Chapter XXXIX

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Ci troviamo nel fienile
Io ed il mio amante
Il mio cuore pompante
Ansia crescente
Nessuna perdita mensile
Il mio istinto non mente
Quello che credo...
Sussurro
"Alex...devo dirti una cosa"
Mi guardo in giro
Solo una fidata domestica fuori
Espiro
Ma lui interrompe colei che servisce
"No...inizio prima io se permettete"
Aggrotto
Incrocio le mie braccia
All'altezza del seno
Regale
"Ok, dite pure non avrò fretta"
"Voglio dimettermi, non posso più starti vicino"
"Cosa! Mi avevate promesso che non mi avreste mai lasciato sola!"
"Abbassa la voce o scopriranno il nostro amore clandestino"
Rido ironicamente
"Siamo lontani dai pettegolezzi di corte"
"La prudenza non è mai troppa"
"Ah...quindi è di questo che si tratta...prudenza?"
Non posso permetterlo
Io lo amo o credo di amarlo più di chiunque altro.
Fugge scaltro.
Fugge dalle mie suppliche...fugge da me
Non vuole mettermi nei guai, e posso capirlo.
"Non puoi andartene tu devi obbedire alla futura regina di Bulgaria e principessa consorte d'Inghilterra"
"Non potete impedire tutto, io non riesco-"
"Non riuscite cosa?!"
Mi agito
I suoi occhi hanno del risentimento che non comprendo.
"Non riesco più a sopportare i vostri sguardi, non riesco più a vedervi costretto dalla mia posizione felici e sorridenti. Stai iniziando a provare sentimenti per lui. Lo percepisco dalle tue genuine risate quando sua Maestà vi rivolge un sorriso"
"Cosa stai dicendo?"
Il mio tono ed il mio modo mutano.
Le mie speranze cadono.
Via volano.
Continuo.
"Non è vero...c-cosa state dicendo io... vi amo! Il mio cuore soffre a non sapervi al mio fianco, voi non potete sapere cosa provo per voi."
"Non cambiarai idea"
Mormora roco
"Ma voi sì, cambierete idea. Dovete solo vedere le cose da una prospettiva differente"
"E come Kanila? Siamo troppo diversi per la società."
Il mio nome pronunciato da lui in questo contesto mi provoca sofferenza, ma tento perchè io sono una guerriera, non mi arrenderò.
"Ho un ritardo..."
La sua espressione cambia.
"Sei incita?"
"Sì-sì non morirò...darò vita ad un erede-"
"Illegittimo, darai vita ad un bastardo"
"No non sarà un bastardo, se voi non desterete sospetti. Dovete rimanere, il veleno più grande sono i pettegolezzi della corte...se vedranno che ve ne andrete...i dubbi insorgeranno."
"E non possiamo permettercelo perchè è nostro figlio"
È felice, preoccupato al tempo stesso disorientato costretto a cambiare i piani.
"Certamente, ok rimarrò a corte. Solo promettetemi una cosa"
"Tutto se aiuterà a restare"
"Nostro figlio non saprà mai la verità. Lui dovrà essere convinto di essere erede legittimo"
"Ma...certo va bene, qualunque costo."
Mi accarezza il mio ventre
Custode della vita
Occhi luccidi
Occhi che oggi sembrano verde acqua
Gli lascio un bacio
L'ennesima promessa
Me lo sento sarà un maschietto

Outlawed LoveWhere stories live. Discover now