Edoardo

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Non riesco a parlare, so che se lo facessi mi uscirebbero solo suoni arrochiti dal desiderio, questa donna mi ha stregato, mi sento completamente fottuto.
Sento chiaramente che mi desidera, tuttavia è reticente a esporsi in questo ambito. Mi chiedo quanto male abbia subito per spegnere la sua luce.

Vorrei averla conosciuta prima, quando entrambi eravamo ancora interi, ma forse non saremmo stati pronti a sceglierci, non ci saremmo visti.

La porto alla spiaggia più vicina, lei scende tutta sorridente e corre verso un chiosco, non mi dà nemmeno il tempo di parcheggiare e scendere che torna con due panini unti e due birre.

"Ecco la cena che mi soddisfa!"
A me invece, soddisfa vederla ridere, è come se mi rendesse orgoglioso il fatto di essere riuscito a renderla felice.
Saliamo sul bagnasciuga e si mette di nuovo a correre fino alla spiaggia, si siede quasi a riva. Mi metto accanto a lei e mangiamo mentre parliamo di sciocchezze senza senso, malgrado ciò mi sento felice.

"Mi dispiace per la prima parte della serata, è stata davvero fallimentare" Si volta a guardarmi mentre io osservo ancora il mare notturno, una distesa oscura e profonda, come le mie paure.

"Edo, dovresti davvero imparare a scioglierti un po', non so cosa ti sia successo o perché tu tenga tanto all'opinione degli altri, ma davvero, sei perfetto anche se ti sporchi il culo di sabbia" Morde il suo panino e mi sorride con la bocca piena, mi affiorano le lacrime agli occhi perché mi sento capito; Lei centra sempre il punto.

"Per tutta la vita ho dovuto accontentare la mia famiglia e la società, non so come vivere in modo normale, so solo che lo desidero più di ogni altra cosa"
So che ha notato i miei occhi lucidi, ma ha abbastanza tatto da non farmelo pesare.

"E cosa sarebbe normale?" Mi prende la mano, incastra le sue dita con le mie.

"Non saprei, una casa, una famiglia, un lavoro che ti piace?" Si cruccia, forse ho detto qualcosa di sbagliato?

"E l'amore?" Sbarro gli occhi, la sua immagine si sovrappone immediatamente a quella di Elia.
Il cuore comincia a pomparmi nelle orecchie, mi manca il fiato.

"L'ho provato... Fa troppo male"
Spero non la prenda a male, non vorrei che si ingelosisse. Tuttavia mi sorride in modo tenero, quasi come fossi un bambino a cui bisogna spiegare l'ovvio.

"L'amore fa sempre male, anche una madre che ama suo figlio prova dolore quando lo vede andare per la sua strada. Ma tu meriti tutto Edo, sei una persona meravigliosa. Non so se sarò io la tua persona, ma devi vivere, devi farlo. Devi arrivare al tuo ultimo giorno di vita con il sorriso e dire 'Ho fatto tutto quello che volevo'"
Stavolta proprio non riesco a frenare le lacrime, Aurora è come una benedizione, un balsamo per tutte le ferite che mi porto dentro e che nemmeno Elia, che mi conosce da sempre, ha mai saputo capire.

"So che puoi essere quella persona, perché lo sei già" La guardo e sono davvero sincero, in un solo mese questa donna mi ha conquistato.
C'è una marea di lavoro da fare, tuttavia ho la certezza assoluta che con lei il mio cuore è al sicuro.
"E l'altra persona?" Le sorrido, sapevo me l'avrebbe chiesto.

"Lo amo ancora" Indirettamente confesso anche la mia sessualità. All'inizio è sorpresa, lo vedo chiaramente, poi il suo sguardo si addolcisce.

"Il mio ex, beh, era proprio un bastardo. Quando l'ho trovato a letto con una sua collega invece di darmi spiegazioni mi ha riempita di botte. Quando sono tornata a casa mio padre mi ha guardata ma non ha detto niente, non ha chiesto"
Sono ammutolito, la osservo attentamente cercando di scorgere qualche emozione, ma semplicemente non c'è, è come se stesse raccontando la storia di qualcun altro.

"Il male che entrambi mi hanno fatto me lo porto ancora dietro e probabilmente non scomparirà mai, questo devi saperlo. Sono perennemente in bilico tra l'odio e l'indifferenza, tuttavia se quest'uomo del tuo passato lo ami ancora allora non ti ha fatto del male, non sul serio. Penso sia stata più un incomprensione, sbaglio?"

No, non sbagli. Glielo faccio capire scuotendo la testa.
Vorrei solo poterla proteggere da tutto il male che ha subito, ma ho la netta sensazione che se glielo dicessi si arrabbierebbe, non sopporta che qualcuno la consideri debole o inadatta.

"Lui non ha mai capito perché i miei occhi si voltassero a guardare i passanti se mi teneva la mano" Probabilmente mai lo comprenderà e questo mi distrugge.

"Ma allora è vero che i soldi non fanno la felicità!" Sdrammatizza sorseggiando la sua birra, io osservo il cielo stellato che da questa distanza dalle luci artificiali si vede benissimo.

"Direi più che i soldi comprano le catene"  Vedo l'orsa maggiore e più distante la cintura di orione.

"Vuoi fare qualcosa che Edoardo precisetto non farebbe?" Si alza finendo di bere la sua birra, non so cosa voglia, ma la seguo senza reticenze. È bella da togliere il fiato.

Mi trascina a riva, fino a che non ci tuffiamo in acqua.

"Sei impazzita! È ghiacciata!"
Si mette a ridere come una stupida, sta tremando di freddo.

"Dopodomani è natale!" Continuo a lamentarmi, ma lei alza le spalle e mi abbraccia.

"Sei più bello spettinato" So che c'è altro sotto questa frase apparentemente semplice.
Le prendo il viso tra le mani, è ghiacciato.
"Vuoi farti natale con la febbre, stupida?" Le vedo i denti tanto che la sua bocca trema per il freddo, la bacio subito.
Le nostre lingue si intrecciano, sento il mio cuore palpitare fortissimo, non so se sia per lei o per il gelo.

Ci abbracciamo stretti prima di scappare da quel mare gelido, perché non ci sentiamo più le gambe.
Quando torniamo in spiaggia ha le labbra blu, ma sorride come una bambina.

"Anche tu sei più bella spettinata" la prendo in spalle come un sacco di patate e corro sulla sabbia ridendo come un ebete, mi sento libero come mai prima d'ora e devo ringraziare solo lei per come mi sta facendo sentire.
Non so se si possano amare due persone contemporaneamente, so solo che Aurora è una qualcuno a che non ho intenzione di perdere.

Entriamo in macchina e metto immediatamente l'aria calda, subito un tepore ci fa smettere di tremare.

"Tu sei tutta matta!" Davvero, se mi vedesse mio padre adesso probabilmente infarterebbe.

"Penso di essermi innamorata di te Edo" Smetto di ridere, mi faccio serissimo. Mi volto verso di lei e la vedo con la stessa espressione.
Ci sono cose che in questo momento non riesco a controllare, come il sorriso che mi affiora spontaneamente o il cuore che batte impazzito nel petto. No, non era il freddo.

"So che è presto, ma mi è uscito senza controllo" So come si sente, so esattamente cosa prova, perché lo provo anch'io.

"Promettimi una cosa" Ho mille e mille paure, ma desidero ardentemente non perdere questa meravigliosa donna.

La vedo annuire.

"Qualsiasi cosa succederà, il primo di Gennaio io e te saremo insieme" Si cruccia, forse non comprende bene il guaio in cui si sta cacciando.
So che questi giorni cambieranno molte cose, che questa magica bolla scoppierà, ma voglio che sappia che nonostante questo io la amerò.

"Perché proprio quel giorno?" È curiosa, ma non credo di volermi sbilanciare più di tanto.

"Quel giorno avrai la mia risposta" Le dico soltanto.
Spero solo che sarai ancora con me.

Questo non ho il coraggio di confessarglielo però.

Con te o con nessuno.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora