Capitolo XIV

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L'auto procedeva lenta sobbalzando terribilmente sull'asfalto ma sui sedili davanti Niall continuava a parlare guardando più Eleanor che la strada. Se non fosse stato troppo stanco si sarebbe staccato dal sedile per tirargli uno schiaffo in testa, non avevano fatto altro che parlare in modo noioso di università sin da quando erano saliti in auto.

Accanto a lui Louis era sdraiato in modo scomposto con la testa gettata all'indietro e gli occhi chiusi, lo guardò come ad implorare aiuto ma con ogni probabilità non aveva sentito neanche una parola del discorso. Appena saliti in auto aveva chiesto scusa a tutti e si era messo ad ascoltare la musica dal suo telefono con le cuffie, sparendo dalla conversazione e lasciando Harry da solo in quell'incubo. Era parte integrante del rituale prepartita, gli aveva spiegato Eleanor con supponenza, avrebbe voluto picchiare anche lei, ma sua madre aveva cresciuto un gentiluomo.

"Possiamo almeno ascoltare un po' di radio?" chiese Harry con tono supplichevole interrompendo la loro conversazione.

"Non prende niente qui, siamo in aperta campagna, e non abbiamo dischi, lo sai" rispose Niall seccato da quella intrusione nella sua conversazione.

"Allora parliamo di qualcosa di realmente interessante, mi annoio. Qualcuno di voi ha mai letto un libro che non sia legato al vostro corso di studi?" continuò facendo assumere alla sua voce una inclinazione ironica.

"Non provarci neanche ad essere insolente, non credere che ti abbia perdonato per essere sparito nel nulla ieri sera" ribatté il suo coinquilino.

"Avevo altre cose a cui pensare" rispose sorridendo.

"Potevi almeno avvertire che non saresti rientrato, ti ho aspettato da solo per un'ora" disse piccato.

"Ma che ne potevo sapere io, pensavo fossi con la signorina"

"Io sono andata a dormire sapendo di dovermi svegliare presto, non sono stupida come voi" intervenne Eleanor interrompendo il loro discorso.

"Menomale che ci sei tu che sei così intelligente, come faremo senza di te"

"Oh piantala, vedi perché nessuno vuole parlare con te?" rispose Eleanor.

Harry sbuffò sonoramente, "l'educazione vi imporrebbe di coinvolgermi nei vostri discorsi"

"Sveglia il tuo principe azzurro e parla con lui" disse Niall.

"Sono perfettamente sveglio, e vi sento", rispose Louis senza spostarsi di un millimetro e senza aprire gli occhi, "non voglio parlare con voi, semplicemente".

"Possiamo parlare della partita" chiese Niall ma prima che potesse finire il pensiero risposero tutti e tre un secco "no" all'unisono.

"Wow, che sincronia" disse Harry rompendo il breve momento di silenzio che si era cristallizzato in auto.

"Okay come non detto", rispose invece Niall, "credo manchi poco più di mezz'ora a Bristol. Ma dopo di che non ho idea di come raggiungere lo stadio"

"Dovrebbe essere vicino all'autostrada, ma non ho idea di dove sia di preciso" rispose Louis in tono gentile, ma qualcosa nella sua inclinazione trasmetteva l'idea che non avesse affatto voglia di parlare.

"Vedrò poi al navigatore del telefono" troncò il discorso che non stava ingranando e si rivolse nuovamente a Eleanor, parlò in tono basso e disse qualcosa che Harry non riuscì a udire ma che fece ridere la ragazza ad alta voce.

Abbandonò anche lui la testa indietro e chiuse gli occhi inspirando profondamente. Ieri sera era stato tutto perfetto, avrebbe pagato in oro per poter restare tutto il giorno a letto con lui. Non si era mai sentito così bene con qualcuno già dalla prima volta, sentiva il cuore scoppiare dalla felicità, ma contemporaneamente non riusciva più a non sentirsi offeso da come si scostava ogni volta che si trovavano insieme ad altre persone. Voleva così tanto rivendicarlo come suo di fronte al resto del mondo e farsi rivendicare a sua volta che provava dolore fisico quasi. Si girò ad osservare il suo profilo, la luce del sole che entrava pigramente dal finestrino faceva stagliare più nitidamente i tratti del volto, gli zigomi pronunciati, la linea della mandibola ricoperta di barba e la linea dritta del naso. Avrebbe voluto dipingere un suo ritratto e conservarne l'immagine in eterno.

With an empty heart - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora