Capitolo 53

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Matteo POV'S
È la vigilia, qui a Firenze sta nevicando dalle cinque di mattina, sono in cucina sto preparando la colazione e vedo Clarissa entrare nella stanza e mi avvicino per lasciarle un bacio che lei anche se ancora con gli occhi chiusi ricambia.
Stiamo parlando del più e del meno quando vediamo entrare nostra figlia in cucina, le sorridiamo e lei viene a lasciarci un bacio in guancia ad entrambi e poi si siede al suo posto, cominciamo a fare colazione e la bambina inizia a raccontarci:"c'eravamo tutti noi, gli zii i nonni e la mamma teneva in braccio un bambino tanto piccolo così come la zia Benni e la zia Ale, tu papi avevi in mano un anello e c'era tanta altra gente" sia io che Clarissa siamo sconcertati da quello che racconta e poi io chiedo:"tesoro ti ricordi altro?" la piccola ci pensa un po' e dice:"si un signore anziano teneva un trofeo in mano e tutti voi piangevate tutti" e Clary le chiede:"Lore eravamo in un campo da calcio, in uno stadio?" e le fa vedere le foto appunto di stadi così da far fare un idea alla bambina e quest'ultima annuisce allora la mia ragazza si gira e poi dice:"com'è possibile che abbia sognato una cosa del genere sembra una partita in verosimile e sembra che voi abbiate vinto visto che il signore che dice Lorelai potrebbe essere Roberto, facciamo vedere la foto del mister a nostra figlia e lei esclama:"si era lui che teneva in mano il trofeo d'oro" ci guardiamo sconvolti e poi però Lore dice:"il bimbo che teneva in mano la mamma aveva una maglietta con un pettirosso" ciò mi fa sgranare gli occhi, sorrido alla piccola che ha raccontato tutto questo e continuano la nostra colazione.
Adesso ci stiamo preparando per andare in giardino sotto con i ragazzi e i bambini, fuori è tutto bianco ed è uno spettacolo stupendo, indosso una tuta con la felpa e poi mi metto il giubbotto, la sciarpa e un cappello c'è davvero freddo, poi vedo uscire Clarissa con un pantalone di tuta un maglione e un ulteriore golfino bianco, indossa anche un cappello e dei guanti e poi Lorelai esce dalla stanza con una tuta beige con sotto un lupetto bianco, poi un cappello dello stesso colore, Clary le mette i guanti e la sciarpa insieme al giubbino e poi scendiamo.
I bambini stanno giocando mentre io e Clarissa stiamo raccontando quello che Lorelai ha sognato sta notte anche loro ci guardano sconvolti e increduli e Domenico poi suppone:"e se il trofeo d'oro che tiene Mancini fosse il trofeo del Mondiale?" tutti noi ci giriamo verso di lui e pensandoci bene avrebbe senso tutto gli diamo ragione e poi lui continua:"non so cosa possa significare che le ragazze tengano i bambini in braccio e l'anello che tieni in mano ma il body del piccolo sappiamo tutti a cosa si riferisce" io guardo il cielo e poi dico:"già" sorridiamo e poi continuano a pensare fin quando i bambini non vengono a chiamarci per giocare con loro, mi alzo per primo ed inizio a lanciare palle di neve al resto che è ancora seduto al tavolo che abbiamo nel vialetto e allora tutti per prendersi la loro vendetta su di me iniziano a formare sfere ghiacciate e a lanciarmeli addosso, iniziamo a ridere e a rincorrerci tornando alla stessa età dei bambini e così come questi ultimi siamo spensierati come non lo siamo da tanto.

Clarissa POV'S
Sono uscita un attimo, devo andare a prendere i regali in gioielleria, entro e vedo il signore dell'altra volta lo saluto e anche lui fa altrettanto muovendosi prendendo qualcosa che suppongo siano i bracciali e la collana in cassaforte, con un sorriso mi fa vedere tutto e io restituisco il sorriso mi confeziona tutto e poi una volta finito pago ed esco salutandolo e augurandogli una buona vigilia e lui fa altrettanto. Sono arrivata a casa, ho fatto un salto anche in pasticceria e poi entrando noto mia madre e il resto della famiglia e anche quella di Teo, saluto tutti e poi vedo Carlotta e mio fratello giocare con Lorelai e i loro fidanzati stanno a guardare, saluto anche loro e poi Teo mi dice:"fra poco saliamo in terrazzo ci sono anche i genitori degli altri ci dobbiamo vestire eleganti" annuisco e allora mi porto con me Lore e ci facciamo il bagno insieme e poi usciamo, per me decido un vestito nero con scollo a cuore, maniche a principessa e lungo fino alle caviglie, con esso abbino delle scarpe chiuse nere con il tacco e come accessori metto un completo di collana e orecchini, a Lorelai invece faccio indossare un vestito di Fendi con delle ballerine nere, mentre usciamo noto che gli altri si sono cambiati e che i maschi indossano tutti dei vestiti giacca e cravatta mentre mia cognata indossa un vestito nero corto con delle maniche particolari tutto brillantinato con poi abbinate delle scarpe con il tacco nere e accessori come bracciali e orecchini, Carlotta indossa un vestito corto di velluto verde, delle scarpe nere e poi indossa solo degli orecchini dorati. Saliamo su dove troviamo gli altri salutiamo e poi Lorelai viene presentata a tutti come un membro della famiglia Pessina e tutti ci fanno gli auguri entusiasti, ci sediamo a tavola e mentre parlo con le madri delle mie amiche e le stesse Matteo mi viene vicino e dice:"ti si vede la pancia" sorrido e abbasso lo sguardo, è vero mi si inizia a vedere un po' di pancia sono felice che mano a mano il mostro piccolo stia crescendo e si sta facendo notare, il ragazzo al mio fianco poggia una mano sul mio ventre e sorride, riprendo a parlare con le ragazze e poi do uno sguardo a mia figlia ma la vedo tranquilla a giocare con i suoi cugini e quindi poi continuo indisturbata a parlare.
Chiamiamo i bambini a tavola visto che è tutto pronto e vedo le madri in generale portare ognuna delle pietanze al tavolo, ok credo che sta notte la passerò in bagno a vomitare anche l'anima visto che so il comportamento di mia madre, guardo le altre e le noto anche a loro in difficoltà a guardare la quantità di piatti sul tavolo, forse anche se siamo numerosi è tutto un po' eccessivo ma non diciamo niente perché abbiamo paura per la reazione delle nostre madri, iniziamo a mangiare e a parlare.
Dopo quattro ore di cena sto per esplodere, siamo al dolce e non posso sottrarmi perché già vedo lo sguardo di mia madre quindi prendo il pasticcino più piccolo che trovo e lo mangio, sono accanto a Matteo e appena vede che mia madre mi porge un altro pasticcino lui si avvicina a me e dice:"vuoi che lo mangio io?" io annuisco e lui mi dice:"prendilo e poi passamelo sotto il tavolo" faccio come dice e poi una volta che mia mamma di gira verso mio fratello io lo passo a Teo il quale entra tutto il dolce in bocca e lo ingoia tutto d'un colpo scoppiamo a ridere e anche i ragazzi che hanno visto la scena iniziano a ridere a Matteo stava bevendo e vedendo tutti ridere sputa tutto ma riesce a bloccare il tutto con un fazzoletto prima che faccia danno e allora inizia a contorcersi nella sedia dalle risate, i nostri genitori ci guardano confusi mentre noi ragazzi ridiamo a crepapelle, passato il momento iniziamo a giocare a carte come una vigilia di natale italiana che si rispetti cominciamo a giocare nei mille modi possibili e iniziamo da sette e mezzo veneziano e poi continuiamo fin quando i bambini ci chiedono di giocare a tombola.
Lorelai ha una fortuna incredibile a tombola ha vinto tutto lei e per questo non mancavano le battute stupide di Lorenzo e Ciro, adesso i maschi stanno giocando a stop mentre noi ragazze con un altro mazzo stiamo giocando a cucú, i bambini però annoiati a seguire i nostri giochi propongono di giocare a mafia, un gioco dove i componenti sono la mafia che ha il compito di uccidere la gente, il governatore che ha il compito di scoprire chi è la mafia, il dottore che deve capire quale cittadino la mafia ha ucciso per salvarlo e poi ci sono i cittadini che non hanno alcun ruolo importante, in questo caso visto che siamo molti abbiamo deciso che ci saranno tre dottori e quattro mafiosi e due governatori mentre gli altri saranno tutti cittadini, la madre di Marco condurrà il gioco.

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