suo compagno.

quando aprì la porta, una dolce e lenta melodia gli giunse alle orecchie: jeogguk doveva aver messo della musica nel mentre che lui si trovava in bagno a cambiarsi.

alzò lo sguardo verso il letto, ma tutto si aspettava fuorché di vedere il suo alfa che riposava con il capo sulla sua maglietta, che poco prima stava indossando, con gli occhi chiusi e le labbra che lasciavano fuoriuscire dei piccoli sospiri di tanto in tanto.

che scemo, osservò intenerito taehyung nella sua mente, avvicinandosi a lui perché potesse accarezzargli le ciocche scure.
-alfa...- lo chiamò.
-ti sei addormentato sul più bello-

allora lo sentì inspirare profondamente ed alzare il capo poco dopo, gli occhi piccoli piccoli e ancora socchiusi, sembrava ancora in dormiveglia.

-volevo farti una sorpresa...- aggiunse con tono giocosamente deluso, per poi vederlo strofinarsi gli occhi per aprirli il più velocemente possibile.

e quando lo fece gli ci volle sicuramente qualche minuto per rendersi effettivamente conto di cosa avesse davanti, ma non appena fu in grado di mettere bene a fuoco, le sue labbra si spalancarono.

jeongguk non aveva mai visto taehyung con un vestito, se non nei meandri della sua mente, ma c'era da dire che le sue idee e immaginazioni non sarebbero mai state fedeli all' originale.

vedere il suo compagno indossare un vestito in velluto bordeaux che lasciava scoperte le sue lunghe gambe e la sua schiena era stato senz'altro uno shock per lui.

-sei...sei...-

taehyung ridacchiò alla sua mancanza di parole, guardandolo dall'alto al basso e continuando ad insinuare le sue dita tra i capelli color mogano dell'alfa.
-come sono?- lo invogliò a continuare.

-non...non c'è una parola giusta per descriverlo, hyung. a-anche splendido è troppo poco, anche divino lo è- si ritrovò a balbettare, si sentiva quasi in soggezione dallo sguardo dell'omega, che gli scavava la mente senza fermarsi un secondo, e quel dannato sorriso beffardo...jeongguk gliel'avrebbe strappato via dalle labbra a suon di baci.

-sono contento che ti piaccia, jeonggukie-

ma no, jeongguk non gliel'avrebbe data vinta, per cui si alzò tutt'un tratto, e lo colse di sorpresa prendendolo per i fianchi.
-sì, ti sta davvero divinamente quest'abito. mi piace molto- ribadì, col viso pericolosamente vicino a quello dell'omega, che ovviamente non intendeva demordere, continuando a tenere cucito sul viso quel ghigno.
-...specialmente perché mette in mostra questi...- continuò, alludendo ai segni violacei che qualche ora prima si era impegnato a fare per decorare il collo niveo del maggiore.
-e questo- concluse, chinando il capo per lasciargli un bacio sul marchio, cominciando ad ondeggiare a destra e a sinistra, al che taehyung gli avvolse le braccia attorno al collo e cominciò a muovere i fianchi a tempo con i suoi e la melodia che rompeva il silenzio nella stanza.

l'alfa alzò una mano per afferrare quella del compagno ed unirla alla sua, lasciando l'altra ad accarezzargli amorevolmente la schiena lasciata scoperta dal vestito, toccandogli la pelle come se la conoscesse a memoria.

-se avessimo dovuto ballare, avrei almeno dovuto indossare un completo degno del tuo- osservò jeongguk poco dopo, trovandosi ormai a ballare un lento sulle note di The Way You Look Tonight.

-infatti ballare in questo momento è fuori questione visto che tra meno di mezz'ora tornerà mia madre con storm- infierì l'omega, sussurrando quelle tristi informazioni sulle
labbra dell'alfa, che s'imbronciò.
-infatti penso che una doccia sia d'obbligo, altrimenti non sarà difficile per mia madre capire il perché io le abbia chiesto di tenere storm, ammesso che già non lo sappia-

jeongguk venne quindi trascinato in bagno di malavoglia, tant'è che taehyung dovette convincerlo dicendogli che avrebbero potuto concedersi un ultimo momento da soli prima dell'arrivo del loro mostriciattolo.

e proprio nel mezzo della doccia, il cellulare di taehyung squillò, segnalandogli l'arrivo imminente di sua madre, per cui il povero jeongguk era dovuto rimanere solo a lavarsi, mentre il suo compagno si sbrigava a sistemarsi e a scendere al piano di sotto per aprire la porta alla donna ignara che stava per bussare.

tuttavia, nonostante i suoi evidenti sforzi, il suo stato non passò inosservato alla signora kim, che lo osservò dall'alto al basso mentre il piccolo storm lo salutava all'oscuro di tutto.

-ciao, orsacchiotto!- esclamò prendendo in braccio suo figlio e guardando di sottecchi sua madre che lo scrutava con un sopracciglio inarcato.

-ciao papi!- rispose il piccolo, non rendendosi neanche conto dello scambio di occhiate che stava avvenendo tra il suo papà e la sua dolce nonnina.

-perché non vai di sopra, stormy? jeonggukie è sotto la doccia, vagli a dare un po' di fastidio- gli propose con un ghigno malvagio, ottenendone uno identico al suo in risposta da parte del piccolo storm, che accettò l'incarico, per poi salutare la nonna e scappare via.

-"per favore, mamma, ho tanto da studiare, puoi badare a storm oggi"- lo scimiottò sua madre appena storm sparì dal loro campo visivo.

taehyung non riuscì a trattenere un sorriso divertito vedendo sua madre infastidita con le braccia incrociate in petto.

-che cosa avete fatto?- gli chiese con sguardo indagatorio, al che il giovane omega sorrise ancora di più se possibile.

-credimi, mamma, non vuoi saperlo-

-kim taehyung!- strillò quasi indignata, non facendo altro che far scoppiare a ridere suo figlio.
-sai che puoi chiedermi di tenere storm per passare del tempo solo con jeongguk, non devi mentirmi- la donna tornò seria, rivolgendogli uno sguardo più apprensivo, al che taehyung annuì.

-c'era anche papà quando te l'ho chiesto mamma...- le fece presente con tono ovvio, al che sua madre gli diede tacitamente ragione.

-vi raccomando solo di stare attenti, tae. sai cosa intendo. non vorrai avere un altro figlio prima dei trent'anni!- concluse con quel suggerimento, non aspettandosi neanche lontanamente di udire quelle parole venir pronunciate da suo figlio un attimo dopo.

-...e se volessimo?-

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