"Sei sveglia?" le chiese Tony dal suo letto.
Anna si voltò per guardarlo: "Si" rispose. Dopo quello che era successo non sarebbe riuscita a dormire neanche se avesse voluto, il sol ricordo di quegli attimi la facevano tremare di paura.
"Non riesci a dormire?" le chiese Tony nel buio della stanza.
"E tu?" chiese la donna cercando di evadere la domanda.
"Beh, dormo praticamente sempre, direi che è normale se ora non ci riesco, no?" gli scappò un sorriso, ma subito dopo Anna lo sentì mugugnare.
"Male?" gli chiese.
"Si" rispose Tony a denti stretti.
La donna si alzò dalla branda e prese posto sulla sedia accanto a lui: "Vuoi che ti somministri qualcosa per il dolore o il sonno?".
"No, ce la faccio" ansimò.
Anna prese un panno umido e gli rinfrescò la fronte e il collo leggermente accaldati.
"MMM.... È piacevole" sorrise.
"Mi fa piacere" rispose l'infermiera con voce tremante. Il semplice stargli vicino le faceva battere cosí tanto il cuore che temeva potesse essere udito all'esterno. Se poi ripensava a quegli istanti di terrore, il suo cuore si bloccava e il suo stomaco si riempiva di farfalle.
"Ti va di parlare un po'?" chiese.
"Di cosa vuoi parlare. Tony?".
Lui inclinò il capo storcendo leggermente la bocca di lato: "Non saprei, è solo che non riesco a dormire e...".
La donna sorrise nel vedere la buffa espressione che aveva assunto il suo paziente, riprese posto accanto a lui prendendogli la mano.
"Ehi e questo che significa?" sorrise Tony a metà tra l'imbarazzo e il piacere.
"Quando ero nell'altro ospedale e i bambini non riuscivano a dormire, prendevo loro la mano e gli raccontavo le storie finché non di addormentavano sereni" gli spiegò.
"E ora vuoi fare lo stesso con me? È imbarazzante" sorrise divertito.
"No no, io ti tengo la mano e tu mi racconti una storia, così siamo pari, no?" propose Anna godendo di quei piccoli attimi di intimità.
"Ok" sorrise Tony, "cosa vuoi che ti racconti?".
"Vediamo...perché non mi parli di tuo padre? Sei stato felice di sentire la sua voce stasera?" rispose la ragazza giocando con la mano di Tony tra le sue.
"Io e mio padre non abbiamo un buon rapporto" sospirò tristemente, "ci vogliamo bene certo, ma..." lasciò morire li la frase. Sapeva bene cosa avesse nel cuore, ma era difficile da esternare.
"Ma?".
"Insomma, l'hai visto anche tu, no? Sono stato in rianimazione quanto? Tre giorni? Mi hanno detto che il cuore mi si è fermato due volte e lui? Se ne arriva ora come se nulla fosse!" sorrise cercando di cammuffare goffamente il suo dolore misto a imbarazzo, "non voglio dire che non mi vuole bene, so che a modo suo me ne vuole, ma non c'è mai quando ho davvero bisogno di lui, capisci?".
Anna gli strinse la mano con più forza.
"Vuoi spezzarmi la mano?" ironizzò lui.
"Tre volte, il tuo cuore si è fermato tre volte, Tony" sussurrò la ragazza sopraffatta dal dolore che l'uomo davanti a lei le stava trasmettendo, "ma c'è una cosa che devi sapere, tuo padre è sempre stato qui con te! E' arrivato in ospedale il giorno del tuo risveglio dal coma ed è stato con te in rianimazione le notti subito dopo. All'inizio non voleva entrare, aveva paura che sapendolo lì ti saresti innervosito e sentito male, ma quando gli ho assicurato che a causa del tuo stato fisico e dei farmaci era praticamente impossibile che ti svegliassi, allora si è convinto e rimaneva con te tutta la notte. Non faceva che parlarti e tenerti per mano, era molto dolce e affettuoso" sorrise Anna al ricordo.
"Mio padre ha..." mormorò Tony col groppo in gola.
"Si, ci siamo fatti delle belle chiacchierate, sai? Tuo padre è un uomo molto interessante" ammise la ragazza sorridente.
"E' un DiNozzo, noi siamo tutti molto interessanti" sorrise Tony con gli occhi pieni di lacrime.
"Si, lo so. Lo dice spesso anche lui" confermò la ragazza accarezzandogli la mano. Lui si liberò dalla presa e intrecciò le dita con quelle della donna che rimase spiazzata: "Grazie" mormorò mordendosi il labbro inferiore.
Anna gli accarezzò il viso con la mano libera: "Non ringraziare me, ringrazia tuo padre la prossima volta che verrà" gli suggerì sincera.
Tony sospirò in difficoltà, sentiva un groppo in gola che non sfuggí alla donna.
"Forse ora è meglio se ti sforzi di dormire un po'" suggerí la ragazza cercando di liberare la mano, ma Tony la strinse a se: "Avevi detto che restavi finché non mi fossi addormentato" le sussurrò con un filo di voce.
"Si, ma... Pensavo volessi un po' di privacy" rispose Anna fissandogli gli occhi pieni di lacrime.
"Ormai hai visto il peggio di me" rise ed una lacrima gli scivolò sullo zigomo, "sono un disastro" ingoio a vuoto cercando di trattenersi.
La ragazza gli asciugò il viso col dorso della mano, poi si alzò dalla sedie per baciargli la fronte: "Non sei un disastro, sei umano e questo lato di te è molto dolce".
Tony l'afferrò per la nuca e la attirò a se sfiorando le sue labbra con un leggero bacio.
"Mi piace il tuo profumo..." sussurrò sfinito dallo sforzo poi chiuse gli occhi e si addormentò.
"Sogni d'oro Tony" gli sussurrò sfiorandosi le labbra che bruciavano di passione. Ripensò alla sensazione che le aveva dato quel delicato tocco e sentì un calore avvamparle il viso. Si voltò per vedere il viso addormentato dell'uomo che l'aveva appena baciata quando si accorse che qualcosa non andava.
"E' caldo..." mormorò ripensando al contatto appena provato, "è troppo caldo!" scattò improvvisamente conscia. Non era normale il modo in cui si era addormentato ne tanto meno l'intenso calore emesso dalle sue labbra. Si precipitò a toccargli la fronte: stava di nuovo bruciando in modo anomalo.
"Tony!" lo chiamò prendendogli il viso tra le mani, "Tony svegliati! Tony!" continuò agitata.
"Non va bene, non è normale questa febbre improvvisa" mormorò tra se e se, "Tony, riesci a sentirmi? Tony!!" continuò disperata. Pigiò il tasto della chiamata d'emergenza e due infermiere accorsero: "Che succede?" chiesero.
"Portatemi subito tutto il ghiaccio che abbiamo nel magazzino, dobbiamo raffreddarlo e, Colette avvisa la sala raggi, gli mandiamo un paziente per una TAC d'urgenza, presto!" ordinò Anna ansiosa. Le due colleghe annuirono provvedendo a ciò che era stato loro ordinato.
"Tony, resisti, vedrai che presto starai meglio" gli sussurrò preoccupata, mentre l'uomo continuava ad ansimare tra brividi e tremori.
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Fino all'Ultimo Respiro
FanfictionL'Agente molto speciale Anthony DiNozzo viene scelto per una missione difficile dove dovrà giocarsi il tutto per tutto e dove la sua vita sarà messa seriamente in pericolo. Riuscirà Tony a vincere la sua battaglia e portare a termine la missione che...