Le lezioni dell'Esercito di Silente scorrevano tranquille, anche se i vari componenti dovevano prestare molta attenzione a non essere scoperti da nessuno fuori dal dormitorio in piena notte.
Draco si era rivelato un ottimo insegnante. E anche se Neville nutriva ancora dei forti dubbi su di lui, tentava di non litigarci sempre.
Dal canto suo, Ginny aveva notato che quei mesi erano letteralmente volati.
E in quel momento si trovava sdraiata sul suo scomodo letto, a riflettere se quello che avesse fatto fosse stato un errore.
Non aveva avuto il coraggio di uscire quella mattina, e aveva preferito saltare le lezioni e il pranzo piuttosto che incontrarlo.
Aveva combinato proprio un bel casino.
Si maledí mentalmente per essere cosí stupida, in sua presenza non lasciava mai al cervello il tempo di ragionare.
Era come se si buttasse in un mare in tempesta e sperasse di non annegare.
Ma quella volta non era andata bene come le altre.Flashback
Era la sera del 24 dicembre.
Quell'anno la neve non era caduta, e Hogwarts non era come al solito coperta da quel manto bianco.
Ginny adorava l'inverno.
Molti suoi compagni avrebbero preferito l'estate, e in effetti anche quella le piaceva molto.
Ma l'inverno aveva un qualcosa di speciale, che nelle altre stagioni mancava.
I fiocchi di neve che cadevano e lentamente ricoprivano tutto il paesaggio di un bianco mantello, la facevano sentire bene.
Era come se osservando quel fenomeno si accorgesse di quanto lei fosse impotente di fronte alla forza della natura. Era strano da pensare, ma in fondo le piaceva non sentirsi responsabile proprio di tutto.
Adorava il fatto che non ogni cosa potesse essere controllata dalla magia.
Probabilmente era facendo quei pensieri che aveva perso la cognizione del tempo, camminando nel giardino di Hogwarts.
Ormai si era fatto tardi, e se l'avessero beccata fuori a quell'ora, sicuramente sarebbero stati guai seri.
Cosí corse verso l'interno del castello, fino alla sua Sala Comune.
Molti ragazzini erano tornati alle proprie case per Natale, ma lei si era rifiutata. Aveva le lezioni dall'ES, e non poteva abbandonare Neville con Draco.
Dentro la Sala non c'era nessuno.
Aveva pensato subito che fosse meglio cosí, almeno si sarebbe potuta riscaldare un po' vicino al fuoco del caminetto. Perché la sua camera, oltre ad essere piccola, era anche parecchio fredda.
Si era distesa su uno dei divanetti vicino al fuoco e si era accoccolata lí.
Le piaceva la sensazione di calore che si prova dopo essere stati fuori al freddo.
Se a molte persone quegli sbalzi di temperatura avrebbero fatto ammalare, a lei tranquillizzavano parecchio.
Si era addormentata lí, di fronte a quel caldo caminetto, e si era risvegliata verso le due di notte.
Aveva saltato la cena, e adesso il suo stomaco reclamava del cibo. Ma non poteva uscire a quell'ora, l'avrebbero sicuramente beccata.
Salí le scale verso la sua camera, e cercó la chiave per entrare.
Niente, la chiave era sparita.
Dove cavolo era finita?
Prese a cercare la sua bacchetta, anche quella era scomparsa.
Ok, adesso la situazione si stava facendo strana.
Poi si ricordó: aveva appoggiato la chiave della sua stanza, la bacchetta e un libro che stava leggendo, vicino ad un albero sotto cui si era seduta quel pomeriggio.
Voleva rilassarsi e aveva preferito farlo all'aria aperta, ma chiaramente si era dimenticata di riprendere le sue cose.
In una situazione normale avrebbe sfondato la porta con un calcio. Peró in quel caso avrebbe svegliato tutti e si sarebbe beccata una bella sgridata da parte di molti insegnanti.
Cosí decise di chiedere aiuto a qualcuno.
Avrebbe preferito andare da Pansy e Daphne, ma sapeva già che l'avrebbero cacciata via.
Involontariamente si ritrovó nel lato dei dormitori maschili. Non si era neanche accorta che le sue gambe l'avessero portata fino a lí.
Purtroppo aveva già capito dove sarebbe andata a parare, quindi si diresse immediatamente di fronte alla porta della sua camera.
Con un leggero colpo della mano bussó.
Sentí dall'altra parte della porta dei mugolii, che probabilmente indicavano che il ragazzo stava dormendo profondamente.
Peró dopo poco vide spuntare dietro la porta un Draco Malfoy piú assonnato del solito.
"Ginevra? Cosa ci fai qui?" chiese quello, stropicciandosi con la mano destra gli occhi.
Ginny sentí un brivido percorrerle la schiena, il solo udire il suo nome per intero pronunciato dal biondo le faceva quell'effetto.
"Ho dimenticato la chiave della mia stanza e la bacchetta nel giardino" spiegó la rossa a bassa voce per non svegliare gli altri.
"E perché sei qui?" chiese il ragazzo non capendo.
"Non è che potresti aprire la porta della mia camera con la tua bacchetta?" domandó Ginny, sperando che il Serpeverde l'aiutasse.
"Lo farei, ma Piton me l'ha sequestrata" disse Draco sbadigliando.
"E come mai?"
La ragazza era piú confusa che mai.
Perché Piton avrebbe dovuto confiscare la bacchetta al biondo?
"Vieni, entra" disse quello, facendosi da parte.
Il Serpeverde dormiva in una stanza singola, che era almeno tre volte la sua.
Draco chiuse la porta e si sedette assonnato sul letto a baldacchino.
"Credo che Piton sospetti dell'ES. E quindi non vuole che mi cacci nei guai" spiegó rapidamente il ragazzo, per poi sdraiarsi sul suo letto.
Ginny rimase lí, non sapendo bene cosa fare.
"Se vuoi puoi dormire qui per stanotte" disse il Serpeverde, alzando leggermente il capo per vedere l'espressione della ragazza.
Che, come aveva immaginato, divenne completamente rossa.
"I-io posso anche andare a dormire in Sala Comune" tentó di dire lei, anche se quell'idea non le piaceva poi cosí tanto.
"Non dire stupidaggini. Puoi rimanere qui" disse nuovamente il ragazzo, che nel profondo sperava in una risposta affermativa da parte della rossa.
"O-ok" si limitó a rispondere quella, piú imbarazzata che mai.
"In quell'armadio ci sono delle mie maglie, se vuoi ne puoi indossare una come pigiama" disse Draco, indicando un armadio sulla destra.
Ginny si avvicinó a quello, e ne estrasse una maglia verde.
Si diresse verso il bagno e si cambió.
Quella maglia era cosí lunga da arrivarle piú o meno a metà coscia.
La rossa avrebbe preferito avere anche un paio di pantaloncini, ma si rendeva conto che le sarebbero sicuramente stati troppo grandi.
Ginny uscì dal bagno e si sedette sul letto.
Dopo un primo momento di esitazione, si sdraió accanto al ragazzo.
La Weasley si sentiva estremamente in imbarazzo, non aveva mai condiviso il letto con qualcuno del sesso opposto, tranne che con i suoi fratelli.
Draco, che invece sembrava perfettamente a suo agio, cinse con un braccio la vita di Ginny. E con l'altra mano cominció a giocare con i suoi capelli rossi.
Sotto il suo tocco, l'intero corpo della ragazza si rilassó. E in poco tempo si addormentarono entrambi.Fine Flashback
Aveva dormito con Draco Malfoy.
Come diavolo le era venuto in mente!?
Ma la cosa peggiore era che non era stato nemmeno tanto male!
Stava sicuramente impazzendo!
Se i suoi genitori o i suoi fratelli l'avessero scoperto, sarebbe scoppiato un putiferio!
No!
Loro non l'avrebbero saputo!
Non ancora, per lo meno.
Si sentiva tremendamente in colpa.
Inoltre quella sera avrebbe avuto la lezione privata con Neville e con quel dannato Serpeverde!
Voleva morire!
Sicuramente avrebbero passato la lezione a lanciarsi sguardi fugaci, e il grifone se ne sarebbe accorto.
Quanto avrebbe voluto poterne parlare con qualcuno!
Ginny si alzó dal letto, e prese in mano un quaderno che aveva appoggiato sulla sua piccola scrivania.
Doveva pur sfogarsi, giusto?
Cosí cominció a scrivere.Caro Diario...
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Serpe per sempre ~ Drinny
FanfictionE se Ginny Weasley, la figlia piú piccola di Molly e Arthur Weasley, non fosse una Grifondoro? E se la sua vera casata fosse proprio quella che detesta di piú? E se questo cambio di casa la portasse ad avvicinarsi al re delle serpi? Dal cap.21 Quell...