Capitolo 4

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Giulia, quando era stata ammessa all'accademia, aveva immaginato sarebbe stato difficile, ma non pensava che sarebbe arrivata alla fine della settimana così esausta. L'ultima lezione della giornata, che era una delle tre attività extra in programma – heels – era appena terminata e lei si stava dirigendo verso l'uscita, sapendo che Chiara aveva finito circa un'ora prima, per cui avrebbe dovuto fare il viaggio di ritorno a casa da sola. Tuttavia, quando spinse il portone dell'edificio, si ritrovò Sangiovanni seduto sui gradini.

"Giovanni? Volevo dire, Sangiovanni? Non so quale preferisci" disse velocemente, mescolando le parole fra di loro, riuscendo comunque ad attirare l'attenzione del ragazzo, che si voltò verso di lei, per poi alzarsi in piedi. Trovandosi su un gradino più basso, era alla sua stessa altezza.

"Quale preferisci. Alla fine, tu conosci più Giovanni che Sangiovanni, no?" le sorrise. Quella affermazione la fece riflettere sul fatto che, probabilmente, non conosceva nessuno dei due, ma preferì non condividere quel pensiero.

"Non dovrebbero essere la stessa persona? Sei sempre tu ma ora canti" lo sfidò. Non sapeva come potesse essere cambiato negli anni, ma sperava non fosse diventato un ragazzo che aspirava solo ad avere successo. Sangiovanni si prese qualche secondo ad osservarla, prima di risponderle. Lei, dal canto suo, sperava di non aver detto nulla di sbagliato, mentre attendeva una sua risposta.

"Hai ragione, sono sempre io, quindi vanno bene entrambi. Hai finito?" cambiò velocemente discorso, facendo cenno alla porta alle sue spalle. Giulia annuì.

"Ultima lezione della settimana. Tu? Cosa stavi facendo?" gli domandò, guardandosi intorno alla ricerca di qualcuno che fosse con lui, ma sembrava solo. Magari aspettava che qualche suo amico finisse le lezioni.

"Aspettavo il mio turno per provare la cover per stasera" spiegò. Giulia a quelle parole si ricordò dell'impegno della serata.

Chiara, durante la settimana, non aveva più riaperto quel discorso, notando forse che il suo umore non fosse dei migliori. Era stata la prima settimana di lezioni, che l'avevano tenuta impegnata gran parte delle giornate, la prima lontana da casa e il pensiero che la sua migliore amica non le avesse mai voluto parlare del cugino le ronzava nella testa ogni sera quando fissava il soffitto della sua stanza, finendo per dormire poco e nulla. Tuttavia, era certa che quella sera fosse ancora determinata ad andarci, ragione per cui si stupiva di come non avesse insistito con lei.

"Giusto, è stasera" mormorò, trovandosi in imbarazzo. L'ultima volta che quel discorso era stato aperto lei aveva chiaramente mostrando di non esserne interessata, rivolgendosi piuttosto male nei confronti del ragazzo che aveva davanti a sé.

"Hai cambiato idea?" le domandò. Giulia sbattè le palpebre un paio di volte. Non aveva più ripensato a quella discussione e dallo sguardo di Sangiovanni le sembrò deciso a sfidarla. Scosse la testa, rifilando la stessa scusa che aveva usato con Chiara.

"Sono piuttosto stanca e dovrei chiamare casa stasera, è il compleanno di mio cugino" si giustificò. In fondo, non era una vera e propria bugia: la videochiamata a casa era programmata da giorni ed era così stanca che non riusciva ad immaginarsi in un posto diverso dal letto.

"Va bene, se dovessi cambiare idea..." lasciò la frase in sospeso, facendo cenno alla scuola. Quelle poche volte che, durante la settimana, aveva parlato con la cugina della serata cover, non aveva mai menzionato Giulia, ma non sapeva se fosse perché la ballerina rimarcava la sua decisione o se fosse perché Chiara non le aveva chiesto più nulla. Tuttavia, avrebbe avuto la sua conferma solo quella sera.

"Io devo andare" borbottò lei, cercando di sfuggire a quella situazione, scendendo i gradini, prima di essere fermata da lui.

"Ma vai da sola?" le chiese.

paper rings || sangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora