Hawks era subito atterrato davanti a te non appena eri arrivata fuori dalla casa in cui alloggiavi.
Anche usando la tua velocità, ci erano voluti circa venti minuti per tornare, e invece di riconoscere la presenza dell’eroe, ti sei presa un momento per riprendere fiato. Correre mentre usavi la tua velocità di solito non ti costava molto e non ti stancava troppo, ed era per questo che ti sei sentita a tuo agio a farlo, ma...quella non era stata una corsa normale.
“Hai la minima idea di quello che hai appena fatto?” Chiese Hawks.
La sua faccia era rossa quasi quanto le sue ali. Che fosse per la rabbia o per lo sforzo che gli era costato per volare così velocemente percorrendo quella distanza, non si poteva sapere.
Tu facesti un altro paio di respiri prima di rispondere con un tono sarcastico. “No, non ne ho assolutamente nessuna idea, per favore illuminami tu.”
“Questo non è uno scherzo. Tutto quello che hai fatto; andando contro la legge, rivelando la tua identità, cercando di smascherare la commissione degli eroi; Tutto questo ti ha solo messo un bersaglio più grande sulla schiena. Ora, non saranno solo i villain a darti la caccia, ma anche gli eroi.”
“Giusto...” hai drammaticamente esteso quelle parole mentre le pronunciavi, “E in che modo questa situazione è diverso da prima?”
Hawks si mise una mano sulla faccia e rilasciò un sospiro esasperato. “È diverso perché non sei ufficialmente sotto la protezione di nessuno. Potresti esserti abituata a farla franca perché avevi Eraserhead a difenderti, ma ora, sei da sola, e la gente ti verrà addosso da ogni direzione possibile.”
Le sue stesse parole sembrarono registrarsi nella sua stessa testa, perché si bloccò dopo aver finito l'ultima frase.
Fantastico, ti era piaciuto guardare il rimpianto che lentamente filtrava dalla sua faccia. Dopo tutto quello che era successo, aveva avuto il coraggio di portare il nome di Aizawa nella sua stupida bocca?
A quel punto allora tu ti avvicinasti a lui, respirando ancora più pesantemente. “Non sei stato tu a dirmi che io sono sotto la tua protezione? Più e più volte, cercato di convincermi a fidarmi di te dicendo "Ho promesso di proteggerti". e ora stai dicendo che sono da sola in tutto questo? Quale delle due? Ti stai tirando indietro eh codardo.”
Lui strinse i pugni. “Sto solo facendo del mio meglio per fare quello che ho promesso, ma tu rendi il mio compito incredibilmente difficile quando continui a causare problemi come questo!”
“Allora smettila di provarci!” Hai gridato, gettando le braccia sopra la testa. “Non ho mai chiesto il tuo aiuto, finora tutto ciò che tu hai fatto fino ad adora è mettermi ancora più nella merda di prima.”
Era stato lui a darti gli strumenti necessari per assumere il ruolo di vigilante, lui sapeva che la Lega aveva intenzione di inviare un Nomu per attaccarti, e quando eri prigioniera, non ne aveva parlato a nessuno.
I tuoi sentimenti verso di lui erano contrastanti, specialmente dopo aver appreso della sua relazione con tua madre, ma tu sapevi con certezza che non gli avresti permesso di continuare a comportarsi come se quello che aveva fatto fosse di tuo gradimento.
“Ascolta.” disse Hawks. “Questa non è la conversazione che volevo avere. Stavo solo cercando di farti capire la gravità della situazione.”
A quel punto il suo telefono vibrò nella sua tasca e lui lo prese rapidamente.
La sua agitazione sembrò crescere mentre leggeva qualsiasi messaggio gli fosse stato inviato. “Il gruppo dei pro-Hero è stato convocato per una riunione urgente. Sono sicuro che possa indovinare di cosa vogliano parlarci.”
“Sono sicura di sì.” Hai iniziato a camminare all'interno, sfiorando la sua ala mentre lo incrociavi “Secondo te è stato davvero così saggio per te preoccuparti di me in questo momento? Soprattutto considerando il fatto che i villain potrebbero essere sulle tue tracce da un momento all'altro.”
Si guardò alle spalle. “Che cosa vuoi dire?
“La Lega sa del tuo tradimento, Hawks, me l'ha detto All For One in persona. Non so perché non siano ancora venuti a prenderti, ma devi guardarti le spalle.”
Se avesse continuato a tenere te come suo obbiettivo principale, sarebbe solo finita male per lui, non importa cosa tu provassi per quel ragazzo, ti rifiutavi di sopportarne il peso anche della sua morte.
A quel punto i suoi occhi si allargarono e tu continuasti a camminare verso l’intero della casa, chiudendo la porta dietro di te. dopo di che hai salito le scale, pronto a farti una doccia e a tentare di riordinare la rete di pensieri nella tua mente.
Trovasti Bakugou seduto sul bordo del letto, con la tv accesa sul muro di fronte a lui, che trasmetteva immagini e resoconti di ciò che era successo al funerale.
Mettendo le tue cose sul comodino, ti sei girata verso il bagno, ma ti sei fermata quando hai sentito la voce di Bubbles provenire dal basso.
“Ragazza, non so cosa tu abbia fatto, ma sono abbastanza sicuro che qualunque cosa sia stata ha fatto sì che quel ragazzo laggiù attraversasse le cinque fasi del dolore.”
Il tuo sguardo viaggiò fino a dove Bakugou ora stava in piedi, con le braccia incrociate sul petto. “E' così che sarà sempre?” Chiese.
“Tu che fai qualsiasi azione sconsiderata ti venga in mente senza dirlo a nessuno, persino alle persone che potrebbero essere colpite da queste tue azioni?”
“L'ultima volta che ho controllato, non credo di aver letto che avessi bisogno del permesso di qualcuno per prendere delle decisioni nella mia vita.” Dichiarasti, alzandoti in piedi dritta.
“Non si tratta di chiedere il permesso, maledizione! Si tratta del fatto che proprio ieri sera stavo pulendo il sangue dal tuo corpo e poi solo un paio d'ore dopo, eri sparita! Se Hawks non avesse avuto quel tracker nella tua tuta, non avrei avuto modo di sapere dov'eri finita!”
Dio, volevi solo farti una doccia. Era appena mezzogiorno e la giornata era già stata riempita con abbastanza drammi da durare per il resto della settimana. “Perché sei così agitato per il fatto che io non ti abbia detto dove stavo andando?! Sai che io so cavarmela da sola no!”
“No, non lo so!” Le sue guance erano arrossate dalla rabbia, e l'emozione dietro le sue parole lo fece trasalire.
Bakugou si calmò. “Ogni volta che te ne sei andata in quel modo, ogni volta che hai deciso di 'gestire te stessa da sola' in quelle situazioni e senza l’aiuto di nessuno, è finita con te che sei stata portata via da me... in un modo o nell'altro. Quando fai queste stronzate, mi lasci impotente, sono costretto ad andare in giro e cercare di trovare un piano, ma per tutto il tempo penso che forse i villain ti abbiano di nuovo messo le mani addosso, che forse, soprattutto dopo ieri sera, che tu sia andata da qualche parte ad arrenderti definitivamente.” La sua voce si ruppe durante l'ultima frase e distolse lo sguardo da te. “Non sto dicendo che hai bisogno di chiedere il mio permesso, ho solo bisogno che tu capisca che quello che fai non riguarda solo te.”
Non eri sicura di come rispondere. Certo, ti aspettavi che fosse arrabbiato, ma era qualcosa che potevi facilmente spazzare via.
L'emozione, la paura e la tristezza nella sua voce, odiavi quanto ti facesse sentire una persona terribile.
Hai cercato di ricordare a te stessa le cose che ti eri ripromessa, hai cercato di ricordare che lasciare che tu ti aprissi a lui ancora una volta avrebbe causato solo dolore al cuore per entrambi, sarebbe stato meglio allontanarsi senza una risposta. Ma non riuscisti a farlo.
“Mi dispiace.” hai detto. “Ma se ti avessi detto cosa avevo intenzione di fare questa mattina, tu avresti sicuramente cercato di fermarmi no?”
Lui a quel punto ha aspettato un momento prima di girare la testa verso di te. “Capisco perché volessi andare al funerale, lo capisco, va bene? Ma fare un'apparizione come quella, specialmente in diretta TV, è stato follemente stupido.”
Ti sei preparata a rispondere con qualcosa per difenderti, ma lui ti ha subito interrotta.
“Perché, ora, non solo dovrò prendere a calci in culo ogni villain, eroe, agente delle forze dell'ordine o commissario che oserà avvicinarsi a noi.”
Un po' del normale contegno di Bakugou era ritornato in lui.
Tu ilclinasti la testa, con un piccolo sorriso sulle labbra. “Tu lo dici come se fossi l'unico a dover prendere tutti quanti a calcio in culo, dammi un po' di fiducia.”
“Sì, credo che tu abbia ragione, dovremo solo dividerli equamente tra noi due.”
Grazie a Dio non si era arrabbiato così tanto, non pensavi che avresti potuto gestire un'altra discussione. E una parte di te era sollevata dal fatto che non fosse arrabbiato, che ti piacesse o no, ti importava ancora di quello che lui provava per te, il che era fastidioso.
Ma a quel punto l'espressione di Bakugou divenne seria ancora una volta “Ascolta, ora siamo una squadra, il che significa che dobbiamo aiutarci a vicenda, e quindi non puoi andare fuori a fare cose, lasciandomi qui senza indizi su dove tu possa essere, non sono un debole che ha bisogno di essere tenuto lontano da un combattimento. Siamo qui insieme perché abbiamo lo stesso obiettivo, e quell'obiettivo sarà realizzato molto più velocemente se siamo entrambi sulla stessa lunghezza d’onda.”
Lui aveva ragione, e tu sapevi, quando hai accettato di lasciarlo venire con te, sapevi che sarebbe stato quasi impossibile tenerlo in disparte.
A quel punto allora ti sei girata, iniziando a camminare verso la porta del bagno. “Vado a fare una doccia, e quando uscirò ho bisogno che tu recuperi le foto che hai delle pagine del quaderno di Midoriya, dopo di che, dovremo trovarti qualcosa di adatto da indossare stasera.”
“Cosa succede stasera?” chiese Bakugou.
“Stasera…faremo una piccola chiacchierata con qualcuno che ci aiuterà ad ottenere quello che vogliamo.”
…..
Dopo essere uscita dalla doccia, ti sentivi molto meglio di prima. Così ti sei vestitae hai messo la sciarpa e gli occhiali di Aizawa nella tua borsa, volendo assicurarti che rimanessero vicino a te.
Bakugou aveva tirato fuori le immagini del quaderno. Per fortuna, le aveva salvate su una cartella online prima di buttare via il suo telefono e quindi poteva accedervi facilmente con il telefono che Hawks gli aveva fornito, anche se non si fidava completamente di quel dispositivo.
Dopo di che tu hai cercato fino a che non hai trovato i due quirk in particolare che stavi cercando.
Il primo passo per imparare nuove unicità era semplicemente quello di capire come funzionavano, anche se era solo un'idea approssimativa, avevi bisogno di una descrizione mentale che ti guidasse.
Entrambi i quiek sarebbero stati utili in una battaglia, ma uno di essi sarebbe stato molto più difficile da imparare dell’altro, ed era più che altro una precauzionale. Se saresti finita per doverlo usare nel modo che avevi immaginato...
Squotesti la testa, quel tipo di pensieri non erano necessari in questo momento. Tu dovevi solo concentrarti per iniziare a imparare queste nuove unicità.
