Ritorno alla normalità

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Una volta terminata la giornata scolastica, i ragazzi sciamarono verso l'uscita chiacchierando allegramente tra loro.
Adrien fu il primo a separarsi dal gruppo, ricordando appena in tempo di dover recapitare un messaggio a Lila da parte del padre. Dopo essersi allontanato dagli amici, raggiunse dunque la ragazza con un sorriso gentile, ma in parte dispiaciuto per la notizia che doveva comunicare.
« Lila, c'è una cosa che devo dirti » esordì, una volta che la ragazza gli fu davanti con un sorriso ignaro sul volto « Mio padre mi ha chiesto di farti sapere che non ha più intenzione di inserire la tua giacca nella prossima collezione... Sembra che abbia lavorato fin troppo in questi mesi, perciò ha dovuto scartare alcuni modelli e scegliere quali produrre. Mi dispiace »
La castana si ritrovò comprensibilmente interdetta dopo quelle parole, ma nonostante il fastidio provato inizialmente sapeva bene di non potersi comportare in modo sgarbato davanti al ragazzo, perciò si stampò un sorriso più triste sul volto e giunse le mani al petto con lo sguardo basso « Non preoccuparti, Adrien, lo capisco. Tuo padre è un uomo impegnato e molto creativo, avrei dovuto immaginare che sarebbe finita così... »
Prima che il ragazzo potesse aggiungere altro, un clacson attirò la sua attenzione. L'autista di Adrien aveva già parcheggiato la macchina davanti all'edificio, perciò a quel punto il giovane modello iniziò ad allontanarsi, non prima di essersi congedato con la compagna « Magari la prossima volta. Buona giornata, Lila »
Prima di salire in macchina, salutò anche gli amici – che nel frattempo si erano sistemati poco lontano, curiosi di osservare la scena che sarebbe seguita di lì a poco – e Marinette in particolare, ricordandole il loro appuntamento. La piega che aveva preso quell'evento li rese tutti e tre particolarmente soddisfatti.

Quando il biondo se ne fu andato, Alya e Nino presero immediatamente da parte la loro compagna dai capelli corvini per ricevere delle spiegazioni più approfondite sulla questione nata il giorno precedente e proseguita anche in classe.
Dopo essersi posizionati ai piedi della scalinata bianca all'entrata dell'edificio, Alya decise di far vedere le sue riprese amatoriali dello scontro tra Madame Mode e Chat Noir sia al fidanzato che alla migliore amica, consentendo così a quest'ultima di comprendere come erano andate davvero le cose.
Vedere lo sguardo smarrito del biondo dopo la sua rivelazione non fu sicuramente piacevole. Era stata crudele a colpire l'eroe proprio nel suo punto debole, ma lo aveva fatto solo perché sapeva perfettamente che Ladybug era la persona a cui teneva di più.
« Mi dispiace davvero tanto per Chat Noir... » mormorò la corvina alla fine, mentre Alya metteva via il cellulare. La castana sembrava aver creduto alle spiegazioni della sua migliore amica, così come Nino, perciò non insistette per avere nuove informazioni sull'eroina di Parigi, ma più per chiudere definitivamente la questione e poter così raccontare la vicenda sul Lady Blog.
« Non metterò questo video sul blog, non preoccuparti... Al massimo qualche scatto innocuo! » la rassicurò, prima di protendersi maggiormente verso di lei ed abbassare la voce « Piuttosto, è vera la storia che ci hai raccontato o hai solo approfittato della situazione per sviare i sospetti? »
Lo sguardo indagatore della sua migliore amica, nonostante il mezzo sorriso che aveva sul volto e che metteva in chiaro il fatto che stesse ironizzando sull'accaduto, suscitò in Marinette una certa apprensione, cosa che la portò a replicare con più in fretta del solito « Ma certo che è vera! »
La sua reazione fece nascere immediatamente due sorrisi divertiti sui volti dei ragazzi. La realtà era che Nino ed Alya si fidavano completamente di lei, perciò non avevano messo in dubbio le parole dette dalla loro amica in precedenza neanche per un momento.
In compenso, dovettero ammettere che era stato un bene non essersi traditi con lei sulle loro identità segrete, ed anche che i Miraculous non avrebbero dovuto trovarsi a casa di Marinette. Essendo la corvina un'amica dell'eroina a pois, conclusero che le erano stati lasciati perché li custodisse al posto di Ladybug. Tutte cose che naturalmente non potevano uscire dalla loro bocca.
« Però lasciatelo dire, Marinette... Come Madame Mode avresti davvero fatto un figurone con Gabriel Agreste e Audrey Bourgeois! » aggiunse la castana alla fine, dandole una pacca scherzosa sul braccio.
La battuta fece ridacchiare l'amica, che portò una mano alla nuca in segno di imbarazzo, ma si bloccò quasi immediatamente, accorgendosi di avere pochissimo tempo per passare da casa e prepararsi per uscire con Adrien « Sono in ritardo! Non posso fare tardi! » esclamò, scattando in piedi con i pugni stretti per il nervosismo.
« Hai tempo per tornare a casa, stai tranquilla » Alya si alzò subito dopo di lei, mettendole una mano sulla spalla per tranquillizzare l'amica, ma rivolgendosi subito dopo a Nino « Sembra che Adrien abbia finalmente aperto gli occhi, quasi non ci speravo più! Non ti ha confidato proprio niente, Nino? »
« Cosa? Io non ne so nulla, perché lo chiedi a me...? » protestò il ragazzo di rimando, sinceramente punto sul vivo.
« Sei o non sei il suo migliore amico? » replicò l'altra, portando le mani ai fianchi, nemmeno stesse dicendo qualcosa di assolutamente ovvio.
« Certo che lo sono! »
« Come ho fatto a non pensarci! » esclamò Marinette all'improvviso, afferrando Nino per le spalle con un largo sorriso sul volto « Nino, tu sei il suo migliore amico! Devi aiutarmi, che cosa devo fare? Se scoprisse che in realtà non gli piaccio e durante il nostro appuntamento si annoiasse? Se dopo oggi non volesse più avere a che fare con me? »
Il ragazzo si ritrovò immediatamente scosso da capo a piedi dalla compagna, ma alla fine le fece abbassare le braccia e le rivolse un sorriso gentile « Non potrebbe mai andare così male, amica! Adrien è pazzo di te, non hai visto come ti guardava oggi? »
« Nino ha ragione, Marinette. Voi due siete perfetti, e ora smettila di farti problemi che non esistono e corri a casa a sistemarti! » Alya a quel punto spinse l'amica con delicatezza ma fermezza verso la strada, incitandola ad avviarsi e concludendo il tutto con un occhiolino « Ricorda che attendo i dettagli, questa sera stessa. Niente scuse, ti chiamo io. Divertiti! »

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