Dentro la Tempesta

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Penelope si svegliò con un peso sul petto, i pensieri della notte precedente ancora freschi nella sua mente. Il bacio con Colin, le parole che si erano scambiati, e la nuova consapevolezza che, finalmente, non poteva più negare ciò che provava. Tuttavia, il mondo intorno a loro non si sarebbe fermato per lasciare che vivessero la loro storia d'amore in pace. Cressida e Debling erano una minaccia in agguato, e Penelope sapeva di dover essere pronta ad affrontarli.

Entrando in accademia quella mattina, sentì subito gli occhi puntati su di lei. Non era una novità; Penelope aveva sempre attirato l'attenzione, anche se non nel modo in cui avrebbero fatto le ragazze più convenzionali come Cressida o Marina. Ma oggi c'era qualcosa di diverso, quasi palpabile, come se l'aria fosse carica di segreti sussurrati dietro le spalle.

Eloise la raggiunse velocemente, con il solito passo sicuro e deciso. «Pen, hai visto l'ultimo Mayfair Sussurri?»

Penelope scosse la testa, sentendo già lo stomaco stringersi. «Cosa ha detto questa volta?»

Eloise fece una smorfia e tirò fuori il telefono dalla tasca per mostrarle il blog. «Guarda tu stessa.»

Penelope prese il foglio e lesse rapidamente:

"Cari lettori, Cressida Cowper e Debling stanno tramando insieme? Penelope Featherington dovrà fare molta attenzione, perché sembra che qualcuno abbia deciso di prendersi il suo posto. Mentre Colin Bridgerton continua a ignorare la vera natura dei suoi amici, Penelope potrebbe presto trovarsi in una situazione da cui sarà difficile uscire."

Penelope serrò la mascella. «Lo sapevo. Cressida e Debling... stanno tramando qualcosa.»

Eloise annuì, con uno sguardo serio. «Sono sicura che ci sia di più sotto. Ma non puoi lasciare che ti rovinino tutto. Tu e Colin... siete destinati a stare insieme.»

Penelope abbassò lo sguardo, sentendo una nuova ondata di incertezza. «Lo so, Eloise, continui a ripetermelo, ma non posso fare a meno di chiedermi... e se Colin si stancasse di me?»

«Non dire sciocchezze, Pen! Colin ti ama. E lo sai bene.» Eloise le diede una leggera spinta, cercando di farle ritrovare un po' di fiducia.

Penelope annuì lentamente, ma nel profondo, una parte di lei era ancora tormentata dai dubbi.

Nel frattempo, Colin e Benedict erano seduti in una piccola aula dell'accademia, impegnati in una conversazione molto meno seria... o almeno così sembrava. Benedict era seduto con le braccia incrociate, lo sguardo perso nel vuoto, mentre Colin cercava di attirare la sua attenzione.

«Benedict, puoi smettere di pensare a Sophie per cinque minuti?» chiese Colin un po' adirato. «Io sto cercando di parlarti di qualcosa di serio.»

Benedict sbuffò. «Per me anche il mio amore per Sophie e' serio! Colin, questa situazione è molto più complicata di quanto pensi. Sophie è... diversa dalle altre. Non è come le ragazze che frequentiamo. È onesta, umile, dolce...»

Colin alzò un sopracciglio. «Ah, capisco. quindi cosa? Penelope sarebbe Falsa, scontrosa o chissa cosa? E Philippa? Prudence? Ed altri che frequentiamo non sarebbero umili? Noi ad esempio siamo nobili e umili... un momento ti sei innamorato di lei davvero?»

«Lei e' come un muffin al cioccolato!» esclamò Benedict, come se fosse in un altro mondo. «Non posso semplicemente... ignorarla. Penso a lei costantemente. »

Colin scoppiò a ridere. «Ben, sembra che tu sia in una situazione ancora più complicata della mia.»

«Oh, certo, perché baciare la tua migliore amica d'infanzia sotto la luna è qualcosa di complicato giusto!» Benedict lo guardò con un sorriso malizioso. «Avresti dovuto farlo molti anni fa' fratellino.»

POLINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora