<<Rose, mandorle e...vaniglia.>>
Le lezioni del pomeriggio passarono tranquille, anche se si sentiva la mancanza della solita So-Tutto-Io, con i suoi interventi specificativi.
Durante la cena Draco si ritrovò più volte a fissare il tavolo Grifondoro, alla ricerca dello sguardo dorato e del dolce sorriso della riccia, ma senza mai trovarlo.
Quando poi si stese nel letto, non riusciva a dormire, e si rigirava nel letto come un dannato; nessuno si era mai sacrificato per risparmiargli dolore, una sola volta Harry Potter nella Camera delle Cose Nascoste gli aveva salvato la vita, ma quella volta aveva avuto modo di sdebitarsi quando a Malfoy Manor non aveva detto niente riguardo l'identità del Golden Trio. . Ma quella volta era diverso. Quella volta c'erano intere vite di mezzo.
In questo caso si trattava solo di ferite.
Gravi, ma ferite.
Gravi.
Doveva vedere come stava.
Silenziosamente si alzò dal letto, indossò pantaloni e camicia e si diresse lentamente in infermeria.
Aprì la porta silenziosamente, e si addentrò nella grande stanza bianca piena di lettini e tende. Madama Chips, che grazie ad un incantesimo poteva svegliarsi non appena ce ne fosse stato bisogno, riposava nel suo studio, così il ragazzo cercò il letto della mora.
Lo trovò in poco tempo, e la vide dormire pacificamente sul candido letto; le lenzuola sottili le fascavano il corpo, mostrando le curve morbide dei fianchi e del seno.
Le si sedette accanto, fissandola come se non potesse fare a meno di osservare quel viso angelico rilassato, senza sapere bene perché era lì.
Nel sonno, la Grifona iniziò ad agitarsi, dibattendosi, e Draco subito si alzò in piedi, cercando di capire cosa fare; Hermione si svegliò grondante di sudore, sorreggendo il peso del corpo con le braccia.
Subito una smorfia di dolore si fece spazio sul suo viso innervosendo Draco che sapeva a cosa fosse dovuta; il primo pensiero però fu quello di calmarla.
<<Ehi calma! Sono io…>>
<<M-Malfoy…>> sussurrò la ragazza, spaventata.
<<Tutto a posto?>> chiese un po’ a disagio lui.
<<Si. O meglio, quasi.>>
<<Fa male, non è vero?>> domandò, lanciando una breve occhiata al suo fianco lasciato scoperto dalle lenzuola che, al sussulto di lei, si erano scostate di parecchio.
<<Un po’...>> ammise. <<Ah...sto perdendo altro sangue…>> constatò.
Draco fissò le bende candide tingersi abbastanza velocemente di rosso: altro sangue versato per colpa sua…
Hermione però interpretò male lo sguardo, e di conseguenza qualche lacrima leggera si affacciò di suoi begli occhi dorati.
<<Perché mai sei qui? Perché non ti allontani? Non vorrei infettarti con il mio sangue…>> disse lei amaramente.
<<Mezzosangue…>> provò Draco.
<<No, dico sul serio: perché non vai via? Il tuo nobile sangue potrebbe essere profanato dal mio, umile servitrice di chi merita la vita. Dovresti davvero allontanarti!!>>
<<Mezzosangue…>>
<<Ma dico io, come si fa dopo una Guerra che ha ucciso tante persone innocenti, ad avere ancora stupidi pregiudizi che portano a giudicare una persona senza conoscerla…>>
I toni di Hermione di alzavano sempre di più.
<<Granger…>> Draco provava invano a richiamare la sua attenzione.
<<Ma no! Il signorino Io-Sono-Purosangue-E-Quindi-Sono-Perfetto-Mentre-Gli-Altri-Sono-Tutti-Feccia rimane strettamente legato ai suoi ideali senza pensare che portino solo alla distruzione!>>
<<Granger!>> sbottò il Serpeverde, mettendole una mano davanti alla bocca. <<Io stavo solo pensando che è colpa mia se sei ferita.>>
Piegato su di lei, le asciugò le lacrime che scendevano copiose rigando le guance morbide della Grifona, ma non appena instaurò un legame con gli occhi di lei, ne rimase ipnotizzato, e non poté fare a meno di guardarla intensamente.
Hermione nel frattempo, era incantata dalle iridi di lui, che come la prima volta si stavano schiarendo lentamente, passando dall’azzurro chiaro all'argento, e nel mentre assumendo strane ed originali sfumature mai viste.
Erano vicini, troppo vicini, gli sguardi incastrati, gli occhi incatenati gli uni agli altri, i respiri fusi e sincronizzati.
Draco le accarezzò delicatamente il profilo, gli zigomi, le guance, mentre molto lentamente le si avvicinava senza neanche accorgersene.
Ormai solo poco spazio, solo pochissimi centimetri a dividere le bocche che cercavano di toccarsi; Draco interruppe il contatto visivo per guardarle le labbra, così rosee, piene ed invitanti, simili a boccioli di rosa, si avvicinò ancora e…
...un pianto si alzò, squarciando il silenzio.
Hermione e Draco si allontanarono con un sobbalzo, e mentre lui si grattava nervosamente la nuca lei guardò Katniss, che piangeva in modo lamentoso.
<<Crescita dei dentini?>> chiese Draco, innervosito dall’interruzione.
<<Sembrerebbe di sì...me la porti per piacere?>> gli chiese.
<<C-cosa?>> Draco tornò brusco, eppure un tremito aveva tradito il suo tono duro.
<<Me la porti per piacere?>> ripeté lei.
<<Ma se cade?>>
<<Non cadrà.>>
<<Ma se non la reggo e cade?>>
<<Tu reggila bene.>>
<<Ma se per caso si muove troppo e la faccio cadere?>> tentò ancora lui.
<<Mio Dio: non posso crederci!! Draco Malfoy che ha paura di prendere in braccio una bambina!>> lo derise Hermione.
<<Non ho paura!>> ribattè il Serpeverde, ferito nell’orgoglio. <<Ma se cade non voglio sapere niente!>>
Hermione ridacchiò. Il ragazzo prese dolcemente la bimba in braccio, e la tenne stretta per evitare che cadesse, come da lui temuto, ma quando stava per passarla ad Hermione successe una cosa inaspettata: la bimba si calmò miracolosamente, e si accoccolò meglio tra le braccia del ragazzo che la osservava sorpreso; un moto di tenerezza si fece spazio in lui.
<<Wow! Malfoy, a quanto pare sei comodo!>> Hermione rise, divertita.
<<È molto bella.>> si lasciò sfuggire Draco. Allo sguardo sorpreso di lei se ne pentì. Ma non poté fermare le parole che seguirono. <<Ti assomiglia.>>
La guardava come ad aspettarsi una reazione.
La ragazza arrossì di botto, fissandolo sorpresa. Poi gli sorrise dolcemente.
<<Grazie.>>
Rimasero così per qualche minuto, poi Hermione si addormentò quieta.
Draco rimise la piccola nel suo lettino poi, stanco per raggiungere i dormitori, si stese accanto alla Grifondoro e, riscaldato dal calore del suo corpo, si addormentò.
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ANGOLO AUTRICE
Ammetto di averci messo parecchio ma... eccomi qui!!
Niente, spero semplicemente che vi piaccia e aspetto i vostri commenti, che mi scaldano il cuore.
Baci,
Mezzosangue_Mudblood❤
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I Melt his Frozen Heart||Dramione [INTERROTTA]
FanfictionDopo il tramonto arriva la sera...e dopo la sera la notte...e con la notte arriva il buio...e con esso il terrore, la paura, la sofferenza e la disperazione. Ma il buio si può sconfiggere con la luce, e terrore, paura, sofferenza e disperazione si a...