"Senti, qui di donna incinta basto io perciò vedi di non rubarmi la scena!".
"Giorgia!" la riprendo.
Ci siamo riunite nella sua camera da letto.
È talmente vicino al parto che i dottori le hanno consigliato riposo assoluto.
Elisa passa quasi ogni sera a trovarla.
Così ci riuniamo nel lettone e parliamo.
Ho raccontato loro della serata passata con Giulio.
"Quante volte lo avete fatto prima di tornare a casa vostra?".
"...due".
"Direi che il rischio c'è" mi prende in giro mia cugina.
"No, non sono incinta...siamo stati attenti".
"L'ultima cosa che vi serve in questo momento è stravolgere ulteriormente le vostre vite, no?".
"Sì, per ora stiamo bene così in tre poi in futuro chi lo sa" mi ritrovo a sognare.
Vorrei avere altri figli.
Non importa il sesso.
Maschio o Femmina.
È uguale.
Sarà comunque il frutto del nostro amore.
"Quindi com'è stato ritrovarti con il tuo principe?" riprende parola la rossa.
"Bello, non mi sentivo così felice e libera da tempo".
"Sono contenta per voi, non vi si può proprio vedere distanti...siete stati la nostra telenovela preferita" le due ragazze ridono insieme.
"Che stupide".
"Mamma?" il viso di Filippo compare sulla soglia.
"Vieni, piccolo" lo invito a raggiungerci sul lettone.
Il bambino sale facendo attenzione a non urtare la zia in dolce attesa.
Filippo da quando Giorgia è incinta è sempre molto attento a non darle noie.
Si comporta già come un perfetto zio.
È così dolce.
"Ragazzi, fermi, la bambina sta scalciando..." la rossa porta le mani a massaggiarsi il pancione.
"Posso sentire?".
"Certo, Fili, dammi la mano".
Io ed Elisa osserviamo la scena.
Filippo si illumina.
Sgrana gli occhioni verdi.
"...sarà una calciatrice come me, ne sono sicuro" sentenzia.
"Così potrai insegnarle tutto, no?" gli accarezzo i capelli.
Lui annuisce.
Dopo una mezz'oretta ci separiamo.
Ognuno verso la propria casa.
Giulio nel frattempo si è già messo ai fornelli.
Pronto a deliziarci con le sue capacità culinarie.
Filippo corre di sopra a pulirsi le mani.
"Ehi, ci avrei pensato io alla cena" lo abbraccio da dietro.
"Mi andava di farlo" sorride rigirandosi per baciarmi a fior di labbra.
"Sbaglio o sei più felice del solito?".
"Non sbagli, oggi ho ricevuto la proposta di un finanziatore per condurre una ricerca a proposito di pubblicità".
"Vedi? Il treno riprende a corre".
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Dimmi che dobbiamo stare insieme (Cartapesta III)
ChickLitAmelia e Giulio sono finalmente riuniti. Sono una famiglia adesso. Si amano. Tutto sembra aver trovato un equilibrio. Quanto durerà? Perché sappiamo benissimo che la vita tira dei colpi mancini. E le prove che gli metterà davanti saranno chiarificat...