Chapter XLIX

                                    

                                          
Quella notte ci ritiriamo nelle nostre stanze
Mi stendo leggerme sul fianco
Una mano che conosco
accarezza il ventre
Sussurro
"Hey"
"Siete stanca?"
Mugugno qualcosa
"Mmm...si Giorgio. Questa giornata è stata stressante...rivedere mia madre mi ha messo agitazione"
"Capisco, c'è qualcosa che vi turba mia cara?"
"Sì, ci ho pensato per tutta la giornata e... la possibilità che sia vero mi tormenta"
"Non comprendo"
"Rammento tutto, mia madre durante il periodo di potere del Re ormai defunto era così attaccata, pronta a bisbigliarli all'orecchio come il diavolo sceso in terra"
Lui continua a guardarmi con apprensione
"Sono certa che l'abbia voluto portare alla distruzione e quando ha abbassato pa guardia l'ha pugnalato alle spalle"
"Siete sicura di quello che state affermando"
"Sì più che certa"
"Allora sapete cosa  fare"
"Cosa?"
"Avete tutto il potere adesso"
"Seguirò il tuo suggerimento e basta con queste cortesie!"
Si mette a ridere e continuo
"Adesso siamo qui, soli tra marito,moglie e... anche questo letto a baldacchino"
Scoppiamo in una leggera riseta pieno d'affetto e malizia.
Osservo per qualche minuto le vetrate che portano sul balcone in una notte stellata, mentre lui mi abbracia teneramente da dietro.
Poi mi giro cautamente verso di lui e lo guardo sentendomi terribilmente il colpa per il gioco doppio.
"Che c'è?"
Mi chiede preoccupato notando il mio sguardo rammaricato.
"Nulla adesso-"
Mi fermo e lo bacio
Non so perchè
Ma questa volta l'ho fatto
Di spontanea volontà senza dover pensare di farlo per non suscitare sospetti.
L'ho fatto e basta
Non so che significhi
E veramente in questo istante
Il maggiordomo è quasi svanito tra i mie pensieri.
Lui mi ricambia
Un bacio casto
E io ne do un altro a stampo
Ci baciamo
E chiede accesso alla mia bocca con la punta della lingua
Glielo concedo
Le nostre lingue si fondono
Senza rimpianto
Lui si stacca
Mi sento mancare il fiato
Perchè sta succedendo
Prima era solo un sollievo
Poi mi sorprendo
Abbassa leggermente la mia vestaglia lasciando scoperta la mia spalla
Delicatamente ci si posa un bacio
Soffice come una nuvola
Fa questo gesto in loop fino ad aumentatsi la foga
Si ferma di nuovo e 
Noto piacevolmente il suo marchio violaceo
Prendo in mano la situazione
Gli succhio il lato del collo dove pulsa il cuore
Il piacevole sottofondo del sup battito cardiaco accellerato mi rilassa
"Ti stai dando da fare"
Dice sorridendo
"Non abbastanza"
Rispondo
Mi adagio sopra di lui
Faccio scendere la vestaglia lentamente
Sotto non c'è nullam
Gli regalo una vista dal basso che toglie  il fiato
E lo sa
I suoi occhi brillano
Poggia le sue mani lisce ai lati delle mie braccia, e con un gesto semplice mi abbassa
Mi sposto un po' più in avanti
Prende possessività de l mio seno pocciato sulle sue labbra sottile e al tempo stesso carnose.
Inizia a mordichiare i capezzoli dandomi un poccola fitta di dolore ma eccitante, li succhia e gemo.
Tolgo i suo pantaloncini ed eccolo che l'erezione domina.
Mi alzo e mi posiziono lentamente sulla protuberanza.
Entra dentro di me perfettamente come una chiave nella sua serratura.
Mi alzo e abbasso lentamente così da avere una sensazione piacevole, la sua erezione è pulsante, calda rendondo la mia serratura bagnata.
Cerco di sentirlo dentro, Giorgio accarezza le natiche i fianchi, mi gurda con la bocca socchiuso e poi lascia un gemito rauco anche lui.
Prima di lasciarci andare al culmine del piacere, approfondisco, mi abbasso lentame e inizio baciare e leccare la sua erezione tanto da farlo eccitate di più.
Di scatto mi gira a pancia in giù ed in modo sensuale mi dice: " stai giocando con il fuoco bambolina". 
Non so perchè ma questa situazione mi fa eccitare un sacco. Ad un certo punto sento la sue labbra posarsi dolcemnte sulla mia intimità.
Siamo al culmine del piacere alzo la testa guardando il soffitto.
Chiudimo gli occhi e l'orgasmo ci invade. 
Eccitati e sfiniti ci addormentiamo nudi incastrati l'una all'altra.