3.

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Ero nuovamente nella mia stanza, la pallina che rimbalzava al muro e tornava nella mia direzione. Come ogni giorno, a quell'ora, la porta si aprì ed entrò lo psicologo. Ormai riconoscevo il suo passo leggermente strascicato e il rumore delle sue scarpe da ginnastica. Ero molto curioso di sapere chi fosse, ma nello stesso momento non avevo il coraggio di guardarlo in faccia. Non perché avessi paura di lui, ma per il semplice fatto che lui era qui solo per capire cosa ci fosse nella mia testa e sicuramente gli facevo anche pena. Prese la solita sedia e si mise davanti a me. Abbassai di poco lo sguardo e notai delle Vans nere sotto dei pantaloni eleganti. Mi venne quasi da ridere per il suo modo vecchio di parlare ma di vestire giovane. Era un ragazzo semplice e sicuramente al di fuori di queste mura, conduceva una vita noiosa. Avevo sempre odiato gli psicologi, li consideravo persone che non sapevano divertirsi e per combinare qualcosa nella loro vita, andavano a sentire i problemi degli altri.
-Ciao Harry- disse come sempre. Io non risposi, non volevo che sentisse il suono della mia voce. Lui sembrava non farci caso o almeno sembrava essersi abituato a questo mio comportamento. Non aspettando che mi chiedesse come stessi, gli passai il mio diario. Lui lo afferrò velocemente, come se fosse una cosa preziosa e prendendolo, iniziò a leggere.
-Quindi hai anche una sorella? Cosa pensi di lei?- domandò.
- Mi descriveresti bene Liam e Niall? Sembra che tu sia veramente affezionato a loro-.
-Che ne dici di parlarmi di cosa ne pensi di queste sedute? Cosa pensi di questo posto?-.
-Comunque non pensare che i tuoi genitori non ti vogliano per niente bene, so che per te il pensiero che ti abbiano fatto rinchiudere qui sia negativo, ma lo stanno facendo per farti vivere meglio. L'eroina non è la soluzione a niente, non è vero che ti fa vedere il mondo più bello, te lo fa vedere distorto. Non hai mai pensato che il semplice motivo per cui tu ne abusi, sia per il fatto che non sai affrontare le cose? Che troppo spaventato da ciò che è il mondo, la usi come una via di fuga? Pensaci bene Harry, la droga non aiuta per niente, fa solo male al tuo sistema e anche alla tua mente. Parlare dei tuoi problemi e risolverli di petto è una cosa che ti rende onore-. Detto questo ripose il mio diario accanto a me sul letto, rimise la sedia al suo posto, aprì la porta e se ne andò. L'ultima parte del suo discorso mi aveva fatto arrabbiare, forse perché pensavo che fosse vero. Non gli avrei mai dato retta, anche se ero convinto del fatto che l'avrebbe capito da solo, era troppo intelligente per me. Con un po' di tristezza presi la penna e iniziai a scrivere una nuova pagina di diario.

16 Ottobre 2015.
Caro diario, o meglio, caro dottor Tomlinson,
La vita qui dentro mi sembra sempre uguale. La mattina mi alzo e vado a fare colazione, poi mi aspetta una seduta terapeutica di gruppo, dove ovviamente sto in silenzio ad ascoltare. Dopo pranzo c'è la mia seduta con lei e passata quella scrivo su questo diario, aspetto la cena e vado a dormire, sperando di non avere durante la notte un attacco per colpa dell'astinenza. Stare a rota fa veramente schifo. Ora risponderò alle sue domande. Mia sorella è forse il membro della mia famiglia che odio di meno. Da piccoli eravamo molto legati, giocavamo sempre insieme e lei finiva per truccarmi e vestirmi da principessa. Crescendo, arrivò il periodo dell'adolescenza, dove il suo corpo iniziò a cambiare e anche il suo modo di fare. Io ero ancora troppo piccolo per capire e non giocare più con lei mi rattristava molto. Però quando fui grande anche io la capii, ma continuai ad essere freddo solamente per una mia soddisfazione personale. In realtà non ho molto rancore verso di lei, semplicemente è sempre stata così perfetta che il mio essere imperfetto, portava i nostri genitori a paragonarci continuamente e la cosa mi infastidiva da morire. Liam è un ragazzo molto dolce, è sempre pronto a darti una mano e ascoltarti anche a notte fonda. È molto muscoloso e con alcuni tatuaggi, i capelli castani e gli occhi marroni. Strinsi amicizia con lui il primo giorno dell'asilo e non ci staccammo mai. All'inizio del liceo fu anche vittima di bullismo, ma io raccontai tutto alla preside e ai suoi genitori perché non volevo che gli venisse fatto del male. Niall, invece, è un irlandese biondo con occhi azzurri, che non riesce mai a stare fermo. Si trasferì in Inghilterra all'inizio delle elementari e fu messo in classe con me e Liam. All'inizio era molto taciturno e timido, poi quando lo conoscemmo meglio, capimmo che non lo era affatto. È sempre felice, ride per tutto e ama mangiare. Sono due persone squisite, chiunque inizi a parlare con loro, li ama immediatamente. Senza di loro non avrei affrontato molte cose e gli devo ancora tanto. Non so realmente cosa ne penso delle nostre sedute, ma sono più che sicuro di odiare questo posto, ma credo sia una cosa normale d'altronde, a nessuno piacerebbe essere rinchiuso in un istituto di disintossicazione e non avere rapporti con il mondo all'esterno per un periodo incerto. Non amo essere fissato e mi farebbe molto piacere se lei non lo facesse. Anche se non la guardo direttamente, vedo ogni suo minimo movimento,
sono una persona attenta. Forse sarà come dice lei non so affrontare le cose e mi rifugio nell'eroina, però lo trovo un posto veramente accogliente e non lo vorrei abbandonare per nulla al mondo. La droga mi aiuta a vivere meglio e si, il mondo sarà anche distorto, ma sicuramente c'è meno merda che in quello reale.
-Harry.

Toxic love (larry stylinson).Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora