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[Harry's P.O.V]

«Haz tieni le chiavi di casa. Vado a prendere le altre buste in macchina.», urló Gemma in stile camionista lanciandomi il mazzo di chiavi, che io presi al volo.

Aprii la porta di casa e feci passare Louis prima di me dato che Gemma l'aveva riempito di buste.

Beh, si sà.. lo shopping con le donne è così e inoltre c'erano i saldi.

A dir la verità anche io avevo comprato qualcosina.

Beh..

Appunto, c'erano i saldi..

I miei stivaletti preferiti erano in saldo..

E quindi..

LI HO PRESI.

«Dove le appoggio?», chiese Louis facendomi distogliere dai miei pensieri.

«Oh, sul tavolo della sala da pranzo amore, grazie mille!», dissi io.

Louis andó velocemente a posare le buste e appena tornó da me si fiondó sulle mie labbra.

«Era tutto il pomeriggio che volevo farlo..», sussurró al mio orecchio.

«Ti amo», gli sussurrai a mia volta.

«Emh.. *Coff coff* scusate se ho interrotto qualcosa.. emh.. ma tua madre ti vuole un attimo di sotto..», disse timidamente Gem.

«E-ehm.. okay!», dissi imbarazzato io. - «Io scendo quindi un secondo Lou, torno subito...»

Attraversai il corridoio del piano superiore, scesi le scale e girai a destra per andare verso la cucina.

«Haz, tesoro!», disse mia madre.

«Dimmi mamma, Gemma mi ha detto che mi cercavi!», risposi io.

«AH SI! Giusto.. Volevo dirti che stasera a cena ci saranno anche i Grimshaw..», disse. - «Spero che non ti dispia..», continuó per poi essere interrotta.

«NO NO NO NO.», sbraitai io.

«Ma Har..», cercó di replicare.

«NO MAMMA! TI GIURO CHE SE QUEL COGLIONE DICE ANCHE UNA SOLA PAROLA SU QUELLA QUESTIONE IO LO UCCIDO.»

«Harry, stai tranquillo! È una storia passata! Non si ricorderà neanche.», disse cercando di confortarmi.

«SPERO CHE SIA COSÌ, MA LO SPERO PER LUI..», sputai.

«Lui non si ricorderà.. MA IO RICORDO PERFETTAMENTE. Mi picchiava ogni fottuta volta. MA NON POTEVO DIRE UN CAZZO. PER COLPA DI PAPÀ. Fanculo tutto.», urlai per poi prendere la macchina fotografica che era sul mobile nell'ingresso e uscire.

Non ne potevo piú.

Mia madre lo sa che non volevo più vedere quella famiglia, almeno quando io ero in casa.

«Ehi puttanella!», urlò Nick da fuori il cancello della scuola.

«Nick, ti prego.. no..», sussurrai.

I ricordi si facevano man mano sempre più limpidi e vivi nella mia mente.

Nick, Nick Grimshaw.

Una persona di merda, ovviamente omofobo, come tutti i suoi amici dopotutto.

Io non avevo ancora fatto il coming out in quel periodo.

Like Two Kids » L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora