«Quanto è bello il mare di notte, quando non c'è nessuno!» disse Elia, piegando il braccio sotto alla testa.
Dopo essere usciti dal ristorante, rendendosi conto che era ancora troppo presto per tornare a casa, avevano deciso di andare a mare, sapendo che molto sicuramente sarebbe stato deserto... non tutti andavano a mare a febbraio, ed effettivamente erano loro due soltanto.
«Sì!» confermò Damien. Si girò verso di lui, e gli sorrise.
«Grazie per la bella serata.»
«Non sono stata solo io a renderla così.» gli fece notare, girandosi a guardarlo. Stava fissando il cielo.
«A ogni modo, è stato tutto bellissimo. Eccetto quel malinteso, che mi ha quasi fatto venire un infarto.» disse accennando una risata, così come Elia.
«Tutto sommato è stato divertente!»
«Sì, beh... solo per chi ha assistito.» specificó Dam, salendo addosso al castano. Aveva freddo, e il calore umano era proprio quello di cui aveva bisogno! Elia gli strinse le braccia dietro la schiena.
«Ho creduto stessi per farmi una proposta di matrimonio.» confessò il castano.
«Ero già pronto ad alzarmi e saltare per tutta la sala, ma fortunatamente ho capito in tempo... sarebbe stato davvero orribile!»
Quella confessione fece accelerare il battito cardiaco di Damien.
«Stai dicendo che, se ti avessi fatto la proposta, tu avresti detto di sì?» chiese.
Elia sorrise, e annuì piano.
«Io ho sempre amato l'idea del matrimonio.»
«Ma hai 17 anni, Elia. Non sei troppo piccolo?»
Ancora Elia annuì, liberando gli occhi di Damien, coperti dai capelli.
«A me non interessa nulla dell'età. Se c'è l'amore di mezzo non mi interessa nulla se è dieci anni più piccolo di me, se è maschio o femmina, se è marocchino, giapponese o un dromedario! Io me lo sposo e 'fanculo tutti!»
«Sei molto determinato.» si chinò per dargli un bacio.
«È una cosa che ammiro molto di te.» confessò, dandogli un altro bacio.
«Non ti importa davvero nulla di quello che pensano le persone di te. Inizialmente credevo che lo dicevi solo per darmi forza, ma dopo ho capito che... ho capito che sei un ragazzo fantastico, e basta.» concluse, dandogli un altro bacio. Poi si è accoccolato sul suo corpo, e si lasciò accarezzare da Elia. Poi ci fu il silenzio fra di loro, fatta eccezione per il rumore dell'acqua.La festa stava proseguendo molto bene, come al solito. Gli amici di Elia e anche Lydia si erano accorti di quanto Chris fosse venerato e amato dalla maggior parte dei presenti alla festa. Lydia sapeva che il fratello aveva sempre avuto una certa "fama", eppure era così, nonostante conoscesse quelle persone solo da otto mesi, da quando si erano trasferiti a Roma. Chiunque ne parlava bene, e chi non lo faceva era perché non sapeva neppure chi fosse... si trovavano lì perché invitati da amici.
«Wow! Tuo fratello è proprio famoso, eh?» disse Annie, guardandosi attorno. Si sentiva un po' a disagio in quei vestiti -scelti da Elia- che erano più adatti a una giornata estiva che a una serata di febbraio. Abbassava di continuo la gonna, temendo che qualcuno potesse vedere di troppo.
«Già.» annuì Lydia, guardando in direzione di due uomini, che si stavano avvicinando a loro.
Lydia riconobbe Jason dalla prima volta che lo aveva visto, ma il ragazzo che aveva accanto non sapeva chi fosse. Proprio questo, indicò la gonna di Annie, bevendo un sorso dalla sua bottiglia di birra.
«Non provare a far allungare una cosa che non lo farà mai!»
Annie lo guardò di malocchio, poi disse:
«Perché, tu ne sai qualcosa?»
Jason e Chris -che era appena arrivato e si era appoggiato alla spalla del suo amico-, scoppiarono a ridere.
«E con questa mi ha fatto fuori, Jonathan!» esclamò Jason. Il suo amico non sembrava per nulla offeso. Lydia stava cercando di non ridere, ma ciò era quasi impossibile.
«Jonathan? Oh, sei il pervertito!» disse Annie. Elia le aveva raccontato tutto, ovviamente.
«Il... il pervertito?» chiese Chris confuso.
«Ah-ah. Ci ha provato con Damien, lo ha nominato "bel culetto".»
«Ma che cosa...?» Chris era scioccato ma anche divertito.
«Ha davvero un bel culetto, non nego che mi farebbe piacere passare anche una sola notte con lui!» Jonathan parlava senza crearsi problemi, ed era una cosa che aveva in comune con Damien.
«Ammetto anche di aver pensato a lui mentre... sì, insomma, avete capiti... ma questo non fa di me un pervertito!»
«Che schifo!» Lydia era disgustata, quindi si allontanò dal gruppetto e andò a cercare Dennis.
