Capitolo 7

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A quanto pare, in una delle stanze della casa risiede un computer impolverato e oltremodo datato. E non è tutto: al suo fianco ronza l'aggeggio del wi-fi. Wi-fi della cui esistenza nessun membro della mia famiglia mi ha messo a conoscenza, per motivi che possono immaginare e che rasentano il cercare di costruire momenti autentici lontano dalla tecnologia. Dannati baby boomer e la loro lotta contro l'internet da cui per primi sono più che dipendenti.

Il battere forsennato della tastiera da parte di mio nonno riporta su di lui l'attenzione che ho fatto vagare via, soprattutto quando ci schianta un pugno sopra, e così il modem si accende. È uno di quei reperti storici che credevo oramai estinti, ma non per nonno, sembrerebbe. Peserà dieci chili in tutto, lo schermo è un cubo carico di polvere e delle ragnatele spuntano a collegare l'angolo del monitor col tavolo in legno su cui è poggiato.

"Ecco qua, guarda!" nonno entra su Google e inizia a far girare il cursore a vuoto. Mi approprio del mouse ed entro nella cronologia, dove trovo al primo posto un sito di vendite.

"Questo non è Amazon" commenta Francesco. Per ragioni al di fuori della comprensione umana, ci ha seguito dentro casa fino allo scantinato dove riposa questo computer centenario. Lo occhieggio e contempla lo schermo con curiosità, le dita a strofinare il mento.

"Come no?" fa nonno "Me ne ha parlato quella donna... quella che viene in casa mentre dormo."

"Ah, la donna delle pulizie?" alzo un sopracciglio. Spero nonno non l'abbia terrorizzata. Conoscendolo, i dubbi in proposito sono in realtà pochi.

Nonno incrocia le braccia secche e raggrinzite al petto e annuisce.

"Sì sì. Le ho chiesto dove trovare qualche nuova lettura. Lei mi ha detto non conosce amazon? Si è messa al computer e mi ha detto di mettermi a cercare qualcosa di bello. Non so bene cosa ho fatto, c'erano scritte che rimandavano ad altre scritte e io ho continuato finchè non ho trovato quel libro dalla copertina magica. Quello che mi hai rubato" mi fulmina con gli occhi, ancora.

"Ti ho detto che te lo ridò, Cristo Santo" scorro la pagina. Il sito non è Amazon, anche se ci assomiglia abbastanza come impostazione. Chissà che viaggi per il web si è fatto nonno prima di arrivarci. Temo la quantità di malware che può essersi presa questa vecchia ferraglia, ma ora come ora la sicurezza informatica di nonno non è tra le mie priorità.

Entro nella sezione Libri e scorro un po', finchè non trovo una foto di quello che ho io, con sotto la scritta VENDUTO.

"Bingo" assottiglio le palpebre nel cliccare il nome del venditore, un certo Luca. Mi rimanda al suo profilo, dove ci sono vari articoli in vendita e un numero di cellulare. Me lo segno al volo negli appunti e poi torno dritto, giocherellando col cellulare, la mente a mille.

"Bene, possiamo andare" faccio un cenno a Francesco che, mani nelle tasche ed espressione stupefatta in viso, annuisce e mi segue verso l'uscita. Nonno mi intima ancora una volta di restituirgli il manufatto o inserire minaccia non ben identificata, ma lo ignoro. Una volta fuori, sospiro e passo le dita tra i capelli: si è fatta sera e pennellate arancioni allungano le ombre sul terriccio mentre l'aria priva di smog inonda le narici.

"Tuo nonno è troppo forte" Francesco alza un sopracciglio e mi si piazza di fronte "Comunque sei un attore assurdo, ti ritrovi spesso in queste situazioni?"

"Che situazioni?" ribatto, perplesso.

"Ma sì," mi rivolge un cenno col mento "di dare corda a tuo nonno. Cioè, senza offesa, si vede lontano un miglio che è uno schizzato patentato. E mi ha fatto venire un colpo con quel fucile."

La sua risata esplode nel silenzio e si dirige poi verso il mezzo abbandonato poco lontano. Tira fuori le chiavi e le fa vorticare intorno al dito, le spalle rilassate. Insomma, lui pensa che mio nonno sia un pazzo (cosa vera) e che io, prima, lo stessi semplicemente assecondando. Beh, mica male, questo mi risparmia il dover cercare una spiegazione alla situazione che non ho, se si esclude l'ammettere che ehi, una stella cadente mi ha dato il potere di leggere nel pensiero.

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