Capitolo 12

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Clarissa POV'S
Sono le 9:45 e sono sveglia, non so perché io mi sia svegliata così "presto" visto tutto quello che è successo ieri, forse perché oggi c'è la partita Italia contro Turchia quindi sono un po' in ansia non so fatto sta che non riesco più a prendere sonno, allora mi giro dal lato di Matteo e per poco non lo bacio, non mi aspettavo che la sua faccia fosse così vicina alla mia testa, dopo essermi spostata un po' indietro lo guardo e penso alle cose che ci siamo detti ieri, so che non mi sarei dovuta lasciar sfuggire quella frase, insomma non sanno neanche le ragazze cosa ho passato con il mio ex, dopo Alessio non ho permesso più a me stessa di innamorarmi, lui era quello che mi aveva promesso la luna ma purtroppo non a sapeva come arrivare al cielo e poi come se non fossi stata una persona ma una pezza la nostra relazione è diventata più tossica di quello che era. Le ragazze non sanno nulla perché in quel periodo loro ancora viaggiavano con i ragazzi e quindi bastava solo un po' di trucco per mascherare i lividi o altro, oppure quando ci vedevamo di presenza mettevo sempre cose larghe e lunghe anche se era estate io non potevo uscire con dei pantaloncini e un top per colpa di Alessio, posso definire lui come la decisione più sbagliata che io abbia mai potuto fare nella mia esistenza, i miei genitori volevano che io lo lasciassi ma io ero troppo innamorata così mi feci calpestare da lui, la persona più spregevole che io abbia mai conosciuto in tutta la mia vita, mi azzerai per la sua persona ormai la Clarissa Bianchi di prima , quella bambina innocente non c'era più, avevo sprecato la mia prima volta e se ci penso ancora mi fa ribrezzo nonostante lui non fosse ancora così tossico nei miei confronti non riesco a non provare un senso di disgusto quando penso a lui. Quando man a mano la
mia famiglia mi tolse la benda dagli occhi, vidi per la prima volta la realtà, che ormai la mia persona era nulla non valevo più niente, ero caduta in depressione, e ormai soffrivo di anoressia, mi ricordo in modo molto chiaro quando lo lasciai, lo chiamai e gli dissi di vederci al nostro solito bar, così non mi avrebbe potuto far nulla visto che era sempre pieno di gente, una volta vestita mio padre mi accompagnò e poi restò in macchina lui mi disse un semplice non si sa mai e allora io annuii e mi sedetti nel nostro tavolo, mi ricordo che la paura era padrona del mio corpo e che l'ansia mi stava mangiando viva, poi però vidi arrivare Alessio aspettai che si sedesse e poi gli dissi:"questa relazione mi sta distruggendo-Alessio mi guardava negli occhi e io facevo altrettanto sapevo quanto odiasse che lo guardassi dritto in faccia- non ce la faccio più, insomma guardami cosa sono diventata-lui fece per parlare e io peró continuai-hai parlato per quattro anni adesso è il mio turno, e non mi dire di portare rispetto perché io non porto rispetto ad una persona che mi ha calpestata come fossi lo zerbino all'entrata di una casa, dimmi adesso sei felice!? Sei felice per avermi spezzato in due come si fa con dei legnetti?! Bene lo spero che tu sia felice perché poi non so se ti rimarrà questo senso di benessere che provi quando mi picchi o mi butti merda addosso, io sono stanca di essere sempre l'ultima ruota del carro, avrei preferito finirla tanto tempo fa ma non ne avevo il coraggio, già mi chiedo che fine abbiano fatto i miei valori di persona in questo momento, mi hai privato anche di quelli Alessio,mi hai privato di tutto e io te l'ho lasciato fare, sono stata ingenua, ma tu sei stato un mostro e non ho intenzione di trascorrere un solo secondo in più se non per sbatterti tutto quello che mi hai fatto dritto in faccia, già forse quando poi la verità viene detta faccia a faccia può fare male, ma non ti preoccupare non ti posso restituire neanche l'1% delle tue cattiverie quindi ormai mi sono arresa con te, tu ormai non puoi più cambiare e io voglio tornare in me, perché quello che vedi non è più la Clarissa Bianchi di quattro anni fa, quella persona è morta e ha lasciato solo il suo ingenuo fantasma qui, quindi quello che hai davanti agli occhi è solo l'ombra della mia vecchia persona. Adesso io me ne vado da qui e mi voglio lasciare tutto alle spalle perché mi voglio bene e ho capito che non posso essere il nulla per te, perché se una persona la ami non la riduci così! Ciao Alessio." - ricordo che le mie lacrime non avevano sosta ma era la cosa giusta da fare-poi peró lui mi prese il braccio con forza come per trattenermi ma un ragazzo che suppongo abbia ascoltato la nostra conversazione, visto che poi man mano ho alzato sempre di più il tono della voce, gli ha preso il braccio e gli ha fatto lasciare la presa che era così forte che poi alzai la manica della felpa e notai subito il segno rosso della sua mano e dissi:" Vedi Alessio questo non va bene e credo che lo capirebbe anche chi sta fuori dalla nostra  relazione che ormai sei solo un mostro, perché in te non ci vedo più nulla del gentile ragazzo del quale mi ero innamorata" ringrazio il ragazzo che mi ha "salvata" e poi me ne vado verso la macchina di mio padre nonostante le urla del mio oramai ex ragazzo. Dopo di quel giorno iniziai ad andare a terapia da una psicologa, e anche da una nutrizionista per vedere in che condizioni ero, non nego che i primi mesi siano stati difficili ma poi mi iniziai a creare un'armatura che tutt'oggi non si spezza quindi posso dire di essermi fatta più forte, il mio carattere era prima non era così anche se assomigliava molto a questo non nego che le dimostrazioni d'affetto mi erano sempre piaciute ma poi con il passare del tempo le arrivai ad odiare perché erano anche quelle una cosa che non sopportavo più, avere le mani addosso degli sconosciuti non mi faceva bene e così mi potevano abbracciare solo le ragazze e la mia famiglia. Poi arrivarono i bimbi e riempirono la mia vita io, avevo deciso da poco di fare l'arbitra e mentre io studiavo stavo attenta ai bambini, erano stati come un fulmine a ciel sereno e mi avevano stravolto la vita mi avevano fatto tornare il sorriso, é proprio per questo che tengo a loro come fossero dei figli, loro mi hanno aiutato molto e riempivano le mie giornate. Le ragazze avevano notato un mio cambio ma io gli dissi semplicemente che avevo lasciato Alessio e allora forse loro attribuivano questo cambio alla rottura. A risvegliarmi dai miei pensieri è Matteo che si muove nel letto in cerca di una posa comoda, allora lo abbraccio e lui posa la sua testa sul mio seno-forse sono pronta a scongelare il mio cuore ma ho ancora troppa paura, paura che si spezzi di nuovo e che come un puzzle io poi lo debba ricomporre- il suo respiro mi solletica la pelle ma non mi interessa prendo a toccargli i capelli-ce li ha davvero morbidi- e poi dopo una mezz'ora passata così lui si sveglia.

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