Ho paura Luigi.

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Girai appena lo sguardo alla porta notando Luigi entrare e deglutì appena sentendolo entrare in camera e chiudere la porta alle spalle.
Si avvicinò piano a me e si fece spazio al mio fianco.

« Che ti succede carina..? »

Allungó il suo indice alla mia guancia asciugando appena le guancia rosse e bagnate.
Alzai il viso a lui restando a guardarlo per qualche minuto prima di sospirare.

« Che ha fatto Alex? Mi ha detto che è colpa sua.. »
« Non è solo sua.. »

Ammisi subito trattenendo le lacrime.
Guardai i suoi occhi e il suo sguardo che cercava di capire.

« C'è qualcosa tra di voi. »

Disse in modo schietto, senza nemmeno cambiare sguardo, anzi, restò a fissarmi mentre io cercai di nascondere il viso nelle mie mani.

« Avresti potuto dirmelo tu.. »
« Mi dispiace, scusa.. »
« Fra.. Mi guardi? »

Non lo feci, anzi, lo feci soltanto quando le sue dita accarezzarono il mio mento facendo in modo che i miei occhi guardassero i suoi che cercavo in tutti i modi di non guardare.

« Siamo pari okay? »

Ecco, ecco perché dicevo che Luigi non si meritava questo.
Alzai subito lo sguardo a lui quando sentì quel suono.. il suo glucometro..
Mentre le sue dita spostavano i capelli scoprendo il mio viso.

« Sto bene.. »
« Non è vero!! Smettila di dire cazzate. »

Urlai d'istinto alzandomi dal mio posto sul pavimento mentre quel rumore non smetteva.
« Sono giorni che dici che stai bene e quel cazzo di telecomando continua a fare quel maledetto suono, e vedo che non stai bene, io le vedo le tue labbra, le vedo che cambiano colore e anche gli occhi.. i tuoi occhi.. li alzai su quando non ti senti bene, ed è già successo tre volte Luigi. »

Inizia a piangere come una stupida.
Spostai subito la sua mano quando cerco' di toccare il mio braccio quando si alzò da terra.

« Smettila di mentirmi.. »

Sussurrai trattenendo i singhiozzi mentre il suo sguardo guardò il pavimento e i suoi occhi diventarono lucidi.

« Da una settimana a questa parte.. la glicemia sta andando all'impazzata, e.. la colpa è mia perché non sto trattenendo i sentimenti come facevo prima.. prima che arrivassi qui in Puglia, sono stato a controllo con mia madre..
sono a rischio d'infarto e le probabilità che possa succedere sono abbastanza alte, ho 23 anni, e il cuore e troppo forte per reggere un infarto.. »

Toccai subito lo stomaco sentendo i conati di vomito che trattenni e restai a guardarlo.
Ero così presa da me, da Alex.. che non gli avevo mai chiesto che gli stava succedendo.

Poggiai subito la schiena al muro e restai a guardarlo socchiudendo le labbra leccando appena con la punta della lingua le labbra salate dalle lacrime.

« Non voglio.. perdere anche te.. »
« che dici.. non mi perderei amore mio.. »

Le sue braccia avvolsero subito il mio corpo molto più piccolo del suo.
Chiusi gli occhi annusando il suo profumo e serrai le labbra sentendo le sue di labbra baciare più volte i miei capelli.

Allungai le braccia attorno al suo corpo stringendolo, come per paura di perderlo.
Perché si, avevo paura di perdere anche lui.

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Tienimi stanotte.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora