Grazie.

                                    

                                          
Strinsi tra le braccia il ranocchio di peluche tra le braccia mentre restai seduta sul divano tra mio padre e mia madre. Dopo la perdita di Mike non succedeva spesso, ecco perché quella sera ci ritrovammo sul divano a guardare insieme la finale di Amici mentre mangiavamo una pizza.
Ogni tanto guardavo gli occhi spenti e persi di mia madre, lo sguardo severo di mio padre che da settimane non era più lo stesso.
Avrei voluto prendermi tutto il loro dolore se solo mi fosse concesso.
Però ci stavamo provando, stavamo provando ad andare avanti anche se quel dolore non sarebbe scomparso mai. 
E quella sera eravamo uniti, tifando per una sola persona.. Luigi. 
Ai miei genitori piaceva un sacco, già da prima che sapessero di me e lui.
« Certo che non ne azzecca una la Celentano! »
Disse mio padre mentre difendeva spudoratamente Serena dalle brutte cose che diceva la maestra. 
Alzai le spalle guardando la tv mentre giocavo con la pizza o meglio cercai di nascondere il non voler fame.
Alzai subito il viso quando ad esibirsi per la penultima volta fu Luigi: aveva scritto qualcosa, per lui, la prima volta dopo tempo che non riusciva ad esprimersi. 
Sorrisi appena ascoltando quella barra, era così perfettamente bravo a descrivere le cose, come stava descrivendo lui in quelle poche righe.

                            
                              
                                
                                
                              
                            
                            
                          
quando smise di cantare e notai le sue dita poggiate al microfono erano intrecciate, proprio come spesso mi faceva segno quando mi diceva qualcosa di nascosto, sorrisi subito.
Poi si esibì Alex, e poi Sissi.
Albe fu eliminato già dal primo step, e anche Serena e Michele. 
Questa volta il punto lo prese Luigi, infatti andarono alla sfida Alex e Sissi. 
Dove Sissi si esibì col suo inedito Come Come e Alex con Piccola Anima.
E il punto fu per Alex, Sissi lasció Amici, ma sapevamo quanto fosse importante in quel programma.
Vi giuro che per quando potessi tifare per Luigi, una parte di me era legata anche così tanto ad Alex, e non avrei esultato nessuno dei due avesse vinto e sapevo che anche loro non lo avrebbero fatto visto il bene che si volevano.
Ci furono due sfide, tra loro due. Fino all'ultima:
Alex si esibì con il suo inedito e anche Luigi.
« Allora ragazzi, è arrivato il momento.. »
Ne Alex ne Luigi parlavano, sorridevano come due idioti e Maria indicò l'enorme muro a lad che si stava aprendo con un enorme maglia color Oro gigante pronta a girarsi e mostrate il nome del vincitore e sotto c'era un enorme coppa che aveva posato poco prima Giulia la ballerina di Amici20 che aveva vinto quell'edizione.
« Il vincitore di Amici 21 è... »
Sentì il cuore battere all'impazzata, chiusi gli occhi mettendo una mano a coprirli.
« LUIGI! »
Deglutì appena e sorrisi subito girando lo sguardo ai miei genitori che si, loro esultarono, e li vidi sorridere, cosa che non facevano da giorni.
Luigi aveva fatto sorridere il mio papà e la mia mamma. Girai lo sguardo alla foto di Mike sul muro e sussurrai nella mia mente "grazie".
••
Erano le 02:30, e non riuscivo a chiudere occhio, sospirai appena rigirandomi nel letto e la mia attenzione  cadde sul mio cellulare che iniziò a vibrare, allungai la mano al cellulare e lo portai all'orecchio.
« Pronto? » parlai a bassa voce.
« Ho fatto cio che mi hai chiesto.. grazie» 
Sorrisi subito alzando lo sguardo al cielo dove la mia finestra era aperta e sussurrai.
« Grazie a te.. »
« Mi aspetti domani? »
« Ti aspetto.. »
« Buonanotte Carina.. »
« Buonanotte.. »
Sorrisi staccando la chiamata dopo di lui e chiusi gli occhi poggiando il cellulare sul letto e riuscì a chiudere gli occhi in realtà,
Infatti mi addormentai. 
Forse semplicemente avevo bisogno di sentire la sua voce, e mentre una parte di me mi diceva che Luigi era l'unico, l'altra parte mi diceva di non affezionarmi davvero, ma era troppo tardi, perché a me quel ragazzo piaceva, e anche troppo.