L'Esercito di Silente

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Ginny era alla ricerca di Neville da almeno mezz'ora.
Dove diavolo si era cacciato quel grifone!?
Aveva riflettuto molto su quello che le era accaduto.
E dopo aver deciso di non dire nulla ai suoi genitori per non farli preoccupare, aveva preso una seconda decisione.
Lei e Neville dovevano ricominciare le lezione dell'Esercito di Silente.
Era arrivata a questa conclusione dopo aver visto un altro ragazzino venir schiantato da Alecto.
Non le sembrava corretto lasciarli in balia di quei Mangiamorte!
Dovevano assolutamente insegnargli il maggior numero di Incantesimi utili per difendersi e per contrattaccare.
Era un'idea folle, e la rossa lo sapeva bene. Ma dovevano correre il rischio.
Ginny, come del resto tutti i ragazzi piú grandi, sapeva che ci sarebbe stata una guerra di lí a poco. E toccava a loro istruire gli studenti piú piccoli.
Senza Harry sarebbe stato parecchio difficile, ma la ragazza sapeva molto di piú di quel mostrava sulla magia.
Inoltre aveva al suo fianco un Mangiamorte, o almeno cosí sperava.
Aveva intenzione di chiedere a Draco di essere un insegnante dell'ES, ma prima doveva trovare Neville.
Corse verso la biblioteca.
Avrebbe giurato che il suo amico si trovasse nella serra, ma a quanto pareva aveva preferito coltivare la sua passione per l'erbologia leggendo qualche libro.
Infatti la rossa lo trovó seduto ad un tavolo, intento a terminare la pagina di un qualche libro sulle piante.
"Neville" si annunció, avvicinandosi al moro, il quale alzó immediatamente la testa sorridendole e facendole segno di sedersi.
"Ti devo parlare" continuó la ragazza, abbassando notevolmente il tono della voce.
"Certo, dimmi pure" rispose Neville, chiudendo il suo manuale e sedendosi meglio.
"Non qui" disse quella, prendendo il ragazzo per un braccio e trascinandolo verso le scale.
Dopo aver percorso alcune rampe, si ritrovarono di fronte ad un enorme portone che era appena comparso.
Ginny tiró dentro la Stanza delle Necessità il suo amico, e si sedette su un divanetto che era appena comparso.
"Sto iniziando a preoccuparmi, Ginny" disse il ragazzo un po' sconcertato.
"Tranquillo, ti volevo solo fare una proposta" rispose la rossa, fissando intensamente il moro, facendolo preoccupare ancora di piú.
Neville le fece segno di proseguire.
"Vorrei che rifondassimo insieme l'ES" disse Ginny tutto d'un fiato, sperando che il grifone avesse capito ció che aveva appena detto.
Per alcuni secondi regnó il silenzio, il ragazzo stava immobile a contemplare chissà cosa.
La rossa iniziava a temere che rifiutasse la sua proposta.
"Ci sto" disse infine Neville.
Ginny parve rinvenire dai suoi pensieri e quando sentí le parole dell'amico, sorrise istintivamente.
"Avremo anche un insegnante speciale!" la rossa si lasció sfuggire quelle parole di bocca.
Dannazione a lei e alla sua lingua lunga!
"E chi sarebbe?" chiese curioso il grifone.
"Oh, beh ecco...Lo scoprirai. Peró credo che lui non voglia farsi vedere dagli altri componenti dell'ES. Quindi potrebbe...farci delle lezioni private! Cosí poi saremo noi a insegnare gli incantesimi agli altri ragazzi!" rispose raggiante Ginny, che sembrava aver trovato una soluzione a tutti i suoi problemi.
Improvvisamente si ricordó del fatto che a Draco non aveva ancora chiesto niente.
Salutó velocemente il moro, e corse fuori dalla Stanza delle Necessità.
Doveva trovare in fretta quel Serpeverde.

Aveva corso per tutto il castello, ma di lui non c'era traccia.
Doveva assolutamente parlargli, Neville le aveva appena comunicato che la prima lezione "privata" si sarebbe tenuta quella sera.
E se non avesse accettato?
No!
Lui avrebbe sicuramente detto di sí.
Anche perché in fondo loro erano....
A tal proposito, cos'erano?
Sicuramente non una coppia.
Quindi la loro non era una relazione vera e propria?
Sí, si erano baciati. Ma non avevano neanche pensato di ufficializzare la cosa.
Quello non era sicuramente il periodo giusto per una cosa del genere. Ci avrebbero pensato meglio quando sarebbe finito tutto.
Stava svoltando l'angolo quando lo vide.
Lui era lí, in tutto il suo splendore, a parlare con Pansy di chissà cosa.
Ginny non poteva avvicinarsi cosí a Draco, la sua amica avrebbe scoperto che lei sapeva del loro "piano" di tenerla a debita distanza.
Avrebbe dovuto aspettare.
Ma ormai l'ora di cena si stava avvicinando.
No! Doveva agire subito!
Si avvicinó silenziosamente alle due serpi, che erano voltate di spalle.
"Malfoy" disse con tono autoritario, e anche un po' scocciato "Il professor Piton vuole vederti".
Ormai era diventata troppo brava a mentire.
"Sí, certo" si limitó a rispondere il biondo, salutando con un cenno del capo Pansy e dirigendosi verso Ginny.
La rossa gli fece strada fino alla Stanza delle Necessità.
E solo quando fu dentro si accorse di non essersi preparata uno straccio di discorso.
Cercó di riflettere il piú velocemente possibile, ma ogni suo pensiero fu interrotto dalla voce del Serpeverde vicino a lei
"Come mai mi hai portato qui?" chiese sedendosi su una poltrona.
"Devo parlarti" la rossa prese un bel respiro "Mi serve il tuo aiuto".
Per fare quell'affermazione aveva dovuto mettere da parte tutto il suo orgoglio, in fondo era per una causa superiore!
Adesso Draco si era girato completamente verso Ginny, rivolgendole tutta la sua attenzione.
"Io e Neville abbiamo deciso di riformare l'ES. E abbiamo bisogno di una persona che ci insegni in privato ad usare degli incantesimi piú potenti, cosí che noi potremo insegnarli agli altri" la ragazza disse tutto cosí velocemente, che ebbe paura che il biondo non l'avesse capita.
"È una pazzia! Se vi dovessero scoprire, vi uccideranno!" disse lui, alzandosi di scatto dalla poltrona su cui era seduto.
"Appunto, se ci dovessero scoprire" controbattè Ginny, sfidando il ragazzo con lo sguardo.
La rossa era tremendamente determinata e cocciuta, e questo Draco lo sapeva bene.
"E perché hai pensato proprio a me? Scommetto che il tuo amichetto di Grifondoro non vorrà neanche vedermi dopo quello che ho fatto" sbottó il Serpeverde, abbassando lo sguardo.
Ginny glielo rialzó delicatamente, incatenando i loro occhi.
"A Neville ci penso io, ma ti prego vieni questa sera nella Stanza delle Necessità, ci serve il tuo aiuto!" lo imploró la ragazza, cercando di fare e gli occhi da cucciola.
Draco ridacchiò nel vedere quell'espressione sul volto della rossa. Ma sapeva che per quanto sciocca potesse essere, non sarebbe riuscito a dire di no a quegli occhi.
"E va bene" disse infine il biondo.
"Grazie!" urló Ginny, saltando addosso al ragazzo e abbracciandolo cosí forte da farlo soffocare.
"Cosí mi ucciderai Ginevra" disse quello, ricambiando l'abbraccio della ragazza.
"Scusa" rispose quella imbarazzata, staccandosi dal biondo e abbassando lo sguardo, facendo diventare le sue guance di un rosso intenso.
Adesso fu Draco a rialzarglielo e ad appoggiare delicatamente le sue labbra su quelle della ragazza.
Era incredibile come quei due riuscissero a completarsi.
Erano due mondi paralleli, che peró finivano sempre con l'incrociarsi.

Serpe per sempre ~ DrinnyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora