La collana maledetta

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Dicembre arrivó velocemente, con i suoi venti freddi e qualche rara nevicata.
Ginny aveva fatto i provini per entrare nella squadra di Quiddicht, e con sua grande felicità aveva ottenuto il ruolo di cacciatrice.
Intanto Draco continuava la riparazione dell'armadio svanitore, senza grandi risultati.
Il biondo era sempre piú magro e stanco, e delle profonde occhiaie gli solcavano il viso.
Era disperato: quel maledetto armadio era impossibile da aggiustare.
Cosí, poco prima di una gita a Hogsmeade, aveva preso Ginny in disparte
"Ginevra, mi serve il tuo aiuto" aveva un tono di voce ansioso.
"Certo, di cosa si tratta?" lei ci teneva a dare una mano a Draco, aveva capito quanto fosse preoccupato e se in qualche modo poteva aiutarlo lo avrebbe fatto volentieri.
"Mentre sei a Hogsmeade, dovresti consegnare questo ad un ragazzo o a una ragazza di cui ti fidi, dicendogli di darlo a Silente"
"Draco, ma il piano? Non avevamo detto che doveva essere Piton ad uccidere il Preside?"
La rossa risuciva a leggere negli occhi del biondo la paura di non farcela. Era veramente disperato.
"Ok, lo faró" disse infine Ginny, sorridendo al ragazzo.
Draco tiró un sospiro di sollievo, e sorrise alla rossa.
Ginny rimase incantata da quel sorriso cosí bello e spontaneo, non glielo aveva mai visto sul volto. E si sentí fortunata ad averlo ricevuto.

Il freddo di dicembre costrinse la rossa a mettersi addirittura i guanti.
La sciarpa verde e argento, che teneva intorno al collo, svolazzava a causa del venticello invernale.
Arrivata ai Tre Manici di Scopa, si sedette a un tavolo e ordinó una Burrobirra.
Notó che a un tavolo poco distante dal suo, erano seduti Ron, Harry e Hermione. Non sapeva se andarli a salutare, in fondo Hermione era una sua cara amica.
Peró non aveva nessuna voglia di stare con suo fratello e Harry.
Appena arrivó la sua ordinazione, vide un uomo avvicinarsi al suo tavolo. Non lo riconobbe subito, ma quando quell'individuo si sedette di fronte a lei, capí chi era.
Il Professor Lumacorno, il nuovo insegnante di Pozioni.
"Buongiorno professore" disse Ginny gentilmente.
"Buongiorno a lei, signorina Weasley. Cosa la porta ai Tre Manici di Scopa?"
"Oh, avevo solamente voglia di una buona Burrobirra" rispose lei.
"Ah sí, anche io alla sua età adoravo quella bevanda. Comunque sono venuto qui per invitarla alla mia piccola festa di Natale, si terrà come al solito nel mio ufficio e se vuole può venire con un accompagnatore!" disse Lumacorno tutto allegro.
"Verró molto volentieri, professore!" rispose Ginny sorridendo.
Stranamente quell'anno la rossa era molto migliorata in Pozioni.
L'anno prima era capace solo di far esplodere i calderoni. Invece adesso era addirittura entrata nel Lumaclub.
Era cosí che si chiamava il club formato dagli alunni prediletti da Lumacorno. E Ginny si sentiva molto onorata di farne parte.
Il professore si alzó lentamente dalla sedia di fronte alla sua, e andó al tavolo di suo fratello, probabilmente per invitare Harry e Hermione alla festa.
Proprio in quel momento, Ginny notó Katie Bell dirigersi verso il bagno.
Era la sua occasione!
Si fidava di Katie, dato che erano abbastanza amiche.
Entró nel bagno e appena vide l'amica, andó verso di lei
"Katie! Come stai?" chiese cordialmente.
"Oh, Ginny! Tutto bene, tu?"
"Bene, grazie. Ti dovrei chiedere un favore: puoi consegnare questo pacchetto a Gazza, dicendogli di darlo a Silente?" chiese la rossa con tono gentile.
"Ma certo, ma come mai non puoi farlo tu?"
"Oh bhe, io adesso ho un appuntamento e non ho proprio il tempo" mentí Ginny, ormai stava diventando davvero brava a raccontare bugie.
"Va bene! Allora buon appuntamento!" fece per uscire dal bagno, e proprio in quel momento la rossa estrasse la bacchetta e disse
"Oblivion" facendo scordare a Katie di essere stata lei a darle il pacchetto.
La ragazza si voltó di scatto.
"Oh, ciao Ginny! Come stai?" chiese quella cordiale.
"Tutto bene, grazie." rispose la rossa nervosa.
"Cos'è questo?" fece per aprire il pacchetto
"NO, FERMA!" urló Ginny.
"Come mai?" chiese l'altra curiosa.
"Perché la persona che te l'ha dato ti ha detto di portarlo a Gazza, dicendogli di darlo a Silente. Ha detto anche di non toccarlo assolutamente." disse la rossa sempre piú preoccupata.
"Oh e sai per caso chi è che me l'ha dato? Ho un vuoto di memoria, perdonami"
"In realtà non lo so. Ero in bagno quando ho sentito qualcuno parlarti e quando sono uscita avevi quello in mano" disse indicando il pacchetto.
"Oh beh, sicuramente mi tornerà in mente. Grazie Ginny, ci vediamo!" disse Katie uscendo dal bagno e dirigendosi verso l'uscita con un'altra amica.
Anche la rossa uscí velocemente dai Tre Manici di Scopa, e si diresse in tutta fretta verso il Castello, prendendo una strada secondaria.
Aveva paura che la ricollegassero a quel pacchetto.

Arrivata al Castello, andó subito nella sua Sala Comune.
Ad aspettarla lí c'era un Draco Malfoy parecchio scosso.
"Ehy, che succede?" chiese Ginny apprensiva.
"Il pacchetto....a chi l'hai dato?" la rossa riusciva a leggere nei suoi occhi di ghiaccio un mix di ansia e paura.
"A Katie Bell. Come mai me lo chiedi?"
"È in infermeria" si limitó a rispondere lui.
"COSA!? Le avevo detto di dare il pacchetto a Gazza, dicendogli di consegnarlo a Silente!" Ginny era visibilmente scossa, soprattutto perché si sentiva responsabile per ció che era accaduto a Katie.
"Bhe la tua amichetta ha voluto controllare cosa c'era all'interno del pacco!" Draco iniziava ad arrabbiarsi, si era alzato improvvisamente dalla poltrona e adesso camminava avanti e indietro per la Sala Comune.
"Le avevo detto di non toccarlo!" anche la rossa cominciava a perdere la pazienza, ma poi si accorse che in quel preciso momento Katie era in infermeria "Come sta adesso?" chiese lei ansiosa.
"Non è morta per un soffio. Credo che si stia riprendendo" disse il biondo serpeverde, riacquistando un po' della calma che aveva perso precedentemente.
"Grazie al cielo" Ginny tiró un sospiro di sollievo e si lasció cadere sul morbido divanetto della Sala.
Aveva avuto paura che Katie fosse morta. Quel solo pensiero le fece venire le lacrime agli occhi. E tutte le emozioni che fino a quel momento aveva tenuto nascoste, si riversarono in quel pianto.
Draco non se l'aspettava, e soprattutto non sapeva cosa fare. Non era bravo in questo genere di cose.
Si avvicinó lentamente alla rossa, che intanto continuava a a singhiozzare, e le mise un braccio intorno alla spalla.
Ginny non si aspettava quel gesto d'affetto, ma aveva bisogno di qualcuno che la consolasse e in quel momento c'era solo Draco.
Cosí dopo poco, le lacrime smisero di scendere e la piccola di casa Weasley si sentí decisamente meglio.
"Grazie" disse con gli occhi ancora lucidi, guardando il biondo. Che si limitó a sorridere di rimando.

Il resto del pomeriggio lo passó lí, a studiare e a rilassarsi di fronte al fuoco scoppiettante.
Non voleva uscire dalla Sala Comune, perché sapeva che le avrebbero fatto mille domande su ció che era accaduto quel pomeriggio.
Inizió a riflettere su chi invitare alla festa di Natale di Lumacorno, e subito le venne in mente una testa bionda a lei famigliare.
Harry e Ron l'avrebbero uccisa, se fosse andata alla festa con lui. Ma in fondo non le dispiaceva l'idea di far arrabbiare quei due stoccafissi.

Serpe per sempre ~ DrinnyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora