Cap 13

                                    

                                          
POV TOM
Sono irrequieto È passata una settimana dalla... conversazione tra me e Hadrian. Era ancora stato nell'ala dell'ospedale sotto sorveglianza, è uscito solo oggi. L'avevo visitato ogni notte mentre dormivo, e mi hanno quasi catturato un paio di volte.
In quella settimana ho finalmente trovato la Camera dei Segreti, era abbastanza semplice. Anche se non mi piaceva lo scivolo, ma quella era una soluzione facile, si doveva dire semplicemente 'scale'. Devo ancora fare qualcosa con il basilisco, ma ho trovato lo studio di Salazar abbastanza utile. Ho passato la maggior parte del mio tempo a leggere vecchi libri con antichi incantesimi e rituali, mi sono divertito a leggere le pagine dei diari di Salazar riempiendomi di conoscenza. Anche se si potrebbe credere alla mia sorpresa quando ho trovato un diario specificamente dedicato all'amante di Salazar, il diario è entrato in dettagli rigorosi sulla sua amante e su ciò che hanno fatto... tutto ciò che hanno fatto. Ho rabbrividito al ricordo di imbattermi in quel biglietto.
Una voce che si schiarì la gola mi tirò fuori dai miei pensieri, guardai negli occhi blu acciaio, alzai un sopracciglio in una domanda silenziosa, "Hadrian è stato dimesso dall'infermeria", disse Malfoy. Ho annuto e ho continuato a perdermi nei miei pensieri, anche se i miei pensieri non erano quasi più sensati, la mia mente era sempre occupata con Hadrian mentre consumava i miei pensieri svegli e i miei sogni. Nelle rare occasioni in cui non stavo pensando a Hadrian, stavo pensando agli incantesimi che avevo trovato, la maggior parte sono diventati abbastanza utili per i miei cavalieri e per me, anche se non ho condiviso tutti gli incantesimi con loro, voglio ancora un vantaggio su di loro....
Lentamente uscii dalla camera da letto e mi sedetti sulla mia sedia nella sala comune, con Malfoy e Nott accanto a me mentre mi sedevo vicino al fuoco. Appoggiai il mento sulla mano mentre mi perdevo di nuovo nei miei pensieri, anche se fortunatamente i miei pensieri erano pieni di incantesimi al posto di Hadrian, stavo pensando a tutti gli incantesimi che avevo imparato e potevo ancora imparare. Poi un pensiero mi ha colpito, e se ci fosse un incantesimo che potrebbe causare l'immortalità, o un rituale di qualche tipo per vivere per sempre? Era un fatto ben noto tra i cavalieri e tra me che non desideravo la morte né la desideravo.
Se potessi trovare un modo per vivere per sempre usando i libri e i diari di Serpeverde, sono sicuro che potrei trovare qualcosa, anche se avevo già iniziato con l'idea degli Horcrux, non ero attratto dall'idea di strapparmi l'anima, ma se potessi trovare un percorso diverso dall'immortalità, quella sarebbe stata la mia prima scelta se suonassi più attraente degli Horcrux.
POV HADRIAN
Sto tornando nella sala comune di Serpeverde quando all'improvviso sono stato spinto in un'aula abbandonata. Inciampai mentre cadevo in classe urtando con il pavimento, sospirai esasperando e guardai in alto per trovare un gruppo di bambini che entravano nell'aula, tutti sembravano essere più grandi di me, guardai le loro vesti per scoprire che il gruppo era composto da bambini di tutte le case, anche se la maggior parte consisteva in Grifondoro, c'erano due Corvonero, due Serpeverde e un Tassorosso.
Alzai un sopracciglio verso il gruppo di ragazzi, "Posso aiutarti?" Ho chiesto mentre mi alzavo in piedi. Il gruppo di ragazzi mi aveva accigliato, un ragazzo di Grifondoro si è fatto avanti rendendo ovvio che era il leader del piccolo entourage, il ragazzo mi ha spinto di nuovo giù.
"Rimani giù sporcizia", mi ringhiò, io gli guardai di nuovo.
"Se c'è qualcosa di sporco qui, sei tu che offuschi il tuo nome", risposi bruscamente. Il ragazzo mi ringhiò di nuovo, le persone in questo momento sono solo in parte animali? Ho perso il conto di quante persone mi hanno ringhiato.
"Tu, Hadrian Peverell, avresti dovuto morire", mi sussurrò mentre mi guardavo, andai ad alzarmi di nuovo solo perché una scarpa mi spingesse a terra.
"Perché ti importa?" Ho chiesto, gli ho aggrottato la fronte mentre lui sorridiva.