Da quando sono dovuta andare via da Mystic Falls, sono ritornata a vivere a New Orleans, ma non in centro città, ma vicino al Bayou, per poter tenere sotto controllo il mio branco.
Mi intrufolo nel bosco, quando mi sento afferrare da dietro, prendo il braccio della persona e lo butto giù, quando vedo il suo volto, scoppio a ridere "Alex, quante volte ti devo dire che non devi mai trovarti dietro le mie spalle" scoppia a ridere alzandosi da terra " tante, ma e sempre divertente provare a spaventarti, anche se non ci sono mai riuscito" roteo gli occhi "che ci fai qui? Non dovresti essere con tutti gli altri ad aspettarmi?" cammina al mio fianco "in realtà ero venuto a cercarti, e appena arrivata questa" e mi porge una lettera, la prendo e appena leggo sopra le iniziali del mio nome, capisco di chi si tratta, mi fermo e apro subito la lettera che inizio a leggere
"Cara Charlotte Hope,
Ho saputo che ora ti sei trasferita nel Bayou, vorrei tanto poterti incontrare di nuovo, ma come ben sai non si può.
In questi anni ho sentito molto la tua mancanza, più che altro ho sentito la mancanza dei tuoi bellissimi occhi che mi scrutavano anche da arrabbiati, le tue dolci e morbide labbra che sfiorano le mie e il tuo dolce profumo.
Rebekah si e trasferita a New York insieme a Marcel, Kol e per luoghi misteriosi con la sua bella streghetta ed Elijah si trova in Francia, in un piccolo paesino chiamato Manosque.
Io non ho una destinazione precisa, vado dove mi porta il vento, come ho sempre fatto.
Spero di poterti rincontrare prima o poi.Sempre tuo, Niklaus."
Chiudo la lettera, la metto in tasca e mi incammino per andare a parlare col branco, Alex cammina al mio fianco senza dirmi nulla, sapeva che non doveva impicciarsi nei miei affari.
Arriviamo vicino al laghetto e vedo tutti i lupi riuniti che mi aspettano, li guardo sorridendo "bene, siete tutti qui, senza giri di parole, vi ho convocati per far partire alcuni dei vostri figli a Mystic Falls" tutti mi guardano straniti, roteo gli occhi "ce una scuola per persone come noi, vorrei poter mandare qualcuno dei nostri per sorvegliare la situazione" uno di loro prende parola "perché dovremmo farlo?" mi giro verso di lui "ce già un licantropo in quella scuola e vorrei che qualcuno le stesse vicino" un ragazzino si avvicina a me e mi guarda sorridendo "se e per tenere sotto controllo uno dei nostri, io mi offro volontario" mi abbasso al suo livello "sei un bambino molto coraggioso, sono contenta che tu voglia andare in quella scuola" e gli accarezzo una guancia, mi rialzo e guardo tutti i lupi "dovete prendere esempio da lui, non dovete farvi condizionare da nulla, fatemi questo favore, quella scuola potrà aiutare i vostri figli a controllarsi e a gestire le situazioni in modo ragionevole, per favore, pensateci" mi guardano e poi annuiscono, finalmente la mia piccola Hope avrà qualcuno che le stia vicino.
Sto tornando verso casa mia, quando mi si affianca Alex, l'osservo con la coda dell'occhio "che vuoi?" lui si posiziona davanti a me, bloccandomi il passaggio "spiegami perché vorresti tenere al sicuro la figlia di quell'ibrido" alzo un sopracciglio e lo guardo irritata "quella bambina e mia nipote, fino a prova contraria fa parte della mia famiglia, quindi se voglio che qualcuno le stia affianco e perché lo voglio io, non perché e figlia di quell'ibrido che voi odiate così tanto" e lo spintono via, lui si riposiziona davanti a me "quindi e vero quello che dicono, tu sei innamorata di loro e non riesci fare altro che stare ai loro giochi e uccidere persone indifese" guardo Alex dritta negli occhi, ero ad un centimetro dalle sue labbra "loro mi hanno salvato la vita, sarò in debito con loro per sempre" e mi allontano di poco "e vero, sono stata innamorata di due di loro, ma nessuno di loro mi controllava, io non prendevo e prendo ordini da nessuno, quindi quello che dicono in questo boschetto, che io sono stata mandata da loro per tenervi a bada e poi far si che il vostro caro amico ibrido vi prendesse tutti, non e così, lui non sa neanche che io ho vissuto per un anno insieme a voi" e lo spintono via, tornandomene nella mia casetta.
Rileggo quella lettera e ripenso a quello che mi ha detto mia sorella, Stefan voleva che io viaggiassi e quale occasione migliore, se non andare a trovare un vecchio amico in Francia? Mi alzo dal letto e preparo uno zainetto, buttando dei vestiti dentro, prendo il giacchetto, le chiavi di casa ed esco da li, direzione Manosque.
Il viaggio e stato così nauseante e non vedevo l'ora di andare nella mia stanza d'albergo e crollare nel letto. Mi sveglio che e sera, così decido di andare in un bar a bere. Vado in bagno a farmi una doccia rinfrescante, prendo il mio amato vestito nero aderente e lo indosso, metto un po' di mascara, un rossetto rosso ed esco dalla camera.
Mi dirigo verso il primo bar che trovo e mi siedo vicino al bancone, ordino un bourbon ed inizio a sorseggiarlo, quando sento suonare una canzone, mi ritorna in mente Elijah che suonava il piano.
Flashback
Mi sono appena svegliata e non trovando Elijah nel letto, capisco che lui era già in piedi da molto, mi stiracchio un po' e vado in bagno a farmi una doccia, indosso la mia vestaglia e scendo per andare a farmi un caffè, quando sento una melodia provenire dal salotto, mi dirigo per vedere chi fosse e quando trovo Elijah, rimango a sentire la melodia.Mi avvicino a lui e mi appoggio al piano, lui mi nota e smette di suonare, gli sorrido "continua, mi piace sentirti suonare" guardandomi negli occhi, torna a suonare "sei bellissima" rido "quante volte dovrai ripetermelo?"
"Finché io non sarò morto" e scoppio a ridere "quindi non la smetterai mai" lui annuisce e rimaniamo in silenzio ad ascoltare quella dolce melodia.Fine flashback
Mi giro per vedere chi era questo bravo musicista e quando incrocio i suoi occhi, il mondo intorno a me si ferma, siamo solo noi due, io e il mio primo vero amore, lui stava suonando il piano. Mi avvicino con cautela al piano, lui mi guarda e mi fa un lieve sorriso "ciao" noto un barattolo con delle banconote dentro, prendo una banconota e la lascio nel barattolo "ciao Elijah" sorpreso, mi osserva attentamente "ci conosciamo?" appena sento queste semplici parole, sento il mio cuore spezzarsi, non mi conosceva, aveva dimenticato tutto.
Mi riprendo dal mio stato di trans "no, ho sentito il tuo nome dal barista, comunque io sono Charlotte" annuisce "hai preferenze?" lo guardo stranita, lui indica il barattolo "ahh, no no, va bene qualsiasi cosa tu abbia voglia di suonare" mi sorride "sei nuova qui?" mi appoggio al piano come facevo all'epoca "non proprio, sono venuta qui solo per rivedere un vecchio amico, domani torno di nuovo a casa" scoppia a ridere "una toccata e fuga" rido insieme a lui "diciamo di si, anche se lui si e completamente dimenticato di me, ma ho voluto comunque rivederlo ancora un'ultima volta" e mi allontano dal piano "e stato un piacere conoscerti Elijah" e mi dirigo verso l'uscita, lui mi ferma "aspetta, se hai bisogno di parlare e avere un nuovo amico da venire a trovare, chiamami" e mi lascia un fogliettino di carta con il suo numero, lo prendo gentilmente "grazie" ed esco dal bar.
Torno in albergo, prendo le mie cose ed esco da li, il mio soggiorno qui in franci e durato fin troppo. Arrivo in aeroporto e aspetto che il mio aereo arrivi. Rivederlo senza che avesse i ricordi per me e stato un dolore immenso, non e facile vedere il tuo primo amore che non sappia chi tu sia. L'unica cosa che volevo ora era tornarmene a casa e non pensare a nulla.
Arrivo a New Orleans e mi dirigo verso casa, ma non sto per molto, giusto il tempo di prendere tutta la mia roba e trasferirmi di nuovo. Arrivo davanti alla nuova casa, apro il cancelletto e appena vedo lo stemma, scoppio a piangere "ora si che sono a casa, anche senza di voi, ma sono a casa" e accarezzo lo stemma dei Mikaelson.
STAI LEGGENDO
Strane sensazioni
FanfictionEssere una Gilbert non e facile, devi vivere una vita piena di segreti, in una famiglia molto strana. Io, Charlotte Hope Gilbert sono la persona che detiene più segreti a Mystic Falls, uno di questi segreti e che sono stata trasformata in vampiro...