perdono

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< dylan mi hai tradita! cosa non capisci che dovrei lasciarti ora! > dissi.
< no ti prego amore, ti giuro che io con quella non ho fatto niente di ché, lho fatto solo perché sennò continuava a stressare me e anche te, lho fatto per noi, non mi piace quella puttana, mi sta sul cazzo, ti prego lena diglielo> disse piangendo.
< si cucciola, diciamo che non sta simpatica a nessuno, ma ora magari visto che è una scusa accettabile, possiamo pensare al fatto che diventerete genitori> disse sorridendo.
< I-io non lo so > dissi abbassando la testa.
< amore farò di tutto ti giuro, per te e per il nostro bambino> disse avvicinandosi.
< o bambina > dissi.
< si ma soprattutto bambino> disse ridendo.
< si vabbé, allora faresti di tutto eh> dissi < bene vammi a prendere l'acqua che ho sete >.
< subito > disse lui correndo.
< azzz lo schiavizzi, mi piace, deve pagare > disse lena ridendo.
< ecco amore > disse porgendomi il bicchiere < e comunque domani partiamo >.
io annuì.
< vorrei riposare un po' > dissi.
lena se ne andò e dylan si coricò accanto a me.
mise le mani sulla mia pancia e le dette un bacio.
< saremo dei genitori meravigliosj > disse baciando poi me.
< sempre se sarai fedele > dissi.
< amore ti prego possiamo dimenticare questa cosa, ti ho già detto che non lo farò mai più, te lo giuro > disse facendo il broncio.
< va bene > dissi.
mi addormentai e mi risvegliai per dolori di pancia.
< amore che hai, ti fa male la pancia? è il bambino che si muove? dobbiamo andare in ospedale? > disse agitato < cazzo cosa posso prenderti>.
< piccolo stai tranquillo ho solo un po' di mal di pancia è normale! > dissi ridendo.
< uff che colpo > disse.
< ragazzi volete festeggiare? > chiese lena entrando in stanza.
< no lena, non è in grado > disse dylan.
< ei vedi che non ho un andicap posso fare cose normali ma ovviamente con calma > dissi ridendo.
< nononono se poi si sposta il bambino? o si capovolge e non puoi partorire? > disse < non rischiamo>.
< dylan ma ti senti quando parli? > disse ridendo lena.
< tranquilla puoi andare tu, io resto qua > dissi.
lei annuì e chiuse la porta.
< sei la mia vita > disse massaggiando la mia pancia < siete la mia vita >.
io gli feci i grattini fin quando ci addormentammo.
il mattino seguente preparò le valige.
< amore dammi a me > disse.
< dylan riesco a portarla > dissi.
< non devi faticare troppo amore > disse mettendo tutto in macchina.
salutammo lena e partimmo.

who are you? ||dylanobrien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora