chiedo umilmente perdono per l'esorbitante ritardo ma non ho davvero avuto tempo per scrivere. sono stata a fare l'animatrice in un grest per tre settimane e sono stata davvero impegnatissima e troppo stanca per pensare a qualcosa di decente da scrivere e ora sono in montagna, dove non ho internet quindi non posso pubblicare però posso scrivere quindi appena torno a casa pubblico un po' (quando avrò pubblicato sarò gia tornata a casa). spero possiate perdonarmi e che la storia continui a piacervi. grazie :)
intorno a me ci sono tante lucine colorate, un po' di addobbi e un bell'albero pieno di palline colorate. sotto l'albero ci sono anche dei regali.
è natale? gia?aspettate, sto sognando?
sono disteso su un divano, con una coperta pesante addosso.
mi strofino gli occhi e mi alzo, avendo improvvisamente fame.
in cucina trovo una figuara femminile che inizialmente non riconosco, è girata di spalle, ha capelli lunghi e di un colore verde scuro simile ai miei, è alta e snella -oh ti sei svegliato, tesoro- la donna si gira rivelandomi un viso dolce e sorridente -hai fame?-
credo sia mia madre -un po'-
-tieni qualche biscotto- mi allunga un piatto pieno di biscotti al cioccolato.
inizio subito a mangiarli, mentre mia mamma si concentra a fare una breve telefonata a non so chi, una volta finito si rivolge a me -il tuo amico sta arrivando, mi ha chiesto di avvisarlo appena ti saresti svegliato-
-eh?- la guardo interrogativo non capendo a cosa si riferisce.
-ti ha portato qui dopo che ti eri addormentato nel bosco- mi spiega velocemente lei -era preoccupato per te, sai? dovevi vederlo- fa una piccola risatina.
che sia il bambino biondo? lo spero. chiunque sia, lo scoprirò a breve.
dopo qualche minuto suona il campanello e mia mamma va ad aprire tutta contenta.
la sento parlare con qualcuno e quando torna, un bambino biondo la segue.
è lui.
-ehi deku, dormito bene?- mi sorride e io rimango imbambolato, creando un leggero disagio e imbarazzo nell'aria.
mamma mi risveglia dalla sottospecie du trance in qui ero caduto e ci invita a salire in camera mia a giocare.
entrambi annuiamo e saliamo in fretta le scale, raggiungendo la mia stanza.
una volta entrati, chiudo la porta alle nostre spalle e quando mi giro me lo ritrovo eccessivamente vicino, cosa che mi fa arrossire violentemente.
senza staccare il contatto visivo con me, tira fuori dalla tasca un rametto di qualcosa che non riesco a individuare bene, sono troppo perso nei suoi occhi.
-sai cos'è questo, deku?- dice con voce troppo provocante per essere un bambino di soli 7-8 anni!
un ghigno compare sul suo viso -è vischio- mi spiega -sai cosa si fa con il vischio quando due persone sono sotto di esso?- mi chiede posizionando il rametto sopra le nostre teste e tendolo su con la mano
-si devono dare un bacio- mi sussura lento e in un modo che mi fa venire mille brividi su per la schiena.
lentamente si avvicina, senza distogliere lo sguardo e mettendo la mano libera difianco alla mia testa, appoggiandola alla porta.
non riesco a sottrarmi da quell'imminente contatto e a dirla tutta non credo nemmeno di volerlo al 100%.
i nostri respiri si fondono e i nasi si sfiorano.
poi lentamente poggia le labbra sulle mie in un dolce e innocente bacio a stampo.
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i need you || bakudeku
Fanfiction{bakudeku completa} L'ho scritta a quindici anni, se fa schifo, non è colpa mia. izuku midoriya, 16enne timido e disordinato, si trasferisce nell'affollata New York, città in cui vive sua madre. li inizierà una nuova scuola e tenterà di fare anche...