Premessa

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Ciao.

Sì, sono proprio io.

Sì, proprio con una fanfiction di Harry Potter.

Da quanti anni non utilizzavo questo profilo?

Non è una vera domanda, non rispondete che mi sento male solo a pensarci 😅

Beh, sono tornata!

Come alcuni di voi sapranno, ho interrotto le pubblicazioni in questo profilo di fanfiction perché ho aperto un profilo di storie originali.

Sono successe varie cose, nel frattempo. Qualche mia storia è uscita da Wattpad e approdata negli scaffali di poveri sventurati lettori, ho trovato un lavoro, mi sono ritrasferita nella mia città d'origine, e... ho dimenticato il mondo delle fanfiction.

Da un po' di mesi, però, mi sentivo come svuotata. Non riuscivo più a scrivere, dopo anni in cui non mi sono mai fermata. Non avevo nuove idee, nessuno stimolo, sentivo la sindrome da pagina bianca... così sono tornata a casa.

Crescere è bello, anche andare lontano, ma la familiarità di casa è impossibile da replicare.

Scrivere del mondo magico è nella mia memoria muscolare, non è qualcosa che si dimentica. È facile, naturale, divertente, rilassante. Era quello di cui avevo bisogno per tornare a produrre qualcosa.

Comunque verrà ricevuta questa fanfiction (tra le varie cose che sono successe in questi anni c'è anche il tracollo della Rowling, per dirne una), sono felice di averla scritta. Ne avevo bisogno.

Sono tornata a casa, ho ricaricato le batterie, e ora sono pronta per tornare a volare.

Comunque sia, ormai l'ho iniziata e finita. Tanto vale pubblicarla, giusto?

Dunque eccoci qui.

Come premesso, la storia è iniziata e conclusa. Avrà dodici capitoli più l'epilogo.

Dopo This is Us, fanfiction amatissima che si è protratta troppo a lungo e per questo non ho finito di scrivere (non abbiamo finito di scrivere, è una storia a quattro mani), ho deciso che non avrei mai più pubblicato niente senza prima aver concluso la stesura, in modo da non abbandonare mai più una storia a metà.

Questa non fa eccezione.

In genere il mio ritmo di pubblicazione è due volte a settimana, in questo caso mercoledì e sabato. Non ci dovrebbero essere ritardi, perché devo solo premere il tasto pubblica e dare una veloce rilettura al capitolo di volta in volta – si sa che le riletture non bastano mai.

Se sei un vecchio amico, quindi, bentornato.

Se sei incappato qui sulla mia storia da neofita, benvenuto – e non leggere le altre storie su questo profilo perché sono vecchie e ti giuro che ora scrivo meglio di così 🥲🥲🥲

Come da tradizione, veloci moodboard dei personaggi principali.

Fabian Dąbrowski


Mathis ‘Tytys’ La Fontaine

Veloce nota linguistica:

Dąbrowski si legge, secondo la grafia italiana, Dombróski. La lettera ą infati, seguendo le regole dell'alfabeto italiano, si pronuncia om.

Mathis è un nome francese, come tale si accenta sull'ultima sillaba, neutralizza l'ultima consonante. La lettura corretta è quindi Matí. Allo stesso modo, il soprannome Tytys è bene leggerlo Titì.

Anche questo torneo, come quello del 1993/94, avrà tre prove. Ho deciso di mantenere lo schema originale del Calice di Fuoco: prima prova creatura magica, seconda prova salvataggio di ostaggi, terza prova esercizi di natura mista.

Ho cambiato i tipi di creature, le ambientazioni (ci concentreremo sulla Foresta Proibita), le strategie che i personaggi adotteranno per superarle... insomma, non è la stessa roba, ma lo schema mi sembrava più logico mantenerlo.

Per quanto riguarda la struttura dei capitoli, dato che ho scritto questa storia come mero esercizio di riscaldamento senza neanche pensare che l'avrei finita, tantomeno pubblicata, vi informo che nella mia stesura originale questa fanfiction constava di un solo enorme capitolo e che sono stata io a dividerlo a posteriori per scene.

Questo, all'atto pratico, cosa significa? Che ci saranno capitoli molto disomogenei, ahimè. I più lunghi si aggirano intorno alle tremila parole, i più corti intorno alle millecinquecento, la maggior parte sono lunghi poco più di duemila.

Ultima nota, poi vi lascio liberi: il protagonista della storia, Fabian, ne è anche il punto di vista. Ciò vuol dire che voi – i lettori – saprete ciò che sa lui e basta.

Nello specifico, Fabian pensa in polacco, la sua lingua madre, e parla in russo coi suoi compagni e in inglese con gli studenti delle altre scuole.

Ogni volta che ci sarà uno scambio, un pensiero, una scritta, un ragionamento, una frase a effetto in una qualsiasi di queste tre lingue, io la scriverò in italiano, perché è la lingua che voi capite. Dato che la capisce Fabian e Fabian è il punto di vista, la capirete anche voi. Italiano, quindi = polacco, russo, inglese.

Fabian, d'altro canto, non conosce il francese. Non lo capisce e non lo parla.

Gli studenti di Beauxbatons, tra cui Mathis, parlano francese. Ogni volta che qualcuno nella storia dirà qualcosa in francese, io scriverò qualcosa come [Gesuino disse una frase in francese]. Non scriverò la traduzione né tantomeno scriverò il testo in lingua, perché Fabian non parla francese, quindi non lo capisce, e quindi non lo dovete capire nemmeno voi. Se scrivessi in francese le frasi in francese voi potreste googlarle e/o comprenderle perché conoscete la lingua o perché è simile all'italiano. Invece non le scriverò, perché non le dovete capire.

Okay? Okay.

Se avete domande, curiosità, scemenze, o se volete incensarmi di salamelecchi quali 'ci sei mancata tanto' o, al contrario, vari e dovuti 'ma chi te se incula' io sono qui a disposizione.

Figlio della LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora