Capitolo 35

                                    

                                          
«Nessun mezzo ad aspettarci fuori» Gwen rientrò nella villa comunicandoci la brutta notizia.
                          
Sbuffai frustrata e tutti con me, come fossimo sincronizzati.
                          
Voltai il mio sguardo verso Cherise.
                          
Lei alzò gli occhi al cielo, «Mi sa che dovrò fare il taxi personale.»
                          
Sorrisi furba e la raggiunsi contenta di poter fare una nuova esperienza, non ero mai entrata dentro un portale per viaggiare velocemente.
                          
«Non credo però di poter portare tutti quanti, non sono così potente» aggiunse guardandoci tutti.
                          
William fissò Marise, «Direi allora che siamo fortunati ad avere un'altra Indimeis con noi.»
                          
La ragazza guardò da tutt'altra parte, intimidita dopo lo sguardo di William.
                          
Non riuscivo a comprendere perché il ragazzo accanto a me le facesse spesso quell'effetto strano.
                          
«Già, menomale» sibilai, mantenendo i miei occhi su di lei, che mi guardò preoccupata.
                          
L'attenzione di William fu catturata da una frase di Dominic alla quale non prestai attenzione, e in quell'arco di tempo studiai Marise.
                          
Ero solita ad analizzare la gente intorno a me, che fosse uno sconosciuto, o un parente, mi creavo comunque un quadro generale in mente, senza alcuna eccezione.
                          
Volevo avere sempre tutto sotto controllo, in modo tale da non perdere mai di vista nessun dettaglio.
                          
Mi accigliai quando notai Marise lanciare timide occhiate verso William, che scherzava ancora con il suo migliore amico.
                          
Il mio sguardo volò a Tyler, che accanto a lei guardava la scena con una punta di delusione e amarezza.
                          
In sintesi, stavo fissando Tyler, che guardava Marise, che a sua volta aveva lo sguardo puntato su William.
                          
Io facevo da sfondo, mentre osservavo tutta la scena con uno sguardo corrucciato.
                          
In quale secondo capii che Marise aveva un qualche tipo di attrazione nei confronti di William, non era difficile da comprendere.
                          
«Che guardi?» sobbalzai nel sentire la presenza di Tyler accanto a me.
                          
Gli lanciai un'occhiata veloce, e subito dopo continuai a fissare davanti a me, esattamente dove c'era Marise. 
                          
«Nulla di particolarmente interessante» mormorai, «Mi gusto questo attimo di tranquillità che ci circonda.»
                          
Ruotai gli occhi, «Per quanto possa essere tranquillo avere a qualche metro di distanza quattro cadaveri.»
                          
«Tuttavia questa cosa non sembra scalfirti» disse.
                          
Sorrisi amaramente, «Nulla è mai come sembra, sbaglio?»
                          
Scosse la testa abbassandola, «No, non sbagli per niente» guardò davanti a sé anche lui.
                          
«C'è qualcosa tra te e William?» riprese a parlare dopo qualche istante di riflessione.
                          
Lo guardai sarcastica, «Vuoi saperlo perché speri che William sia occupato con qualcuna in modo tale da non essere interessato a Marise?»
                          
Sorrise complice, «Ma ti pare, mi interessa solo la tua vita sentimentale.»
                          
«Come dici tu.»
                          
Mi fissò in attesa di una risposta alla sua domanda iniziale.
                          
Lanciai una veloce occhiata al ragazzo dai capelli corvini e una piccola curva si aprii sul mio viso.