Ti ho vista per caso...e mi sono innamorato
Era il 21 marzo, il primo giorno di primavera, e come per magia dopo mesi di piogge fitte e nevicate perenni, un debole raggio di sole si affacciò su Hogwarts, illuminando l'imponente costruzione ed i parchi. Nel cortile della scuola, sulle sponde del Lago Nero, una giovane Grifondoro si rilassava sotto le fronde di un salice chiaro.
Hermione Granger, tanto per cambiare, era immersa nella lettura di una delle sue opere preferite, Romeo e Giulietta, all'ombra dei sottili rami che cullati dal vento le solleticavano il viso e le braccia; la chioma dell'albero filtrava la pallida luce solare, che di tanto in tanto faceva capolino tra le foglie per accarezzarle la pelle, ma mentre lei beata si riposava nel suo "posto speciale", non si accorse di un certo biondino che la fissava stupito, avendo avuto la sua stessa idea.
<<Granger?>> chiese lui.
<<Malfoy!>> constatò lei non meno stranita.
Rimasero un paio di minuti a guardarsi, nei quali il ragazzo si rese conto di quanto Hermione fosse attraente: gli occhi color del miele sembravano intrisi di oro fuso, e scintillavano sotto il sole, che contemporaneamente faceva assumere ai morbidi boccoli che ricadevano fino a metà schiena, cento sfumature dorate, che scomparivano e riapparivano a seconda di come il vento li muoveva, e infine le labbra rosse leggermente schiuse dallo stupore le davano un aspetto angelico; nel frattempo Hermione osservava il suo odiato nemico: i capelli del biondo platino che li aveva sempre caratterizzati, erano privi del gel che li aveva sempre tenuti attaccati gli uni agli altri, e alcune ciocche gli ricadevano scomposte sulla fronte, il cipiglio stupito non gli dava più quell'aria crudele e odiosa che aveva prima, ma quello che la incantò di più furono i suoi occhi: azzurri come il mare, in un giorno sereno, si stavano stranamente schiarendo, assumendo il colore che ha il cielo subito dopo l'alba.
<<Mezzosangue vai via di qui!>> le ordinò imperioso il biondo Serpeverde, riassumendo quel fastidioso tono superiore.
<<E perché mai, Malferret?>> chiese lei, apparentemente tranquilla, sfidandolo con lo sguardo.
Draco rimase ancora ammaliato dagli occhi dorati, tanto dolci quanto determinati, che proprio come il miele ti attiravano con la loro incredibile dolcezza e poi ti racchiudevano in quell'oceano piacevolmente appiccicoso, dal quale ti non riuscivi più a liberarti.
Si sorprese di come la Mezzosangue Grifondoro fosse l'unica in grado di tenergli testa; sentiva il cuore battere furente, mentre non desiderava altro che prenderla tra le braccia, ma si riprese in fretta.
<<Perché voglio quel posto.>> rispose svelto.
<<Beh, sei in ritardo!>> fece semplicemente lei, tornando ad immergersi nella lettura.
Il biondo, turbato e contemporaneamente invaghito da quel comportamento ribelle, le strappò il libro da mano, scatenando l'ira della bella Grifondoro che, inviperita, scattò in piedi e cercò di rientrare in possesso della sua amata tragedia; Draco però, era più alto e più forte, così riusciva a respingerla, ma non aveva fatto i conti con il proverbiale istinto maschile e con l'altrettanto famosa rabbia femminile: quando infatti Hermione per cercare di riprendere il libro gli sfiorò gli addominali scolpiti, Draco perse il controllo e caddero entrambi a terra, lei sopra di lui. Entrambi si immobilizzarono, il libro volò lontano ma a nessuno dei due importava, gli occhi si attiravano come calamite e quando si incontrarono, Hermione vide quei profondi occhi celesti schiarirsi ancora, fino a diventare di una tonalità argentea che diede inizio ad una battaglia oro contro argento. Draco le posò una mano sulla guancia, accarezzandogliela fino ad arrivare alle labbra, e le sfiorò delicato mente queste si schiudevano, poi la fece scivolare fino alla nuca e velocemente ribaltò le posizioni. Gli sguardi si fusero, i respiri anche, i battiti cardiaci presero a seguire l'uno il ritmo dell'altro. Esitò un attimo. Dentro di lui, una guerra si svolgeva sanguinosa, cuore contro cervello: una parte di lui non desiderava altro che assaggiare quei petali di rosa che erano le Sue labbra, mentre una vocina gli diceva che era sbagliato, gli proponeva di scoppiarle a ridere in faccia, di rialzarsi e tornare al castello, facendola sentire umiliata e presa in giro, vocina che però era coperta dai battiti furenti del suo cuore che la vicinanza a Lei e la possibilità di sentire quel suo profumo così dolce e delicato gli stavano facendo aumentare di secondo in secondo...
Un'ondata di desiderio lo investì, spazzando via quell'antipatica voce, e facendogli capire finalmente la risposta al semplice quesito che gli rimbombava in testa, risposta che il cuore gli forniva ormai da molto: "Si, è questo che voglio!"
L'attirò a sé e finalmente la baciò.
Fu un bacio delicato, ma appassionato, che approfondirono sempre più fino a permettere alle loro lingue di accarezzarsi. Draco la baciava con possessione, quasi, ma con una dolcezza che non sapeva di poter mettere in un bacio, mentre Hermione rispondeva timidamente, ma a lui bastava. Le lingue si rincorrevano, e quando s'incontravano ognuno di loro vedeva come una pioggia di scintille su uno sfondo nero piombargli nel petto accendendolo di passione.
Quando non ebbero più fiato, Draco si scostò di malavoglia e la guardò profondamente, scrutando gli occhi lucidi, le guance rosee accese dall'imbarazzo e le labbra rosse e gonfie dal bacio.
<<Lo desideravo, non sai da quanto tempo lo desideravo!>> le disse guardandola dritta in quelle calde pozze dorate, immergendoci le sue fredde pozzanghere argentate.
Si alzò piano, spostando il suo peso dal corpo della ragazza, che lo trovava caldo e protettivo, andò a recuperare il libro e glielo porse. <<Ci si vede Granger>> disse solo, per poi andare via.
Nella testa solo una domanda: "Mezzosangue, cosa mi stai facendo?"
Hermione nel frattempo era rimasta seduta sul prato a guardarlo andare via, poi si risistemò contro il tronco del salice e con il libro aperto sulle ginocchia, a far finta di leggere, si portò le dita alle labbra piegate in un sorriso innamorato, sfiorandosele e trovandole calde e gonfie.
Nella testa solo una domanda: "Furetto, cosa mi stai facendo?"
ANGOLO AUTRICE
È solo una one-shot ma...vi piace? Commentate, VI PREGO!
Un bacio ENORME.
Mezzosangue_Mudblood
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I Melt his Frozen Heart||Dramione [INTERROTTA]
FanfictionDopo il tramonto arriva la sera...e dopo la sera la notte...e con la notte arriva il buio...e con esso il terrore, la paura, la sofferenza e la disperazione. Ma il buio si può sconfiggere con la luce, e terrore, paura, sofferenza e disperazione si a...