Passarono alcune ore, Bakugou era rimasto fuori ad allenarsi, e tu avevi continuato a studiare. Era passato un po' di tempo da quando avevi provato a padroneggiare appieno una nuova abilità, e ti eri dimenticata quanto fosse difficile. Specialmente dal momento che le due che stavi cercando di imparare non avevano molti aspetti fisici. Qualsiasi tipo di unicità che non implicavano l'uso del corpo, in qualche modo era sempre molto più complessa da imparare.
A quel punto Bakugou tornò nella stanza, le spalle nude luccicavano per il sudore. Lui avvolse la sua maglietta sudata dietro il collo e ti guardò. “Stai ancora guardando quelle foto?”
“Cose come questa richiedono tempo, Katsuki. Fidati di me, se potessi essere là fuori a prenderti a calci in culo in allenamento, lo farei, ma ho bisogno di imparare prima queste cose.”
“Quali stai imparando?” Chiese lui, camminando e fermandosi al tuo fianco.
Spegnesti lo schermo, “Lo vedrai una volta che le avrò imparate.”
I suoi occhi si strinsero e tu decidesti di cambiare argomento. “Hai bisogno di pulirti e trovare dei vestiti. Devi metterti qualcosa che ti permetta di mimetizzarti.”
“Stiamo andando in città?”
“Sì, dobbiamo farlo per forza. Ma il posto in cui dobbiamo andare è in una zona piuttosto piccola, dubito che qualcuno ci dedicherà anche solo un secondo del suo tempo.”
A quel punto allora lui andò verso il suo lato della borsa e cominciò a frugare tra i suoi vestiti.
“Cosa avevi in mente esattamente?”
“Senti, abbiamo bisogno di informazioni. Penso di avere una pista, ma non è garantito che lui sappia qualcosa o sia disposto a parlare con noi.”
Lui annuì e tu sospirasti, sentendoti leggermente nervosa per il fatto che lui sarebbe venuto con te. “Sai, per farlo parlare, probabilmente diventerò violenta. Se tu vuoi restarne fuori, allora ho bisogno che tu melo dica adesso.”
Sapevi fino a che punto potevi portare le cose a volte, specialmente con le persone a cui portavi rancore. Non volevi che lui ti guardasse come aveva fatto quella notte, come se fosse disgustato dal sangue sulle tue mani.
“Quel tipo è un villain?” Chiese Bakugou.
“Sì.”
“Allora sarò più che felice di unirmi a te in quella violenza.”
…..
Le strade della città erano affollate, permettendo a entrambi di mimetizzarvi facilmente.
Bakugou aveva trovato una camicia nera a maniche lunghe, che aveva abbinato ad un paio di jeans neri, insieme ad una mascherina chirurgica da indossare sulla parte inferiore del suo viso. Tu eri riuscita a trovare un vestito altrettanto scuro, e indossavi la sua stessa maschera.
C'erano certe caratteristiche che erano quasi impossibili da coprire completamente senza sembrare ancora più fuori luogo, il che significa che gli abiti che entrambi indossavate al momento non avrebbero evitato del tutto di essere riconosciuti, ma la maggior parte delle persone che incrociavate a malapena vi dava un'occhiata.
All For One ti aveva dato la posizione di Giran, l'intermediario della Lega dei villain, lui era l'uomo che era arrivato alla UA vestito da poliziotto, era l'uomo che ti aveva consegnato nelle loro mani.
Sapevi che le possibilità che All For One ti avesse mentito sul suo luogo di residenza attuale erano alte, ma avevi pensato che ne sarebbe valsa la pena di controllare. Giran era il più vicino alla Lega, e se lui si fosse rivelato inutilizzabile, avresti potuto passare alla lista che Hawks vi aveva dato per trovare altre potenziali piste.
