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DAL CAPITOLO PRECEDENTE..
...Rimane in silenzio guardando il cielo e prendendo dalla tasca un biglietto, non riesco a capire di cosa però, dato che lo mette subito via.
"Intanto da domani non mi vedrai mai più."
Dice con voce rauca, capisco che sta per mettersi a piangere, mi fa star male vederla così, per colpa mia, anche se adesso questa sua frase mi sta mettendo un po' in subbuglio.
"Perché?" Chiedo.
"Domani parto per New Orleans."

CAMERON POV'S
il cuore mi batte all'impazzata non è possibile, in che senso se ne va a New Orleans? E me lo dice così come se nulla fosse?
In fondo che senso avrebbe ormai tutto ciò, non dovrebbe nemmeno importarmene nulla, ma non riesco a farne a meno. A fare a meno di pensare a lei, al fatto che probabilmente non la vedrò più.
"In che senso?! Jennifer, dimmi cosa sta succedendo." La blocco.

"Non sono affatto dovuta a darti spiegazioni." Urla in preda alla rabbia.

Annuisco, le lacrime stanno cominciando a scendere, non posso credere di averla ferita così tanto da spingerla ad andarsene così.

"Come puoi lasciare tutto? I tuoi amici la tua casa e la scuola?!" ribatto, tenendola stretta per un braccio, sentendo il suo calore, provando una sensazione di sicurezza, quella che sempre mi dava.
"Non che degli amici mi importi molto..ne tanto meno della scuola: studierò li, e farò l'università, addio Cameron." Si divincola dalla presa, senza il minimo sforzo, dato che dopo aver sentito l'ultima frase, mi si annebbia la vista, e perdo le forze.

Addio Cameron.. questa frase mi rimbomba nella testa come un martello, come un fortissimo eco in mezzo alle montagne.
"Sai ringrazia tuo pad... nostro padre da parte mia, perché è stato lui ad offrirmi di andare lì." Dice.

Mi si gela il sangue. Cosa cazzo significa?
"Jennifer! Jennifer!!" Urlo con quanta forza ho in gola. Ma lei è già andata via.
Senza darmi alcuna spiegazione, senza nemmeno dirmi quando parte e se ne è veramente così convinta.

Vado a casa, ormai rimasto solo per strada.Sono stanchissimo, le lacrime continuano a scendere senza fermarsi.
Le asciugo prima di entrare a casa, e senza nemmeno passare a salutare mio padre faccio una doccia calda, per scacciare i cattivi pensieri. Non posso perdonarlo per il torto che mi ha fatto, come ha potuto offrirle questa proposta? Con quale coraggio senza nemmeno avermi interpellato? Forse Jennifer gli avrà detto qualcosa, avrà parlato con sua madre per impedire che io lo sappia, ma perché lui mi ha tradito così?
Mi sento come se un enorme masso di pietra mi fosse caduto in testa.

Non riesco nemmeno a pensare qualcosa di logico, sto letteralmente impazzendo... cosa dovrei fare? Devo fermarla? Devo impedirle di fare questa sciocchezza? O forse è meglio tagliare corto e andare ognuno per la sua strada?

Non so più pensare a nient'altro che a lei.
Mi vengono in mente i ricordi passati insieme, il primo giorno in cui ci siamo baciati, in quel locale, al compleanno di Taylor, non sapevo esattamente se era la cosa giusta stare con lei, infatti molte volte la respingevo, ma qualcosa dopo un po' mi ha fatto perdere la ragione,ho dimenticato quel dannato giorno in cui sono stato a casa sua e ho visto quella partecipazione nel cestino.

Un brivido mi percorre lungo il corpo.
Flashback.
"Camii guarda nella sua scrivania, se vogliamo disgruggerla abbiamo bisogno di qualcosa di prezioso, che si tiene in un posto altrettanto prezioso." Dice Charlotte continuando a frugare nelle scatole sotto il suo letto.
"Cosa cazzo vuoi? Cerca." Dico trascinando le parole. Forse ho esagerato con i drink stasera, e credo tutti e due, infatti non riesco a capire nemmeno se c'è qualcuno in casa.
Continuiamo a cercare in libreria, la sua scrivania è talmente in disordine che non viene per niente voglia di perlustrarla. Fogli sopra il computer, blocchi di carta colorati e appunti messi a caso, ci vorrà un lavoro di squadra per trovare qualcosa.
"Cameron, nella finestra forza! sta entrando qualcuno!" Mi avverte Charlotte.
Immediatamente ci precipitiamo dietro la finestra, e la mia ragazza si nasconde dietro la tenda.La mamma di Jennifer entra in camera sua, mettendo apposto degli scatoloni, quando si accorge che in una scatola semichiusa c'è un foglio che esce da qualche libro.
Lei, subito dopo averlo esaminato,scoppia in lacrime e lo butta nel cestino facendolo in mille pezzi.
Charlotte e io, andiamo a controllare curiosi, e vediamo qualcosa che non ci saremmo mai aspettati.
Tom Dallas and Sandra Miller, si sono sposati.
Mio padre con la mamma di Jennifer? Davvero? Ci sarà sicuramente un malinteso...Faccio cadere i  piccoli pezzettini per terra, mentre Charlotte fa foto ridendo come una matta. Non ci trovo nulla da ridere. Un nodo alla gola non mi permette di aprire bocca, di dire neanche una vocale...indietreggio come se avessi preso al scossa elettrica.

Non eri nei miei piani.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora