Clarissa POV'S
Sono le 7:30, sono sotto la doccia, Matteo ancora dorme, ho deciso di svegliarmi presto perché oggi ho una riunione con Alfonso, già il mio manager è tornato gli ho detto che ho bisogno di lui in questi giorni visto che ho molti meeting di lavoro, molti dopo aver visto come opero le partite hanno iniziato a chiamare sia me che lui e allora abbiamo deciso che sarebbe tornato e avremmo affrontato insieme tutte le riunioni imminenti, adesso sono avvolta dall'accappatoio ed esco dal bagno per prendere i miei vestiti, prendo il mio intimo e lo infilo poi mi avvicino all'armadio nel quale ho sistemato alcuni miei vestiti e anche di Teo e prendo un pantalone elegante a zampa bordeaux e lo abbino ad un maglioncino a collo alto bianco,di scarpe metto dei tacchi bianchi e poi prendo una borsa dello stesso colore delle scarpe e poi indosso alcuni accessori in argento. Mi sto finendo di truccare e mi arriva una chiamata da Alfonso rispondo e dice:"ehi Cissy sono qui sotto ti aspetto alla hall" e io rispondo:"ok arrivo mi metto il profumo e sono sotto" chiudo la chiamata e poi lascio un bigliettino con il buongiorno a Matteo e poi gli dico che sono ad una riunione di lavoro e che non so quando tornerò, gli lascio un bacio sulle labbra senza svegliarlo e poi esco dalla stanza. Arrivo sotto e appena vedo Alfonso inizio a correre nella sua direzione e poi gli salto sulla schiena visto che mi dava le spalle lo sento ridere e poi dice:"guarda ok che ho trent'anni però se tu mi fai gli attentati da dietro muoio prima del tempo" scoppio a ridere e scendo dalle sue spalle e lo abbraccio e poi dico:"mi sei mancato tantissimo" e lui mi dice:"anche tu, prima che tu mi chieda a casa va tutto bene la tua famiglia sta bene e Carlotta è tornata a casa e niente basta" mi stacco dall'abbraccio e dico:"simpatico" lui mi sorride e poi lo prendo a braccetto e ci dirigiamo vedo la macchina. Siamo da sturbuks, siamo passati a prendere l'ordine dalla finestra che hanno sulla strada e per poco Alfonso non si butta tutto addosso, mi passa il mio cappuccino e poi andiamo dritti verso l'edificio dove avrà luogo l'incontro. Arriviamo e poi ci dirigiamo al dodicesimo piano e mentre siamo in ascensore mi arriva un messaggio da Matteo dove mi da il buongiorno e mi dice che anche lui non saprà a che ora tornerà dall'allenamento, gli rispondo e poi poso il telefono visto che siamo arrivati davanti alla sala del meeting. Entro con il mio manager nella sala e noto tre delegati per squadra, noto i delegati dell'Inghilterra per primi che si presentano, poi è il turno dei delegati da parte della Danimarca, poi mi presento ai delegati francesi, dopo le presentazioni iniziamo la riunione per i veri e propri propositi.Matteo POV'S
Sono in campo con i ragazzi, mentre ci alleniamo parliamo fra di noi della partita finale, e poi Marco dice:"mister chi sarebbe meglio per noi Danimarca o Inghilterra?" e allora Roberto dice:"non importa perché voi porterete a casa quella dannatissima coppa, che sia l'Inghilterra o la Danimarca il vostro avversario voi li batterete ok?" wow ok non mi aspettavo questo discorso dal mister oggi sembra essere molto nervoso, forse perché si avvicina la finale EURO2020 chissà allora tutti sorridiamo alle parole del mister e iniziamo di nuovo con l'allenamento che avevamo sospeso per guardare il mister.Clarissa POV'S
Sono ancora in riunione e noto che ai delegati francesi e a quelli inglesi piace ironizzare sulla vittoria di questo Europeo mentre i delegati danesi parlano con me e mi mettono al corrente delle partite che dovrei arbitrare se dovessi scegliere la loro nazionale, alla fine noto che un delegato inglese fa una battuta di pessimo gusto sia sull'Italia che sulla squadra della nazione e continua dicendo:"l'Italia non ha alcuna possibilità di battere la nostra nazionale, siamo troppo forti" allora mi alzo e dico:"bene noto che abbiamo fatto colazione con arroganza e superbia stamattina, sapete credo che sia molto antisportivo dire qualcosa del genere, e anche una mancanza di rispetto dirlo davanti a me che prima di essere un'arbitra sono una cittadina italiana, non mi abbasserei mai ad un livello basso come il vostro e dire 'sapete la mia squadra è fortissima l'avversario non ha nessuna possibilità di batterla' perché sarei una persona davvero arrogante, e la cosa non mi appartiene, vi ricordo che ogni partita è a se e può succedere di tutto, non credete troppo nella vittoria perché se non dovesse arrivare vi rimarrebbe l'amaro in bocca per un po' di tempo e soprattutto la vostra squadra si sentirebbe incapace dopo aver deluso le aspettative dei vostri , non dico di non essere dei veri tifosi ma dico di farlo correttamente, detto ciò sarò felice di accettare la proposta danese, signori con voi ci rivedremo in campo" detto ciò stringo la mano ai sei delegati delle altre sue squadre e poi mi risiedo con un sorriso rivolto ai danesi che si nota che sono molto felici della mia scelta e dico:"bene signori il contratto lo firmerò domani e ve lo invierò una volta scannerizzato per email, vi ringrazio dell'offerta ci vedremo presto" stringo la mano ai tre delegati e poi posso decretare finita la riunione sono appena le tre e mezza di pomeriggio e non ho ancora pranzato, mi giro verso Alfonso e lui dice:"wow Clarissa Bianchi tu si che sai come far stare zitto un uomo, non mi aspettavo una sfuriata del genere di solito mantieni la calma alle provocazioni della gente ma sono grato a Dio che tu non ti sia contenuta" ridiamo insieme e poi ci alziamo e ci rechiamo vedo l'uscita per andare a mangiare qualcosa.
STAI LEGGENDO
La mia nazionale
FanfictionClarissa bianchi, una giovanissima arbitra che un giorno riceverà un offerta davvero importante che potrebbe dare una vera e propria svolta nella sua carriera che da un pó di anni ha intrapreso... Sa bene che la sua famiglia e le sue amiche (fidanza...