«Ouch» si lamentò James come se fosse stato colpito lui.
«Guerra col cibo!!!» urlò una donzella al fianco del mal capitato. L'intera sala non ci pensò due volte. Stava degenerando.
«Fatevi sotto!» Lake iniziò a scalciare sul tavolo in alluminio, dovetti preventivamente tirare indietro il mio vassoio, prima che lo rubasse per poterlo lanciare verso la folla. Saltò a terra leggiadra buttandosi nella mischia senza la minima esitazione.
Io, James, Max, JJ, Cris e Sol eravamo perfettamente seduti a pensare agli affari nostri. Non avevamo intenzione di contribuire al trambusto e tantomeno sembrava che qualcuno ci avrebbe scomodato. Probabilmente essere la squadra alpha aveva i suoi vantaggi. Mi venne da ridere al pensiero che avrei potuto inseguire Lake, ci saremmo di sicuro divertite.
«Diciamo che se avessi un paio di ore potrei bloccare il tempo così da evitare che qualche residuo ci venga addosso. Ho bisogno ancora di molta pratica» risposi a Max quando un po' di calma ritornò a regnare.
«È normale, tutti abbiamo dovuto fare un po' di gavetta. Quando farai progressi, non so... magari se vorrai una mano sarò disponibile ad aiutarti.» Mi fece un occhiolino allungandosi verso il vassoio di Lake lasciato incustodito, prese la sua mela e la addentò.
Quella proposta mi aveva lasciata di stucco, in maniera positiva. Avrei accettato chiunque, ero disperata.
«C-Certo, mi servirà tutta l'assistenza possibile, grazie» balbettai come un ebete.
«Ma guarda un po' chi si vede!» una voce non troppo famigliare giunse alle mie orecchie. Non si trattava delle urla di sottofondo che stavano aleggiando da qualche minuto, ma di un suono molto più fastidioso, tale da farmi accapponare la pelle. Mi voltai con la speranza di non dover aver a che fare con lui.
«Colton» constatai atona.
Ritornai a fissare dinanzi a me: non valeva la pena rovinarmi la giornata a causa sua. Notai James alzarsi portandosi al mio fianco, nello stesso momento in cui lo sguardo di Christopher si induriva. Max abbandonò la mela poggiandola davanti a sé per poi sporgersi in avanti sogghignando, che stesse cercando la sfida con lui? Che tutti lo stessero facendo?
JJ, invece, si limitò ad alzare un sopracciglio mettendosi comoda per godersi la scena. A intervenire fu Sol, la quale credeva che il dialogo fosse la chiave per risolvere ogni conflitto.
«Qual buon vento ti porta qui? Hai perso il tuo gruppo nella battaglia e ne cerchi uno in cui tu non sia stato già cacciato?» o forse anche lei nutriva del risentimento.
Sentii un risolino provenire da dietro le mie spalle. «Tranquilli, non ho alcun problema del genere. Giuro di essere venuto in pace solamente per augurare a tutti voi un buon Anniversario!» Percepii la tensione alleviarsi sui volti dei miei compagni, ma nonostante ciò non smisero di seguire Colton con lo sguardo. Il nuovo arrivato fece il giro del tavolo sedendosi al posto di Kit, in modo tale da avere Max al suo fianco. Che lo avesse fatto di proposito per testare la sua reazione?
Maxfield si rimise a sedere composto leccandosi un labbro, aspettava solo una mossa per agire. James, invece, si ritrovò travolto dalla situazione tanto da non sapere cosa fare. Nell'indecisione decise quindi di corrugare la fronte e incrociare le braccia al petto, magari avrebbe incusso timore a Colton.
«Che anniversario?» indagò confuso.
«Penso faccia riferimento al giorno del nostro scontro quando ti ho battuto per il posto di caposquadra, vero? Non trovo altre spiegazioni, altrimenti» Christopher schioccò pungente. Si vedeva lontano un miglio che Colton non gli facesse simpatia: quel colpo dritto nell'orgoglio fece comparire un sorrisino compiaciuto sul volto del nostro leader. D'altro canto, il nuovo arrivato strinse un pugno in una mano poggiandola molto vistosamente sul tavolo dinanzi a tutti.
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Travellers
Science FictionTempo. Intuizione e rappresentazione della modalità secondo la quale i singoli eventi si susseguono. E se i singoli eventi potessero essere mescolati? Quale sarebbe il corretto ordine, chi detterebbe legge e chi soccomberebbe? Se neanche il tempo h...
24. Il ballo.
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