Ancora intorpidita,
mi sveglio dal mio sonno
irrequieto come lo è la tempesta.
Desideravo una notte ammaliante
e invece la mente ha ospitato
la realtà che voglio dimenticare,
sconvolgendo il mondo in cui
il Signor Morfeo è sovrano.
Corteggiato dalla spavalda ammaliatrice
ha deciso di non essere culla
per i miei sogni.
Come vuole Signor Morfeo,
si prenda pur gioco di me,
la notte è il suo regno
e obiettar non posso,
ma conosco bene il giorno.
Nel suo tempo
non son più la piccola creatura
incapace di difendersi
sotto il buio che aleggia.
Il giorno è mio amico, Signor Morfeo,
mi sostiene e si prende cura di me.
Mi ricorda chi sono,
sussurrandomi all'orecchio
di fidarmi di me stessa,
così ogni mattina concedo l'anima mia
alla luce che mi tende la sua mano.
Arrivederci Signor Morfeo e
la prossima partita tra noi due
la vinca sempre il migliore.
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Presunte sfumature di poesia
PoetryUn viaggio dentro e al di fuori di sé, attraverso le mille sfumature delle emozioni assaporate mediante la sublime arte della poesia lontana dai suoi schemi strutturali