Serpi nell'ES

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Bene, il fatidico momento era arrivato.
La lezione dell'ES era cominciata normalmente, nessuno sapeva chi di lí a poco avrebbe varcato il grande portone della Stanza delle Necessità.
Uno scricchiolio catturó l'attenzione di Ginny. La rossa prese un bel respiro e si voltó lentamente, ripetendosi per la milionesima volta il discorso che aveva tentato di creare per l'occasione.
Non era mai stata brava con le parole, lei era piú una tipa pratica e non tanto loquace e profonda. Ma in quel momento non ci sarebbe stato bisogno di praticità, se non per sventare le risse che sarebbero potute avvenire.
Da dietro la porta spuntarono cinque ragazzi con le divise di Serpeverde che non ci misero molto per ottenere l'attenzione di tutti i presenti.
La Weasley gli fece cenno di avvicinarsi, e anche se un po' titubante il gruppetto di serpi lo fece.
"Cosa diavolo ci fanno loro qui!?" a fare quella domanda cosí aggressivamente fu Neville, che non sapeva bene con chi essere arrabbiato.
"Li ho invitati io" la voce di Ginny rieccheggió per l'intera Stanza, provocando diversi commenti poco graditi.
"Ma sei impazzita!? Adesso siamo spacciati! Questi Mangiamorte andranno sicuramente a spifferare tutto al Preside!" il moro non era mai stato tanto arrabbiato, neanche quando la rossa gli aveva rivelato che il misterioso insegnante privato era proprio Malfoy.
Draco, anche lui aveva accettato di partecipare a quell'incontro seppur di controvoglia.
In quel preciso momento la fissava come a dirle "E ora cosa intendi fare?".
"Non chiamarli cosí, hai capito!?" sibiló minacciosamente la rossa puntando la bacchetta al collo del grifone "Non osare! Tu non sai niente Neville e non ti devi permettere"
Lentamente abbassó l'arma e si allontanó dal moro che la guardava estremamente confuso, e forse anche un po' deluso.
"Loro non diranno niente a nessuno! Sono qui perché abbiamo bisogno del loro prezioso aiuto, sono molto piú esperti di noi!" aggiunse Ginny, sperando di ottenere un po' di consenso.
"E come facciamo a fidarci!?" a porre quella domanda che frullava nelle menti di tutti, fu Dean Thomas.
"Oh, ma voi non dovete fidarvi di loro se non volete" rispose la ragazza dai capelli vermigli "Voi dovete fidarvi di me! Apparte me, qui non ci sono altri Serpeverde. Quindi nessuno di voi ha idea di come sia veramente la mia, anzi la nostra, casata" continuó indicando le altre serpi che la guardavano ammirati "Per quanto i Grifondoro si vantino del loro coraggio, nessuno di voi ha mai avuto il fegato di capire come veramente fossero i Serpeverde. Beh, posso dirvi per esperienza che non siamo cosí male. Come tutti, anche noi sbagliamo, ma noi, o almeno io, lo stiamo ammettendo. Nessuno qui dentro è perfetto, e per quanto ogni casata si sforzi di pensare di essere la migliore, non ce n'è neanche una che non possiede difetti. L'unica differenza è che Grifondoro, Tassorosso e Corvonero si danno manforte contro noi serpi, che siamo costretti a sopravvivere con le nostre forze. Nessuno di voi si è mai chiesto perché è in questa casa che nascono i piú grandi cattivi, o perché generalmente siamo perennemente stronzi con tutti?" Ginny sorrise leggermente come a voler assimilare tutto ció che aveva appena detto "Voi non siete i migliori soltanto perché i vostri genitori erano dei buoni. Da un terreno fertile puó nascere un frutto marcio, cosí come da un terreno contaminato puó crescere una bellissima rosa"
Il silenzio ormai regnava sovrano da dieci minuti buoni.
La rossa stava aspettando un segnale o un qualcosa che le permettesse di capire se aveva ricevuto abbastanza consenso, o se c'era bisogno di fare un altro discorso.
Si sentiva fiera di ció che aveva detto.
In pratica aveva aperto il Vaso di Pandora, dicendo ad alta voce ció che tutti pensavano.
Perché in fondo lo sapeva che anche i grifoni piú testardi erano coscienti di non aver mai dato nemmeno mezza possibiltà alle serpi.
Nessuno si era mai sforzato di capirli, ma forse a loro andava bene cosí.
"Se anche decidessimo di farli partecipare, quale sarebbero le loro grandi doti?" domandó Neville, ottenendo il supporto del resto degli studenti.
Era inutile parlare con loro! Ginny avrebbe voluto farli ragionare, e invece quelli pensavano solo ai vantaggi che potevano ottenere.
Respiró lentamente come a voler soffocare tutta la rabbia che le era velocemente salita.
"Loro sanno padroneggiare la magia oscura molto meglio di tutti noi, e se dobbiamo prepararci per combattere una guerra non basteranno i soliti incantesimi che ci hanno insegnato durante tutti questi anni!" rispose sicura la rossa, fissando il moro davanti a lei con aria supplicante.
Stava davvero dando tutto ciò che aveva per quella causa, ma nessuno sembrava disposto a fidarsi di lei.
Il silenzio era nuovamente tornato, le serpi dietro di lei la fissavano con ammirazione dipinta negli occhi, non erano mai stati difesi con tanto ardore da nessuno.
La Weasley stava davvero per cedere, però sicuramente non avrebbe lasciato che tutto tornasse come prima.
"Se voi non volete dei Serpeverde qui, me ne andrò anche io. Sono sicura che ve la caverete quando vi scaglieranno contro un'anatema mortale" disse girandosi di spalle e dirigendosi verso l'entrata della Stanza.
"Ferma!" urló Neville, facendola voltare "E va bene, queste cinque serpi possono restare, ma se dicono in giro qualcosa.." il moro non fece in tempo a finire la frase, che un'altra voce entró in quella discussione
"Non diremo niente a nessuno" a parlare era Draco Malfoy, che fissava sicuro tutti i membri delle altre case di fronte a lui.
Il grifone fece un segno incomprensibile con la testa, per poi tornare a spiegare l'Expecto Potronus ad un gruppetto di ragazzini del terzo anno.
Sul volto di Ginny si dipinse un sorriso a trentadue denti.
Allora forse quei Grifondoro tanto cocciuti stavano diventando più modesti?
O semplicemente non se la sentivano di perdere uno degli insegnanti dell'ES e di rischiare di essere scoperti?
In entrambi i casi, adesso quei Serpeverde potevano partecipare agli incontri!
La rossa fece segno ai suoi amici di seguirla.
Voleva che decidessero un programma così da poter iniziare ad insegnare a tutti la magia oscura.
Lei e Neville avevano già spiegato qualche semplice Incantesimo, ma nulla a confronto di ciò che quelle serpi conoscevano.
Si ricordó di quando quei Mangiamorte le avevano scagliato contro la maledizione Cruciatus.
Se si concentrava riusciva ancora a sentirne il dolore e il bruciore.
Probabilmente tutti i suoi amici l'avevano già sperimentata quand'erano più piccoli.
Essere dei Serpeverde purosangue non era semplice per gli altri che non avevano una famiglia come i Weasley.
Tutti si sarebbero meritati almeno un po' di felicità, ma purtroppo non era possibile.
In ogni caso Ginny avrebbe provato a rendere quel periodo, secondo lei non ancora molto lungo, che li separava alla guerra, il migliore possibile.
Sarebbe stata l'amica che tutti desideravano, o almeno così sperava.
Da piccola le avevano affibbiato il nomignolo di Piattola, perché dicevano stesse sempre incollata ai suoi fratelli.
Scacció via quel pensiero tanto triste, in quel momento non ne aveva alcun bisogno.
Ormai era diventata una ragazza autonoma, e se avessero vinto la guerra una gran parte del merito sarebbe dovuta andare a lei.
Avrebbe dimostrato a tutti quanto valeva anche da Serpeverde.
In fondo, era sempre lei. Era solo la divisa ad essere cambiata, giusto?

Serpe per sempre ~ DrinnyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora