Frontman POV
Appena ha varcato la soglia del mio studio ho capito che quella ragazzina mi farà uscire di testa.
È determinata. Vincerà i miei giochi con quella testolina intelligente. Devo trovare un modo per fermare lei ma soprattutto per fermare il giocatore 456, Gi-hun.
Ha giocato gli scorsi giochi 3 anni fa, vinse con astuzia e si portò a casa ben 45 miliardi di won. Ma non gli bastò questo, ho mandato alcuni uomini ad osservarlo in questi 3 anni e sapete cosa? L'idiota pensa di riuscire a fermare i miei giochi. Ma non sa una cosa: i giochi cambiano ogni anno, se anni fa ha avuto fortuna, beh, quest'anno dovrà impegnarsi il doppio.
Sorseggio un altro po' di whisky mentre osservo i nuovi partecipanti entrare nel campo di gioco. Per il momento ho voluto tenere un gioco che viene giocato ogni volta che si creano questi giochi, come per tradizione. "Un, due, tre.. stella!" un gioco che tutti hanno giocato almeno una volta nella vita durante loro infanzia. Regole semplicissime: una persona conta dando le spalle alle altre, appena viene urlato "stella!" la persona che conta si gira mentre gli altri giocatori devono stare il più immobili possibile. Se muovi anche un solo dito vieni eliminato. Unica differenza? Nei miei giochi chi conta è una bambola robotica enorme con dei rilevatori di movimento nascosti dietro a gli occhi.
I giocatori si stanno guardando in giro e riesco ad individuare Gi-hun insieme ad uomo un po' paffutello. Si parlano da quando sono arrivati perciò deduco che i due si conoscano da tempo.
Ai miei piedi c'è uno schermo enorme. Prima di iniziare i giochi, scattiamo una foto ad ogni partecipante così da riconoscere volto e numero. Vedo lei. Non sorride come la maggior parte delle persone, ma ha uno sguardo fisso come se sapesse che io posso vedere questa foto. La sua diversa nazionalità è la cosa che più mi attrae verso di lei. Non è come le altre. Il suo viso è più tondo rispetto alle ragazze coreane che si vedono in giro tutti i giorni. Le labbra carnose, occhi grandi che mi fissano da più di qualche minuto e i suoi capelli mossi. Capisco di star fissando troppo a lungo quella foto quando sento rumore di spari.
Il gioco è finalmente iniziato.
T/n POV
Ci hanno fatto scattare una foto prima del gioco.
Ci ho impiegato almeno 20 minuti buoni prima di scattarla dato che avevo il ragazzo dai capelli viola nella mia stessa fila, ma molto più avanti. Ho scoperto che è uno tra i cantanti più famosi qui in Corea, alcuni partecipanti sono suoi fan e hanno provato a scattare una foto con lui ma una delle guardie li ha fermati.
Arrivato il mio turno per la foto, mi sono ritrovata davanti ad uno schermo con una faccina al centro che mi diceva di sorridere qualche secondo prima di scattare la foto. Ho sorriso? Penso di non esser mai stata così seria in una foto. So che lui ci vede. Non voglio convincerlo ad avere il potere su di noi, o almeno, su di me non ha alcun potere.
Un campo enorme. Questo è quello che vedo davanti a me non appena ci hanno fatto entrare in 3 portoni che ci avrebbero portati al primo gioco. Molti metri più avanti di noi c'è una.. bambola? È grandissima, porta un vestito arancione con sotto una maglietta gialla. Ai piedi porta delle scarpette nere accompagnate da delle calze bianche che le arrivano fino alle ginocchia. I capelli neri sono raccolti in due piccoli codini con un fermaglio sulla frangetta.
«Ti ho scovata in mezzo ad un mucchio di persone..» ma che cazzo? Appena guardo verso sinistra mi ritrovo una delle scene più imbarazzanti che io abbia mai visto. Lo strambo con i capelli viola ci sta provando con quella che si lamentava dei vestiti poco fa. «Con quella faccia d'angelo sei stata una visione..» continua a parlare come se stesse rappando. E menomale che questo è uno tra i migliori rapper della Corea. «Se queste sono le persone contro di me, ho già praticamente vinto» mormoro tra me e me. Okay devo allontanarmi di qui prima che io vomiti per la troppa stupidità. Trovo l'uomo con cui ho parlato prima, il numero 456, ma appena mi avvicino lo vedo levarsi un dente. Mi rivolgo verso il suo amico «È una normalità per lui levarsi i denti con le mani?» lo punto e il suo amico mi guarda come se fosse la prima volta che lo vede fare una roba del genere.
D'un tratto, la bambola si gira e una voce dagli altoparlanti ci spiega il gioco: un semplicissimo "Un, due, tre.. stella", chi si muove quando la bambola si gira viene eliminato. Il giocatore 456 cammina più avanti di tutti, si gira verso di noi ed inizia ad urlare come un matto. «Ascoltate! Un momento di attenzione!» continua con agitare le braccia in aria per attirare la nostra attenzione. «Questo non è un gioco normale! Chi si muoverà verrà ammazzato!» guardo il numero 390 più confusa di prima. «Ci sono fucili da cecchino ovunque! Gli occhi di quella bambola hanno dei rilevatori di movimento all'interno!».
Sento i giocatori sussurrare tra di loro, alcuni gli gridano contro dandogli del pazzo e che non finiremo mai ammazzati. Ma allora perché una parte di me gli crede? Avendo avuto una conversazione con il capo, potrei credere davvero che finiremo tutti ammazzati. «Dovete fidarvi di me!» il suo sguardo finisce su di me e gli annuisco, come per fargli capire che per me non è un pazzo. E anche se lo fosse, penso che il gioco sarà più divertente se pensiamo che potremmo finire ammazzati, almeno ci metteremo più impegno.
Un uomo si avvicina a me e il giocatore 390, chiedendoci se conoscessimo quello davanti a tutti. «No, ma ti pare» alla risposta di 390 cerco di ridere il meno possibile.Il gioco è iniziato ormai da qualche minuto e quello definito pazzo aveva davvero ragione. All'inizio non era successo nulla dato che appena la bambola ci guardava, il giocatore 456 ci urlava di non muoverci. Ma come se fosse destino un'ape finì sul collo dell'amica del giocatore con i capelli viola ed iniziò ad urlare come una bambina. Fù sparata dritta in testa. Da lì un sacco di persone iniziarono a scappare ed ora nel campo c'è più sangue che terra.
Verso metà del tempo abbiamo iniziato ad usare una nuova tecnica. Le persone più alte e grosse coprono con il loro corpo quelle più basse e piccoline. Il giocatore 390 si è offerto di coprirmi per tutto il gioco. Devo ricordarmi di ringraziarlo non appena torniamo alla stanza principale.
Mancano praticamente 30 secondi quando ci troviamo tutti dopo la linea della fine. C'è un uomo rimasto vivo nel campo che sarebbe dovuto morire, ma lo sparo gli è finito sulla gamba.
Giocatore 456 POV
Un uomo vicino alla linea di arrivo mi guarda pregandomi di aiutarlo. Gli hanno sparato ad una gamba, perciò se corro velocemente da lui riesco ad aiutarlo a vincere il gioco.
Corro da lui mentre la bambola conta. Appena sono a pochi centimetri dal suo corpo gli spiego cosa deve fare. «Appena la bambola inizia a contare ti aiuto, ma te ti devi alzare con tutta la forza che hai, anche se farà male, perché lo farà» lui annuisce ai miei ordini. Non appena la bambola inizia a contare lo aiuto ad alzarsi, riusciamo a fare qualche passo prima che la bambola si giri verso di noi. Sento che stiamo per cadere verso il terreno quando veniamo fermati immediatamente.
La ragazza italiana mi sta aiutando a tenerlo in piedi.
Mi guarda e annuisce come per farmi capire che possiamo aiutarlo. Dopo qualche secondo riusciamo a portarlo oltre la linea del traguardo ma qualche cecchino gli spara in testa mentre è tra le nostre braccia. La ragazza italiana mi guarda scioccata e la sento mormorare parole a me straniere, molto probabilmente starà insultando le guardie in italiano, dato il suo modo rude con cui usa quelle parole.T/n POV
È la prima persona che vedo morire tra le mie braccia.
Aveva superato la linea ed era VIVO.
Sì, doveva essere morto prima, ma non è colpa nostra se i cecchini hanno una pessima mira. Si meritava di rimanere in vita. Questo mi fa capire che non ci possiamo fidare neanche delle regole qui dentro.
Dopo qualche minuto stiamo camminando di nuovo per tornare ai nostri letti. Nella mia mente scorrono tanti pensieri ma quella di cui sono più certa è che devo andarmene da questo posto il prima possibile.
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I WON'T LET YOU GO (FrontmanxReader)
FanfictionLui è un uomo freddo, letale, con un passato che lo ha trasformato nell'uomo che lei sarà destinata ad odiare. Lei l'unica ragazza a sapergli tenere testa. Testarda e determinata, cercherà in tutti i modi di fermare i giochi insieme ai suoi amici, a...