A te che mi guardi

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Non posso chiederti

di comprendere e accettare

quelle volte in cui sul mio volto

si leggono chiaramente 

i segni di quei momenti fragili e delicati

che ho racchiusi nel cuore.

Turbini di mescolanze tra gioie e dolori

mi investono così d'improvviso,

che non riesco a spiegarle neppure a me.

protagonista di tali sentimenti contrastanti.

A volte mi ritrovo su di un piedistallo

che del cristallo possiede la delicatezza,

tanto che ho paura di infrangerlo.

A volte dopo una lacrima colo a picco

ed è così forte la tempesta,

che non riesco a domare,

da sentirmi pesce fuor d'acqua

in questo mio mare.

Non posso chiederti di comprendere e accettare

il fiume in piena che di me 

a volte ho bisogno di raccontare,

domando solo la pazienza

di provare a non schernire

quelle lacrime che non riesco a fermare.



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