2.

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Mi sveglio completamente distrutta, con delle occhiaie profonde e un mal di testa troppo forte. Ho passato l'ennesima notte in bianco, sto dormendo troppo poco.

Mi alzo dal letto barcollando leggermente per la troppa stanchezza, poi esco dalla mia camera per andare in cucina a fare colazione. Ho bisogno di un buon caffè per riprendermi.

Camminando per il lungo corridoio, sento delle voci che si fanno mano mano sempre più vicine.
Rimango nascosta ad origliare, da quello che ho capito Scott Lang ha un piano per far ritornare indietro tutti quanti.
Questo consiste nel creare una sorta di macchina per viaggiare nel tempo, la stessa che, a quanto pare, ha usato lui per ritornare qui.

«Quindi, c'è una minima possibilità di far ritornare tutti indietro?» Chiedo quasi in sussurro mentre mi avvicino a loro.

«Piccolissima» afferma Scott.
Riesco quasi a sorridere a quell'affermazione. Potrei rivedere Peter, Ned ed Mj. Potrei rivedere i miei migliori amici, e anche il mio ragazzo.

«Erika, tu dovrai rimanere qui!» Sbotta mio padre capendo subito le mie intenzioni.

«Puoi scordartelo!» nego con la testa sorridendo amaramente.
«Potrei fare di tutto pur di far ritornare indietro Peter» aggiungo dopo qualche secondo, sentendo le lacrime salire fin sopra ai miei occhi.
Ogni volta che penso a lui perdo un battito. Mi manca troppo, non riesco quasi più a sopportare di stare senza di lui.

«Io invece sarei capace di tutto pur di farti rimanere qui, al sicuro»

«Tony, io credo che Erika sia abbastanza in gamba da potersela cavare da sola» si intromette Steve cercando di far ragionare mio padre, ancora una volta.
Lo ringrazio con lo sguardo mentre lui accenna un sorriso.

«È troppo inesperta, ha bisogno di allenarsi» afferma lui.
Sento il cuore battermi forte per la rabbia che sto provando in questo momento.

«Per questo posso aiutarla io» si offre Natasha facendo un passo in avanti.

«Papà, sono anni che mi alleno. Io sono pronta» continuo a dire disperata.
Lo vedo rimanere in silenzio per qualche secondo, ma poi sospira.

«Va bene» acconsente.
«Ma ad una condizione» aggiunge dopo qualche secondo.
Mi sembrava troppo semplice.

«Qualsiasi cosa» dico accennando un sorriso.

«Resterai tutto il tempo vicino a me. Non dovrai allontanarti neanche di un centimetro. Intesi?» Mi chiede puntandomi un dito contro.

«Va benissimo» accenno un sì con la testa.

«Ora che è tutto risolto, Scott, come facciamo a tornare indietro nel tempo?» Chiede Steve incrociando le braccia al petto.
Arrossisco per un attimo notando i suoi muscoli che si contraggono, lui infatti se ne accorge e si limita a sorridermi divertito.

«Bruce ci sta lavorando, per domani dovrebbe essere tutto pronto» gli risponde Scott.
«Se tutto va bene, entro ventiquattro ore dovremmo riuscire a partire» aggiunge.

«E come facciamo ad essere sicuri che funzioni? Almeno uno di noi dovrebbe provarla» dico io.

«Lo farò io, dopotutto è partita da me l'idea» ammette lui mentre io annuisco.
Bene, meglio così.
Se questa è l'unica possibilità per riportare indietro Peter e tutti gli altri voglio essere sicura che funzioni.

«Io torno in camera mia» dico interrompendoli dal loro discorso.

Ricapitolando, domani avrò la possibilità di rivedere il mio ragazzo e i miei amici.
Ma se non dovesse funzionare? Se qualcosa andasse storto? Se poi qualcuno rimane ferito, o peggio, morirà?
E se fossi proprio io a morire?

***

La fine di questo capitolo è qualcosa di davvero orribile ma rip quando sono a corto di idee mi escono tutti così. Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate.
Ciao amori. <3





Spiderman 2 || Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora