Capitolo 12

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-Come mai non riesci a dormire?- mi domandò, mordendo la fetta di crostata che Nonna Molly aveva preparato il giorno prima.

Era svariato tempo che parlavamo ormai, e la cosa non mi dispiaceva per niente.

Non che mi piacesse più di tanto, certo. Avrei preferito mille volte che al suo posto ci fosse stato qualche bel corvonero, ma non si può avere tutto dalla vita.

-Alice russa- agitai una mano per fargli capire la quantità di rumore che emetteva la mia migliore amica. Rise divertito e due adorabili fossette gli comparvero ai lati della bocca. Come se non bastasse, quel suono che era appena uscito dalle sue labbra era il più bello che avessi mai sentito.

La sua ristata era roca, calda e terribilmente da maschio. Avrei voluto registrala e metterla come suoneria per il cellulare che Nonno Arthur mi aveva regalato.

Ridacchiai anche io, contagiata dal lui. -E tu?-

Stavamo trascorrendo insieme un momento così spensierato e senza litigi, che mi meravigliai. Era piacevole parlare con lui, la sua presenza era in un certo senso confortante.

-Albus parla nel sonno. E no...- puntò un dito contro di me -Non ti dirò cosa dice, potresti rimanerne scioccata-

Alzai le mani sconfitta, visto che quella era la domanda che stavo per fargli. -Tanto non volevo saperlo-

Alzò gli al cielo -Certo-

Lo osservai per qualche secondo, senza fiatare. Come cavolo avevo fatto a non accorgermi di tutto questo ben di dio? Avevo forse dei prosciutti sugli occhi?

-Ti va di andare a fare un giro?- le parole mi uscirono di getto, probabilmente lo avevo solo pensato.

Corrucciò la fronte -Adesso?-

Oh no, lo avevo anche detto.

Annuì e lui si sporse verso di me, per scompigliarmi i capelli -La piccola Rose sta diventando trasgressiva!-

Lo spintonai, non riuscendo a trattenere un sorriso divertito -Io non sono piccola e non sono trasgressiva. È solo una passeggiata, Scorpius-

Lui continuò a tenermi tra le sue braccia senza mollare la presa. -Un bel giretto fuori casa, nel bel mezzo della notte, all'insaputa dei tuoi genitori, per lo più in mia compagnia. Direi che questo è molto più che trasgressivo per i tuoi standard-

D'accordo, se la metteva su questo piano, forse aveva ragione lui.

-Comunque- si staccò appena per potermi guardare negli occhi -Ovvio che mi va, andiamo?-

-Forse però...- provai a rimangiarmi quella stupida proposta, ma lui mi fermò bruscamente, afferrando con delicatezza per un braccio e trascinandomi con lui in salotto.

-Non ci provare, ormai l'hai detto-

Weasley e MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora