Mi svegliai con un filo di luce che trapassava tra le veneziane e, diversamente da come mi era capitato altre volte, misi subito a fuoco il luogo in cui mi trovavo: a casa di Marcus.
Niente incubi. Niente brutti sogni dopo avere parlato di loro poco prima di andare a letto.
Mi voltai sicura di trovarlo di fianco a me, ma la parte destra del letto era vuota.
Lasciai andare un sospiro frustato.
Mi faceva male la testa e avevo gli occhi gonfi. Dov'era finito Marcus? La mia voglia di alzarmi e andare a cercarlo era sotto le coperte, lontana da me però.
Andai al piano di sotto facendo uno sforzo enorme, ma non c'era. Rimasi immobile in mezzo alla stanza ad aspettare chissà che cosa.
Ora mi guarderà con occhi diversi.
Il mio stomaco brontolò di fame, ma decisi di rimandare a dopo la doccia. Avevo un gran bisogno di togliermi i ricordi di dosso. Provai ad aspettare qualche minuto in più Marcus, ma non si fece vivo neanche dopo venti minuti, perciò mi accertai che la porta di casa fosse chiusa e mi fiondai in bagno.
Fu la doccia più bella della mia vita. Così pacifica, così depuratrice. Nonostante fui costretta a usare il bagnoschiuma da uomo, di Marcus, mi sentii rinata una volta che l'acqua fredda mi sciacquò via il sapone.
Sfregai forte con la spugna per cacciare via tutte le scene che avevo rivissuto la sera precedente. E quando chiusi l'acqua mi presi del tempo, ancora nella doccia, per elaborare e capire cosa avessi dovuto fare di quella giornata.
Aprii gli occhi di scatto quando sentii qualcun picchiettare alla finestra.
Rimasi ferma in doccia, ma al secondo colpo mi fiondai fuori e mi legai sotto le braccia l'asciugamano bianco. Troppo corto. Decisamente.
Fissa la finestra semiaperta e di nuovo vidi una mano avvicinarsi per cercare di aprirla. Il vetro offuscato non mi permetteva di vedere chi fosse, così mi avvicinai con l'intenzione di chiuderla del tutto, ma in quel momento si spalancò e Marcus entrò con una mossa agile ed elegante. Così elegante che mi colse di sorpresa facendomi venire un infarto e così agile che mi finì addosso, facendomi scivolare all'indietro. D'istinto appoggiai le mani a terra per evitare di pestare il fondoschiena e lo sguardo di Marcus mi fece capire che il suo stupido asciugamano non era più dove doveva essere. Di scatto mi coprii il seno destro e mi rimisi in piedi con le guance in fiamme.
"Ma che diavolo fai? Sei impazzito?" gli chiesi urlando.
"Hai chiuso la porta" disse abbassando lo sguardo sulle mie gambe nude ancora bagnate e poco coperte per colpa dell'asciugamano.
"La finestra del bagno invece è sempre aperta".
"Puoi scommetterci che la chiuderò d'ora in poi" dissi frustrata.
"D'ora in poi?" mi chiese, senza lasciar trasparire nessuna emozione.
Lo avevo perdonato, no?
Quindi ora qual era il problema a restare?
Ero sicura che non l'avesse più rifatto e, infondo, una parte di me lo aveva già capito quando tempo fa negli sportelli della cucina non c'era una sola goccia di alcol.
"Che ne dici di provarci?" riuscii a dire convinta. Non potevo negare di aver bisogno di Marcus nella mia vita.
Forse non un bisogno straziante, ma volevo migliorarmi, accettare il mio passato e stare con Marcus era un ottimo modo per farci i conti, non mi importava quanto facesse male.
"Volentieri" rispose accennando un sorriso, ma sapevo fosse molto più contento di quel che in realtà dava a vedere. Conoscendo Marcus, avevo capito quanto io e lui fossimo simili in tanti ambiti, a partire dalla non capacità di esprimere le nostre emozioni. Io le sopprimevo perché l'idea che gli altri mi vedessero come una persona insensibile, mi concedeva più tempo per capire meglio ciò che provavo prima di aprimi con qualcuno. Marcus le sopprimeva perché gli piaceva l'idea di essere irraggiungibile, gli piaceva l'idea che nessuno potesse calcolare le sue mosse e odiava far vedere quando qualcosa lo colpiva e, eventualmente, affondava.
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COME ONDE DEL MARE
Romance{COMPLETA} Accetta. Dimentica. Ricomincia. Ricominciare, ecco cosa voleva Arthemsis. Voleva dare una possibilità a se stessa di essere felice dopo un'infanzia piena di dolori. Santa Cruz è la meta perfetta: non troppo lontana casa, ma abbastanza dis...