«Non provare mai a dire una frase del genere davanti mio fratello e soprattutto davanti Elia. Sembra buono e gentile, ma se qualcuno guarda Dam... non credo la passerà liscia!»
«Io glielo avevo già detto, ma non si vuole proprio arrendere.» disse Jason, dando una pacca amichevole sulla spalla di Jonathan.
«Dovresti. Dam non lo farà mai.»
«Magari la rossa potrà spingerlo ad accettare.» Jonathan le fece l'occhiolino.
«O magari potrei spingere te giù da un palazzo. Perché non cresci e capisci che non devi metterti tra una coppia?»
Chris non aveva mai visto quel lato aggressivo in Annie, da quando la conosceva.
«Dovresti bere una birra e rilassarti, ragazzina!» consigliò Jonathan, afferrando una bottiglia dalla mano di un ragazzo, che guardò perplesso, ma poi andò a prenderne un'altra... forse non aveva capito neanche cosa fosse successo!
Il ragazzo aprì la bottiglia, e gliela porse, ma lei rimase ferma senza muovere un muscolo.
«Ho 17 anni!»
«Sul serio? Non li dimostri. Sembri... più... matura!»
«Jonathan, basta. Vai a dormire, che sei fin troppo ubriaco.» disse Chris. Voleva bene al suo amico, ma quando beveva troppo faceva uscire la sua parte più fastidiosa e irritante.
«A letto ci vado davvero, ma non a dormire!» fece un saluto militare, poi si allontanò da loro lasciano Annie da sola con Chris e Jason.
«Peccato, mi stavo divertendo.»
«Non sembrava...» disse Jason, guardandola mentre provava ad abbassare ancora la gonna.
«Io lo ammazzo!» imprecò, riferendosi ad Elia.
«Mi ha fatta vestire come una prostituta e non è neanche venuto. Domani lo strozzo con la sua stessa bombola.»
«Chiunque sia stata, dille che ha ottimi gusti.» Jason non era più riuscito a trattenersi dal farle i complimenti.
«Davvero, stai bene vestita così. E sei coperta nei punti giusti.»
«Grazie. E comunque è stato il mio migliore amico, sai, Elia.» si decise a lasciar perdere la gonna, e si concentrò sul top che le lasciava il seno scoperto. Maledetto lui che le aveva consigliato come vestirsi, e maledetta lei che aveva accettato!
«Regimi un momento questo.» mise la sua bottiglia in mano a Chris, e si tolse la giacca che indossava, per poi passarla ad Annie. Lei fu in attimo immobile, ma poi gli sorrise e prese l'indumento con le guance un po' arrossate.
«Grazie.» la indossò, e ringraziò di essere così piccola, tanto da riuscire a coprirsi abbastanza con la giacca. Le mani erano interamente coperte dalle maniche.
«Comunque stavi davvero bene.»
«Forse, ma non sono abituata a indossare... così poco.»
«Allora perché li compri?»
«Elia.»
«Dovrei dirgli di venire a casa mia e aiutare mia sorella nella scelta dei vestiti, mette sempre quelle felpe rosa con i fiorellini!»
Glielo diceva che Elia se ne sarebbe innamorato di quelle felpe, o lo lasciava sognare!?
«Beh, rossa, non ci siamo ancora presentati! Come ti chiami?»
La ragazza tese la mano, e disse:
«Annie, piacere.»
«Jason.» le sorrise.
«Va bene, ragazzi, io vi lascio da soli.» disse Chris, porgendo di nuovo la birra a Jason.
«Divertitevi!»«Che cosa stai facendo, Elia?» chiese Damien, quando il castano capovolse le posizioni, trovandosi a cavalcioni sul corpo del ragazzo. Aveva posato le mani sui bottoni della sua camicia, e ad uno ad uno li stava aprendo.
«Ti do la tua ricompensa per essere venuto al centro commerciale con me!» rispose aprendo anche l'ultimo bottone, chinandosi per baciare le labbra di Damien che però lo spostò, un po' esitante.
«Qui?» chiese, incredulo.
«E... e se ci vede qualcuno?»
«Shh! Io non vedo nessuno e siamo qui da un'ora. Rilassati un poco, Dami, e concludiamo al meglio questa serata.» gli sussurrò, baciandolo ancora mentre le sue mani scendevano sul bottone dei suoi jeans. Dam incurvò leggermente la schiena, non era del tutto convinto... ma sarebbe stato complicato interrompere in quel momento.
Quindi si arrese, non gli ci era voluto molto per farlo, e si decise anche lui a togliere la camicia al suo ragazzo, sapendo perfettamente che stavano per fare la cosa forse più rischiosa ti tutta la loro relazione. Eppure, in tutto ciò c'era qualcosa di estremamente eccitante, come se l'idea di essere scoperti da un momento all'altro non li terrorizzava, ma anzi...✩✩
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LONELY
Teen Fiction{Copertina realizzata da Alex_wvrdl} Damien ha soltanto 6 anni quando per la prima volta i suoi compagni lo prendono in giro. Quel piccolo gesto, comune fra tutti i bambini di quell'età ha segnato la sua vita. Da quel giorno tutti ridono di lui, tut...