Mi svegliai di soprassalto in una stanza che non conoscevo, madido di sudore e senza riuscire a vedere niente per via del buio. Provai a sollevarmi, ma una fitta alla gamba me lo impedì.
Non ricordavo cos'era successo e perciò non riuscivo a spiegarmi questo dolore improvviso. Ispezionai con le dita il punto che mi bruciava di più finché non toccai qualcosa di freddo. Al minimo tocco un'altra fitta mi percorse la gamba dolorante e capii subito con che cosa avevo a che fare: un proiettile.
Improvvisamente il suono dello sparo risuonò chiaro nella mia mente come se fossi di nuovo in fuga giù per la collina, a rotta di collo. Ma in fuga da cosa?
Strinsi i denti e conficcai pollice e indice nella ferita, riuscendo a prendere il proiettile che era penetrato nel muscolo della coscia, fortunatamente sopra al ginocchio.
Subito strappai quasi mezza gamba del pantalone cercando in qualche modo di bendare al meglio la ferita, pregando che non si infettasse.
C'era stata un'ispezione durante l'ultima riunione della ribellione di cui io e il mio migliore amico facevamo fieramente parte, ma forse si sarebbe potuto evitare di arrivare alle armi se noi, oltre che far parte di questo gruppo, non avessimo accettato di unirci alle schiere nemiche per ottenere importanti informazioni.
Mi ritornò in mente tutto troppo in fretta e, spaventato, cercai con gli occhi il mio compagno, ma con quel buio non riuscivo a vedere nemmeno le mie mani.
Iniziai a sussurrare il suo nome sperando di non essere solo, ma al contempo di esserlo. Sentii arrivare una mugolio stanco non molto lontano da me e capii che si era risvegliato solo in quel momento.
"Che vuoi?" Mi rispose con la voce ancora impastata dal sonno. Non feci in tempo ad aprire la bocca per rispondere che si alzò a sedere, allarmato.
"Sebastian cosa..." Iniziò lui mentre si guardava intorno spaesato.Un lampo di consapevolezza gli attraversò gli occhi e prima di concludere la frase sbuffò sonoramente. "Bene! Anzi benissimo direi! Avevo proprio voglia di morire ultimamente." Non sapevo cosa rispondergli perciò scelsi di non dire nulla. Lo sentii sospirare e poi avvertii il suo braccio sopra le mie spalle.
Rimanemmo così a stringerci l'un l'altro senza sapere cosa fare o cosa dire finché non sentimmo dei passi avvicinarsi alla porta che con un rumore cigolante si aprì, facendo entrare un po' della luce fioca che sembrava provenire dalle lampade nel corridoio.
Sulla soglia comparve una donna che sembrava non avere molti più anni di me e anche se ce li avesse avuti non li avrebbe dimostrati. Il viso era incorniciato da alcune ciocche dei suoi lunghi capelli mossi che erano di un nero così lucente da confondersi quasi con il giacchetto di pelle che le fasciava il corpo minuto, valorizzando ogni sua forma. Con il tacco dello stivale sembrava battere i secondi mentre ci studiavamo a vicenda. Era di una bellezza letale, ingannevole, ma al mio occhio attento non sfuggì la pistola appesa alla vita.
Non era la prima volta che la vedevo, ma non le avevo mai rivolto la parola: era una dei piani alti. Era seguita da quattro uomini che non solo erano armati, ma erano anche di grossa corporatura.
Thomas, che sembrava essersi scordato della mia ferita, mi prese per il polso e mi trascinò in piedi, con una conseguente gomitata nelle costole da parte mia, mentre cercavo di non gridare.
La donna ci squadrò, il leggero sorrisetto accentuato dal rossetto rosso e infine si pronunciò. "Mmh che spreco, due ragazzi giovani come voi, una grande perdita davvero, ma cosa vi è venuto in mente? Fare le spie per quella feccia della ribellione, davvero ragazzi mi vergogno di voi, eravate le nostre più promettenti reclute". Si fermò fingendo un broncio da bambina. Mentre parlava si era inclinata verso di noi e il movimento aveva fatto scendere la cerniera del giacchetto, scoprendo una scollatura vertiginosa.
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Storie Random
RandomUna raccolta di Storie Random. - Vivrò per te: drammatico, azione - L'evoluzione di un sorriso: romantico, storico - Balla con me: romantico, adolescenziale - Fragile bambola dai capelli biondi: drammatico, paranormale - Un papà di carta: storico ...