Lo so, Alex.

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« Possiamo sempre andarli a prendere noi, Chiara mi fai compagnia? »« Io? Volevo finire di apparecchiare

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« Possiamo sempre andarli a prendere noi, Chiara mi fai compagnia? »
« Io? Volevo finire di apparecchiare.. »
« Dai ci pensa Francesca, facciamo subito! »
« Vabbene ma quante ne prendiamo.. »
« Non ne ho idea, poi vediamo lì. »

Guardai subito in malo modo Alex, lo stava facendo apposta, stava cercando in tutti i modi di farmi rimanere sola con Luigi, e anche lui se ne era accorto, ma sembrava non ostacolare la cosa.
Alex fece uscire prima Chiara, mi rivolse lo sguardo e po andò via chiudendo la porta.

Caló veramente il silenzio, nessuno dei due fiatava, per questo decisi di finire di apparecchiare. Lui si porse per aiutarmi infatti mi porse le posate e non alzai nemmeno lo sguardo in realtà, afferrai le posate mettendole nei rispettivi posti.

« Potresti anche guardarmi.. »

Alzai lo sguardo guardandolo come per accontentarlo.

« È brutta questa situazione.. »
« Puoi evitare Lui, per favore! »
« Ma come faccio ad evitare? »
« Senti, io posso pure aver fatto la cazzata del secolo okay? Ma a te non dispiace. Hai una ragazza che ti ama con tutta se stessa, ti da ciò che hai sempre desiderato.. stabilità, tranquillità e soprattutto amore. Se vuoi che le cose tra voi vadano bene, non rivolgermi neanche più la parola. Siete felici e.. »

Lo guardai avvicinarsi subito e come suo solito fare in passato prese subito il mio viso tra le mani facendo in modo che lo guardassi senza spostare il viso.

« E tu? Sei felice? »

Rimasi in silenzio, avevo bisogno di distogliere lo sguardo, ma le sue mani mi negavano ciò.

« Non mi fa più niente, sono abituata ormai. »
« Non ti ho chiesto questo Francè. »
Lo guardai serrando la mascella e chiusi appena gli occhi sentendo le sue dita accarezzare i miei capelli che spostó dal viso.
« Sei felice? »
Chiese ancora una volta prima che le sue dita accarezzarono ancora una volta il mio viso.

Scossi la testa in un no e apri gli occhi guardandolo per qualche istante prima che notassi i suoi di occhi, quei occhi scuri, Rossi e lucidi.
Indietreggiai appena sentendo poi il davanzale dalla cucina dietro la mia schiena.
Il respiro venire meno e il suo respiro sul mio collo quando le sue labbra toccarono quest'ultimo.

Mi era mancato tutto ciò,
Potevo arrivare fino al paradiso ogni volta che questo ragazzo toccava ogni centimetro del mio corpo.

• POV ALEX •

Avevo trovato la prima scusa per lasciarli soli; anche se non era ciò che volevo realmente, ma ero bravo a nascondere i miei sentimenti.
Seppur l'amore verso Francesca era così palese, che preferivo la sua felicità alla mia.

Guardai Chiara uscire dalla pasticceria e rimasi seduto a in auto guardando il vuoto cercando in qualche modo di rendermi utile.
E non appena quella ragazza riccia poggiò i dolci ai sedili dietro e mettersi comoda seduta avanti le sussurrai schietto.

« Chiara.. devo dirti una cosa. »

Ebbi subito la sua attenzione. Mi sorrideva.

« Ti ricordi quando nel Mc, tu chiedesti a Francesca chi fosse il suo "fidanzato" ad Amici? »

La guardai annuire e poi smettere di sorridere, come se si aspettasse ciò che stessi per dire, infatti mi persegui lei.

« Luigi, Luigi era il suo ragazzo, il ragazzo della quale è follemente innamorata, non tu.. »

Sentì un leggero fastidio in quella frase ma rimasi in silenzio e soltanto pochi istanti dopo annuì.
La guardai sorridere appena e rivolgermi lo sguardo.

« Anche se Luigi ha provato ad amarmi, guardavo i suoi occhi ogni volta che guardava lei, e poi.. l'ho beccato parecchie volte guardare loro foto nel suo telefono, e ho trovato una polaroid nella tasca dei suoi jeans di loro due.
E ho avuto la conferma oggi, quando a scuola non smettevano di guardarsi.
Per questo stasera vi ho invitati venire a mangiare da me, non per festeggiare, ma per dirgli che sono liberi, che io sono solo una ragazza alla quale la sua migliore amica ha cercato in tutti i modi di non farla soffrire. »

La guardai per qualche istante e sorrisi appena annuendo, Chiara era più intelligente di quello che pensassi.

Allungai la mano alla sua e la strinsi appena guardandola come per chiederle "grazie".

« E ho capito pure che tu venderesti l'anima per lei. La invidio così tanto.. ha un amore che soffre per lei, e un'altro amore nascosto nel profondo del tuo cuore che quasi preferisci la sua felicità che la tua. »

Deglutì sentendo un nodo enorme alla gola e mi limitai a sorridere appena abbassando lo sguardo, e soltanto dopo pochi minuti decidemmo di lasciare la strada e tornare a casa.

Tienimi stanotte.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora