[CAPITOLO 4: si parte!]

                                    

                                          
"Mamma noi saliamo al piano di sopra" le dico quando appoggio il mio piatto nel lavandino.
                          
"Va bene tesoro. Ah, e ricordati: noi siamo qui a casa e sentiamo tutto"
                          
Arrossisco fino alla punta dei capelli. "Non avevamo in mente niente del genere" mormoro.
                          
Salgo in camera mia seguita da James. Chiudo la porta e poco dopo mi ci ritrovo con le spalle appoggiate, le labbra morbide di James sono appoggiate alle mie. 
Che sta facendo? Che stiamo facendo? 
                          
"James... No" appoggio le mani sul suo petto e lo allontano.
                          
"Ti prego..." Mormora e ricomincia a baciarmi.
                          
"James, non posso" questa volta sono io ad allontanarmi. Mi siedo sul letto, appoggio i gomiti alle ginocchia e mi infilo le mani nei capelli. 
                          
James si guarda intorno, deglutisce e si passa una mano sulla fronte. "Mi dispiace! Cazzo Lily, mi dispiace okay?! Sono un coglione, ma ti prego perdonami" 
                          
"No, mi hai tradito! Ti avevo chiesto di non dire niente e..."
                          
"E invece l'ho fatto! Lo so, cioè no, non lo so. Non so neanch'io perché l'ho fatto... Credevo fosse la cosa giusta..."
                          
"Non mi importa James, mi hai mentito" 
                          
La sua voce è tremante. "Ma Mary... Lei è morta anche per colpa di Piton e mi sembrava irrispettoso..." 
                          
"Non dirmi che sono stata irrispettosa nei confronti della mia migliore amica!" Sbraito furiosa. 
Può dire tutto, ma non quello.
                          
"No! Io non... Non intendevo quello!"
                          
"Non c'è niente James! Niente che tu possa dire per farti perdonare! Non esiste una scusa valida che spieghi il perché l'hai fatto"
                          
"Lo so... Ti prego Lily, dammi un'ultima possibilità, solo un'altra" 
Si inginocchia davanti a me e mi alza il viso. 
Lo amo ancora, ne sono sicura, ma sono anche sicura che se lo perdonassi adesso, così facilmente, perderei tutto il rispetto per me stessa. 
                          
"Vattene James" 
                          
"Cosa?"
                          
"Vai. Via." 
                          
"No! Ti prego..."
                          
"No James" 
                          
Deglutisce e si alza con gli occhi lucidi. Mi fa male vederlo così, ma non riesco a perdonarlo. 
"È un addio?" Chiede con voce tremante.
                          
Sospiro. "Non lo so James"
Speravo che con questa rispostasi sentisse un po' meglio. Insomma, non lo so è meglio di si, ma credo che lui volesse sentirsi dire che non era un addio. 
                          
Circonda il mio viso con le sue mani e mi bacia prima che abbia il tempo di accorgermene. 
"Un ultimo bacio. Avevo bisogno di un ultimo bacio" 
                          
Esce dalla stanza e rimango in piedi in mezzo alla stanza fino a quando non sento la porta di ingresso sbattere. Mi accascio contro la porta lasciando che le lacrime scivolino lungo le mie guance.
                          
"Lils? Tutto bene?" Chiede mia madre dall'altra parte della porta.
                          
Faccio un profondo respiro per regolarizzare la mia parlata. "Sì sì, tutto bene" 
                          
"Quel tuo amico, James, se n'è andato e non sembrava molto contento"
                          
"Abbiamo litigato"
                          
"Credi che le cose si risolveranno?" 
                          
"Non lo so... Non lo so"
                          
Mia madre mi augura la buonanotte e poi sento la porta della camera dei miei genitori chiudersi.