<<non ti preoccupare papà, è tutto controllo, siamo a casa sane e salve tutte e due, dobbiamo solo sistemare tutta casa e mettere ogni cosa in ordine, ancora dobbiamo cominciare ovviamente, non stare in pensiero per noi>>
Esprimo parlando al telefono mentre sto appoggiata alla parete della sala, incrocio le gambe e ascolto le sue solite raccomandazioni che non mancano mai.
<<mi preoccupo e come, non combinare guai e ascolta tua sorella ogni volta, non farmi pentire di questa scelta, fate attenzione e qualsiasi cosa aggiornatemi, fai la brava Ade>>
<<si papà, è sempre la stessa storia, va bene, hai finito adesso? posso cominciare qua?>>
<<vado ti lascio che ho da fare pure io, ti saluta mamma e vi mando un bacio, vi voglio bene>>
<<anche io, buona giornata>>
Dico per poi chiudere la chiamata,sistemo il telefono nella tasca del jeans e mi guardo intorno, guardo questo spazio che adesso è casa mia e che condividerò con mia sorella, un appartamento in un bel quartiere di Torino, città che ospita mia sorella da ormai due anni e che ospiterà me da ora in poi, mi ero stancata della mia solita routine nel paese dove ho sempre vissuto, non mi stava dando nulla di concreto e in questa vita non vorrei perdere tempo, avvicinarmi alla mia agenzia di moda era la miglior cosa da fare e pure cambiare aria una volta per tutte, non si torna più indietro.
<<Elo da cosa comincio? mi dai una mano vero? non mi lasci fare tutto quanto da sola>>
Alzo la voce per farmi sentire.
<<posso aiutarti in parte, stasera sono impegnata e tra un'oretta devo lasciare casa, facciamo che cominciamo con l'armadio, butta ogni cosa sul letto e man mano infiliamo ogni cosa in ordine , per il resto ci pensiamo domani, se non finisci in tempo poi stanotte dormi sul mio letto>>
<<non viene quel rompi scatole stanotte a farti compagnia?>>
Chiedo guardandola.
<<non viene e smettila, non creiamo già problemi dal primo giorno o ti rimando a calci in culo a casa di mamma e papà sia chiaro>>
<<certo boss, possiamo dare il via a questa avventura insieme>>
Dico facendole l'occhiolino, mi guarda con una espressione di pentimento ma le farò cambiare idea molto presto, questa casa prenderà almeno un po' di vita.
Apro le mie quattro enormi valige e inizio a gettare ogni cosa sul letto, è molto bello fare questo d'altronde, quasi terapeutico, quando arriverà poi il momento del ordine so che andrò in crisi totale, non sono per niente paziente, mi perdo in altre mille cose e non concludo mai nulla, un po' la mia storia della vita, non sono di certo la migliore persona da cui prendere esempio, a differenza mia sorella è proprio l'inverso di me, la soddisfazione della famiglia che ha portato a termine ogni suo obbiettivo e che ha la testa apposto, tutto perfettamente curato, io cerco invece di vivere la mia vita al meglio ogni giorno come se fosse l'ultimo, nessuno mi ferma e mai mi fermerà, la mia impulsività spesso mi porta ad avere problemi ma giuro che sono sempre io a risolverli senza mettere nessuno in mezzo a ciò che mi riguarda.
Sono passate due ore, mia sorella Eloise ha già lasciato casa e anche io ho lasciato la voglia di procedere a sistemare l'armadio ritrovandomi così stesa sul letto nel bel mezzo dei vestiti cercando di pensare come rendere questa giornata meno noiosa e più utile e divertente a modo mio, ricordo poi di avere qualcuno che posso disturbare in questo orario della giornata e non aspettavo altro che farlo finalmente di persona.
Mi alzo dal letto infilando le mie pantofole e a passo svelto prendo la chiave di casa per poi aprire il portone per una via d'uscita, noto poi che qualcuno abbia avuto la mia stessa idea e resto ferma davanti al portone con un enorme sorriso.
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Blu - Kenan Yildiz
Romance"Non sopporto piú le persone che mi annoiano anche pochissimo e mi fanno perdere anche un solo secondo di vita" GOFFREDO PARISE