Girando l'angolo della strada in cui si trovava il bar che lui ti aveva indicato, tu e Bakugou avete rallentato, controllando che non ci fosse nessuno che vi stesse osservando o seguendo dietro di voi.
Questa zona della città era nota per affari clandestini, e mentre camminavate verso il bar avevate individuato numerose attività che erano chiaramente solo facciate per qualsiasi affare losco da cui i proprietari traevano veramente un gran profitto.
Il riflesso di un lampione poteva essere visto negli occhi di Bakugou mentre girava la testa verso di te.
“Come pensi di entrare in un bar esattamente?”
“Lo scopriremo quando saremo lì, potrebbero non farci entrare.”
“Giusto.” disse lui dubbioso, e poi scrollò le spalle. “Nel peggiore dei casi, ci limiteremo a stendere tutti per poi prendiamo il tizio.”
Affermazioni del genere, dette da lui, ti hanno fatta incazzare. Certo, forse non era dette seriamente, ma lui ti aveva guardata dall'alto in basso quando avevi combattuto contro le persone con la scusa di essere un vigilante, era un po' ipocrita ai tuoi occhi.
“Non sembra il metodo più eroico di sempre.” Dichiarasti.
“Ho esaminato questa zona prima, praticamente tutti quelli che mettono piede in questa strada solo degli specie di criminali.”
A quel punto però più avanti, una vista catturò il tuo sguardo, e tu sollevasti subito un sopracciglio. “Sembra che non dovremo preoccuparsi di non poter entrare.”
Lui si girò verso dove stavi guardando tu e vide di cosa stavi parlando. “Huh, questo è lavoro si sta rivelando piuttosto facile.”
“Seguimi qualche cosa accada, penso di avere un'idea su come possiamo prenderlo senza destare sospetti.”
Giran era davanti a voi e sembrava essere ubriaco, al punto che aveva problemi a stare in piedi da solo.
La donna accanto a lui aveva uno sguardo di disgusto sul volto e lo teneva per impedirgli di crollare a terra.
Tu a quel punto sei corsa in avanti, facendo sembrare la tua voce come se fosse piena di sollievo. “Oh, grazie a Dio. L'abbiamo cercato ovunque!”
La donna ha alzato gli occhi al cielo. “Tu conosci questo tipo?”
Con un sospiro, ti avvicinasti a Giran e aiutasti la donna a tenerlo in piedi. “Sì, è nostro padre.” Ti sei chiusa la mano sulla bocca, guardando la donna. “Oh no, io non dovrei dirlo a nessuno, per favore, non dica nulla a nessuno. Ho solo bisogno di portarlo a casa prima che mamma scopra che è uscito di nuovo per ubriacarsi.”
Gli occhi della donna si strinsero e Bakugou fece un passo avanti direttamente davanti a Giran. “Dovevi proprio uscire e ubriacarti di nuovo eh, vecchio?! Sai che la mamma è malata, potrebbe morire e tu saresti qui fuori appoggiato a una donna a caso!”
L'uomo alzò la testa e borbottò qualcosa che non si riuscì a capire.
Con un sospiro, la donna che lo sorreggeva parlò. “Va bene, voi ragazzi portatelo fuori di qui. Questo non è un posto per persone della vostra età.”
“Certo, grazie mille per l'aiuto.” Dicesti con quanta più gratuità possibile.
Lei fece un cenno deciso e Bakugou prese il posto dove lei era stata in piedi.
A quel punto voi tre cominciaste a camminare lungo la strada, aspettando che la donna tornasse dentro. Una volta che lei se ne fu andata, Bakugou mise la mano nella tasca di Giran e tirò fuori la chiave di una stanza di motel. “Bene, andiamo.”
….
Per qualche ragione, tu avevi avuto l'impressione che un broker criminale avrebbe scelto di stare in un posto carino. Ma quel pensiero si era subito smentito quando sei entrata nel motel che era indicato sulla chiave della stanza.
Era un posto piccolo e malandato che era stato incastrato tra due negozi a due isolati dal bar in cui l'avevi trovato.
Non c'era nessuno nell'atrio, e non c'erano telecamere che si potessero vedere o rilevare, il che rendeva la cosa ancora più facile.
Tu e Bakugou avete accompagnato Giran all’ascensore, che puzzava di muffa e la musica al suo interno che si interrompeva continuamente.
La stanza si trovava al secondo piano, e dopo aver inserito la chiave, siete entrati.
Le pareti erano dipinte di un verde scialbo, e il tappeto bianco era disseminato di bottiglie vuote. Bakugou si stropicciò il naso con disgusto mentre si guardava intorno. “Non dovrebbe essere ricco?”
Tu scrollasti le spalle, e poi indicasti una sedia posta sotto una scrivania di legno nell’angolo lontano della stanza. “Prendi quella.”
“Stavo già per farlo.” borbottò lui. “Non dirmi cosa fare.”
La sedia fu messa davanti al letto e tu ci facesti sedere sopra Giran, per poi successivamente legarlo con le lenzuola che avevi preso da sotto il piumone, trasalendo anche per l'odore che emanavano.
Tu e Bakugou avete lavorato per legare le lenzuola intorno a lui, e avete usato una piccola quantità della tua capacità di forza per aumentare la resistenza dei nodi.
A quel punto prendendo un bicchiere e riempiendolo di acqua fredda dal lavandino, sei tornata davanti alla sedia, per poi spruzzare il liquido sul sulla faccia di Giran.
Lui sbatté le palpebre un paio di volte, percorrendo lo spazio intorno a sé con uno sguardo confuso.
Quando i suoi occhi si posarono su te e Bakugou, vi fissò, e voi due vedeste l’esatto momento in cui si rese conto di chi si trovasse veramente difronte a lui.
“Tu... cosa ci fai qui? Come ho fatto io a...?” Tirò contro le lenzuola che lo tenevano legato alla sedia.
Estraendo un coltello piegato nella tasca posteriore, ridacchiasti. “Dovresti sapere meglio di noi che ubriacarti in pubblico senza nessuno che ti porti a casa, rischi di incontrare persone là fuori che potrebbero approfittare del tuo stato di ubriachezza.”
Bakugou si accovacciò. “Hai un sacco di nemici, chissà cosa succederebbe se uno di loro ti trovasse a zoppicare per strada come un vecchio patetico.”
“Basta con le stronzate, che diavolo volete voi due da me?!”
“Personalmente, vorrei ucciderti.” Hai lanciato il coltello in aria e l'hai preso per il manico. “Ma, sfortunatamente, abbiamo bisogno di informazioni da te, quindi ti terrò in vita, per il momento.”
“Tu fai affari con la Lega.” affermò Bakugou. “E adesso ci dirai tutto quello che sai.”
Giran si schernì. “Non vi dirò niente.”
Senza pensarci due volte, hai conficcato il coltello nella mano di Giran, inchiodandolo al braccio della sedia. Bakugou saltò in piedi e coprì la bocca dell'uomo per attutire le sue urla.
“Penso che tu abbia dimenticato con chi hai.” Hai tirato fuori il coltello e lui gridò di nuovo.
Giran stava ansimando quando Bakugou si allontanò da lui. “Oh, so benissimo con chi ho a che fare. Ho a che fare con la stessa ragazzina indifesa e patetica che avevo seduta accanto a me in catene, la stessa ragazzina che non poteva fare altro che urlare come-“
Bakugou a quel punto gli diede un pugno in faccia e hai visto due denti dell'uomo volare via dalla sua bocca. “Dì ancora una volta una cosa del genere e non mi interessa quanto tu sia utile, ti ucciderò io stesso.”
“La Lega, loro dove si nascondono adesso?” Chiedesti, le parole di Girans ti avevano fatta tremare di rabbia.
“Non lo so.” sputò lui.
A quel punto allora hai sollevato di nuovo il coltello, permettendo alla luce soffusa della di brillare su di esso. “Risposta sbagliata.”
“Basta! Sto dicendo la verità!” Il suo tono cambiò rapidamente, passando da determinato a timoroso in un istante. “Io non so dove siano, quando All For One è fuggito sono stato tagliato completamente fuori da tutte le loro comunicazioni! Loro sono riusciti a entrare in tutti i miei conti, non mi hanno lasciato niente, mi hanno buttato fuori come se fossi un inutile mucchio di spazzatura!”
“Awh.” ti sei messa una mano sul petto, fingendo pietà. “Così, hai perso il tuo lavoro di venditore di villain e fornitore della Lega per recapiti di persone da torturate? Il mio cuore soffre profondamente per te.”
Bakugou scosse la testa. “Sei una patetico scarto umano.”
“Uno che sembra non essergli più utile, se sta dicendo la verità.” Rispondesti.
Dalle ferite di Girans usciva ancora sangue e tu hai provato un malato senso di soddisfazione guardando la paura che cresceva dietro i suoi occhi.
“Stavo solo facendo il mio lavoro, ok? Per favore, non uccidermi.”
“Wow.” ha inclinato la testa. “Non ci è voluto così tanto per farti implorare, non stavi facendo il duro fino a un secondo fa? Pensavo di essere una ragazzina indifesa e patetica, perché all'improvviso sei così spaventata da me?”
Giran a quel punto guardò Bakugou, parlando disperatamente. '”Tu non sei un ragazzo della UA? lo stesso che ha detto di voler essere un Eroe? Non puoi fare questo!”
“Non sono del tutto sicuro di cosa sia un eroe attualmente.” Disse, chinandosi, abbassando la voce. “Ma so per certo che, eroe o no, non lascerò che il tizio che ha aiutato quelle merde a portarmela via riceva meno di quello che si merita.”
“Tutto quello che ho fatto è stato dargliela! Non sapevo cosa avessero in mente!”
A quel punto l'hai afferrato per il mento. “Cosa? Pensavi che mi avrebbero organizzato una festa o qualcosa del genere? Stronzate! Hai detto tu stesso che sei rimasto a guardare e ad ascoltare le mie urla.” Hai permesso al fuoco di salire fino alla punta delle tue dita, bruciando la sua pelle. “Non sapevi cosa avevano intenzione di fare eh? Bene, ora ti mostrerò quello che mi hanno fatto, te lo lascio sperimentare in prima persona.”
Hai fatto un passo indietro, sentendolo sospirare di sollievo mentre rilasciavi la presa. “Da dove dovrei iniziare? Rompere le ossa, bruciare la tua pelle con le fiamme, disegnare con il tuo sangue, creare allucinazioni? Ugh, ci sono così tante cose da mostrarti in così poco tempo.”
Il colore è svanito dal viso di Girans. “Aspetta, Penso di avere delle informazioni, qualcosa che potrebbe esservi utile!!”
“Allora sputa il rospo.” Disse Bakugou.
“Lui sta progettando qualcosa, non so cosa sia, ma succederà alla fine del mese prossimo, quando la sua forza sarà completamente restaurata.”
La fine del mese prossimo? Ti è sembrato un sacco di tempo, più di quanto avessi immaginato. “Cosa sta progettando?”
“Non lo so. So solo che si sta preparando a fare qualcosa di grosso.”
Quello che ha detto è in qualche modo utile, ma se questo era tutto quello che aveva intenzione di dire, non aveva più senso parlare con Giran.
“Potrebbe esserci qualcosa di utile qui, dovremmo dare un'occhiata prima di andarcene.”
“Controllerò.” Bakugou guardò in basso. “Tu intanto puoi finire di fare quello che vuoi con questo sacco di merda.”
Tu allora facesti roteare il coltello nella tua mano e sorridesti a Giran. “Con piacere.”
Angolo autrice
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Ci vediamo domani con un nuovo aggiornamento notturno.
-Eli 🌺