Avevo già il capitolo pronto e ho pensato, perché aspettare?
Perciò godetevi l'ultimo capitolo ❤️
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Skylar' POV
La vita: non ti rendi conto di quanto sia importante e di quanto contino le persone in essa, non finché non assapori la morte.
Non finché non ti rendi conto di quanto sei vicino a perderla, a perdere quelle persone, a perdere tutto. Quando verrai colpito dall'improvvisa realizzazione...perché sì, è sempre improvviso, è sempre quasi troppo tardi.
"Qual è il suo rapporto con il paziente, signorina?" Mi chiese la receptionist dell'ospedale, guardando oltre lo schermo del suo computer e me, occhi castano scuro interrogativi e pazienti.
"Amico. Migliore amico." Le dissi, cercando di non giocherellare con la fascia intorno al braccio e di stare ferma. "Senti, so di non essere un parente stretto ma devo davvero vederlo. È il mio...farò in fretta. Solo un attimo. Per favore."
Ero disperata. Ero abbastanza sicura che chiunque in questo ospedale l'avrebbe letto sulla mia faccia.
"Signorina, di solito non permettiamo a nessuno al di fuori della famiglia nelle prime ore, ma fortunatamente per lei." Digitò qualcosa sulla tastiera e mi rivolse un sorriso comprensivo. "--il dottore ha permesso a un amico o due di entrare poiché non ci sono membri della famiglia in giro."
Ovviamente, i genitori di Alex non erano ancora stati informati. Che era ferito e in ospedale. Quando lasciai il banco della reception e mi precipitati attraverso il corridoio quasi vuoto, non potei fare a meno di temere quello che avrei visto quando avessi visto Alex. A quanto gravemente fosse stato ferito.
L'ultima volta che l'avevo visto, era stato spinto all'interno di un'ambulanza mentre era su una barella, una pesante ferita sanguinante sulla gamba che penso fosse stata un colpo di pistola, e allora non era cosciente. Non sapevo se sarebbe stato cosciente adesso.
Mi fermai davanti alla terza porta dalla mia destra, fissando le persiane chiuse ed esitando. Starà bene, Skylar, le parole di Caden sussurrate rassicuranti nella mia testa, le parole che mi aveva detto mentre mi teneva fuori dalla base di Felix, rifiutandosi di lasciarmi andare mentre mi aggrappavo a lui.
Il cuore mi faceva male e finalmente aprii la porta, entrando nella minuscola stanza d'ospedale.
La prima cosa che vidi fu Alex. Ovviamente. Sdraiato sul letto con un occhio visibilmente gonfio. E la cosa successiva che notai fu un'altra persona che occupava la sedia accanto a lui.
"Hanna." La mia voce suonò strana. Come se non riuscissi a pronunciare le parole forte senza forzarli. Mi si strinse la gola.
Era Hanna, mi resi conto, sembrava che fosse letteralmente appena scesa dal letto e avesse afferrato un cappotto, gettandolo sopra il pigiama prima di correre qui. Lei mi guardò e sorrise. "Sky, ehi. Io...ho ricevuto il tuo messaggio e sono venuta qui il prima possibile. Stai bene?"
Annuii velocemente, anche se mi sentivo la gola troppo stretta mentre guardavo Alex. Sembrava sveglio e respirava bene, e sbatté le palpebre quando mi vide. Le sue labbra si incurvarono in un sorriso di sollievo.
"Mi hai portato dei fiori?" Chiese, la voce che usciva piuttosto lenta.
Un rumore che suonò stranamente come un singhiozzo lasciò le mie labbra e poi stavo gettando via il minuscolo bouquet che avevo in mano -uno che non ricordavo di tenere in mano -e camminando verso di lui, verso il letto, e gettando le braccia intorno al suo collo.
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Lost Heart | ✔ (Italian Translation)
Teen FictionEra trascorso un anno, Skylar Anderson frequentava la Philadelphia College of Arts e non aveva più nulla di cui preoccuparsi, a parte appisolarsi tra una lezione e l'altra. E la relazione non cosi semplice con il suo ragazzo: Caden Miller. La relaz...