𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 1

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"Sveglia dormigliona, è ora di alzarsi!"
Il mio sonno viene bruscamente interrotto dalla voce di mia madre, che apre la finestra lasciando entrare i primi raggi di Sole, facendomi socchiudere gli occhi per la troppa luminosità.

"Non vorrai fare tardi proprio il tuo primo giorno di scuola! Dai alzati che la colazione è pronta.."

Io annuisco e lei chiude la porta dietro di sè, così ancora assonnata raccolgo i capelli in una crocchia disordinata, e mi sono reco giù in cucina per gustare la mia colazione: Pancakes con sciroppo d' acero, i miei preferiti!

"Tesoro io e tuo padre non potremo accompagnarti alla stazione, dovrai andarci da sola. E vedi di non arrivare in ritardo, come sempre" le rispondo annuendo e la saluto. Dopo aver terminato la colazione vado di sopra e rovisto nell' armadio per decidere cosa indossare.
Sembra incredibile ma dopo tanto tempo riesco a trovare un outfit che mi piaccia: una felpa non troppo lunga nera e dei jeans dello stesso colore con qualche strappo qua e là, il tutto con delle sneakers bianche.

 Sembra incredibile ma dopo tanto tempo riesco a trovare un outfit che mi piaccia: una felpa non troppo lunga nera e dei jeans dello stesso colore con qualche strappo qua e là, il tutto con delle sneakers bianche

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Dato che non ho voglia metto giusto del correttore per coprire le occhiaie, un filo di mascara, una linea di eye - liner e un gloss.
Sciolgo i capelli e li piastro leggermente, infine indosso alcuni accessori per completare l' intero outfit.
Non appena finisco noto di essere in ritardo: beh, non è mica una novità che io lo sia!
Così di corsa prendo le mie valigie, che a momenti stanno per esplodere data la notevole quantità di roba che ho messo al loro interno, e mi reco dritta alla stazione. Al mio arrivo vedo le mie due migliori amiche venirmi incontro: Pansy Parkinson e Hermione Granger.
Ci abbracciamo come se non ci vedessimo da una vita: a pensarci bene non ci siamo viste per ben 3 mesi date le vacanze estive, ma siamo rimaste sempre in contatto.

Tiro un sospiro di sollievo quando noto che il treno non è ancora partito, non sarebbe stato il migliore dei modi inziare l' anno beccandomi una punizione.
Io e le mie amiche prendiamo posto in una cabina e iniziamo a raccontare come abbiamo passato le nostre vacanze estive.

Pansy l'ha passata ad Ibiza con amici, andando in discoteca e divertendosi, è la festaiola del nostro gruppo. Ha un carattere forte e deciso ma è una persona dolcissima e con lei non ci si annoia mai.
È stata l'unica della mia casa a starmi vicina nonostante la mia "condizione".

Hermione invece appartiene alla Casa dei Grifondoro, ma nonostante questi ultimi non vadano d'accordo con i Serpeverde abbiamo legato fin da subito. È un pó la "madre" del gruppo che cerca di convincere Pansy a non fare cazzate, senza alcun risultato.

Dopo un pó di tempo Herm si addormentó, dovevo andare un attimo al bagno quindi uscii dalla cabina per raggiungerlo.
Mentre stavo uscendo dalla porta del bagno andai a sbattere contro qualcuno.

"Scusami tanto non ti avevo vis-" rimasi immobile quando alzai lentamente la testa e mi ritrovai di fronte l' ultima persona che avrei voluto incontrare: Mattheo Marvolo Riddle.
"Ma guarda un pó chi abbiamo qui!
La mezzosangue Serpeverde"

Questa era la "condizione" di cui vi parlavo prima.
Non sono mai stata accettata dalla mia Casa in quanto non sono Purosangue ma figlia di una babbana e di un mago.
È il classico pieno di sè che usa le ragazze per poi farle soffrire: patetico.

Ormai stanca delle sue prese in giro mi feci forza e risposi a tono.

"Ma guarda chi abbiamo il coglione per eccellenza"
"Dai Evans ammetti che ti sono mancato"
"Tantissimo guarda"
dissi sarcasticamente alzando gli occhi al cielo.
"Resterei volentieri a parlare con te ma ho cose più importanti di cui occuparmi, e tu non sei tra quelle"
"Oh oh oh la piccola Evans ha finalmente dato prova del suo carattere da serpeverde, quest anno ci sarà da divertirsi.." disse maliziosamente per poi andarsene, urtandomi leggermente la spalla.

Tornai al mio posto e cercai di non pensare al fatto che avrei dovuto sopportarlo ancora per altri 2 anni, così collegai gli auricolari al telefono e mi addormentai ascoltando qualche vecchia hit.
Dopo qualche ora arrivammo finalmente a destinazione.

𝐻𝑖𝑚 𝑎𝑛𝑑 𝐼Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora