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Subito Minho portò una mano alla fronte di Jisung e l'altra alla sua per confrontare le temperature. Non sentendo nessuna differenza lo guardò ancora più spaventato, non riuscendo a dare una ragione a tutto quel rossore. Jisung si morse le labbra lasciandolo fare, deciso a non dirgli la vera ragione, ma vedendolo così preoccupato sospirò appena, arreso. Gli prese la mano e intreccio le dita alle sue dopo avergliela fatta allontanare dalla propria fronte. Fece un respiro profondo e poi sussurrò.

«Ricordi quando volevo essere più provocante per Junho? Ecco..»

«Certo che me lo ricordo!»

«Era in questo divano. Mi sono solo ricordato quel giorno..» disse Jisung e si morse le labbra.

«Vero, era proprio qui. Me lo ricordo benissimo. Eri bellissimo e soprattutto...» Minho lo guardò sorridendo e poi avvicinò le proprie labbra all'orecchio del ragazzo: «...molto provocante.»  sussurrò sorridendo e si allontanò appena per poter guardare l'espressione sorpresa e imbarazzata di Jisung.

«Stavo impazzendo per colpa tua.» ammise Minho e ridacchiò.

«Mia? Perché?» Jisung sorrise divertito e innocente.

«Perché credevo che fossi fidanzato e dovevo trattenermi. Ma avevo una grande voglia di baciarti e...»

«MINHO!» urlò cercando di divincolarsi dalla sua presa.

«Jisung, dimmi.» sussurrò mentre aumentò la presa sul suo corpo per non farlo scappare.

«Mi imbarazzi..»

«Lo so, ma ormai sei il mio ragazzo, non dovresti.»

«Sì, però non sono abituato a certe situazioni, non so come comportarmi. Lo sai che non mi sento abbastan-»

Minho lo zittì con un bacio sulle labbra e lo guardò sorridendo per poi scuotere la testa più volte: «Non dire che non sei abbastanza bello, perché mi incazzo. Ti ho detto che sei bellissimo e se ancora non lo hai capito, significa che non sto facendo un buon lavoro..»

«Lavoro?»

«Nel senso che voglio farti capire quanto sei perfetto, quanto sei meraviglioso, voglio farti essere più confidente, più a tuo agio con me. Voglio dimostrarti che con me puoi essere quello che sei, quello che vuoi.»

«E se non ti piacesse il vero me?»

«Impossibile, ho visto quasi tutto quello che ti riguarda e mi piace tutto.» Minho si mise seduto bene sul divano e guardò il ragazzo ancora steso. Prese la sua mano e lo tirò piano su, in modo da farlo sedere al proprio fianco: «Vieni qui.»

Jisung lo lasciò fare e rimase a guardarlo non sapendo che cosa dire. Voleva davvero potersi lasciar andare con Minho, ma aveva paura di non essere all'altezza, dopo tutto Minho aveva avuto molta esperienza, mentre lui, praticamente nessuna. 

«Se ti fa stare meglio, meno a disagio, eviterò di fare certi commenti, abbiamo detto di non correre troppo, quindi se certe cose ti sembrano eccessive dimmelo. Il mio era solo un complimento, non volevo darti un'idea sbagliata. Non voglio farti nessuna pressione, sto con te per altri motivi, non perché voglio qualcosa in cambio, lo sai vero?»

In vino ↝ veritasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora