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Clary prese le sue valige, uscì da casa, lanciandole un ultimo sguardo. I suoi genitori erano già in macchina, così, mise le valige dentro il bagagliaio ed entrò in macchina anche lei, dove ci stava anche Katherine. Non poteva mancare lei. Le sorrise. 
                          
Si diressero verso l'aereoporto.
                          
Hunter: Non so perché ti sto ancora scrivendo. Probabilmente dovrei smetterla. Volevo venire in aereoporto, ma ho rinunciato. Sarebbe stato difficile dirti addio, Clarissa.
                          
Hunter: In fondo, mi mancherai.
                          
Clary: Anche tu mi mancherai, in fondo. E grazie per non essere venuto in aereoporto, è stata la cosa migliore da fare.
                          
Clary: Ti prego di non scrivermi più, adesso, per quanto possa far male. Vivi la tua relazione con Rebecca, non voglio mettermi tra voi due.
                          
Hunter: Già.. Buon viaggio, Clarissa.
                          
Clary: Grazie, Hunter.

                          
Non si sarebbero più sentiti. Non si sarebbe ritrovata il suo buongiorno, clarissa ogni mattina e non avrebbe mai più dato di matto leggendo i suoi messaggi. Non si sarebbe più incazzata per i discorsi senza senso del ragazzo. Non avrebbe più sclerato per lui, con Katherine. Non avrebbe fatto più niente di tutto questo. 
                          
E non sapeva esattamente se questa fosse una cosa positiva.
                          
  «Siamo arrivati.» disse il padre di Clary.