24.

                                    

                                          
Mi sveglio per colpa del terribile mal di pancia che ho in questo momento. 
Le nausee mattutine ancora non mi sono passate del tutto. Sono di meno rispetto all'inizio, ma ci sono ancora. 
«Hey» saluto Peter con un sorriso non appena entro in cucina per fare colazione. Ho una fame da lupi. 
                          
«Ciao» ricambia il saluto dandomi un bacio sulla fronte. 
                          
«Come mai sei già vestito? Dove devi andare?» gli chiedo curiosa mentre verso in una tazzina del caffè. Ho bisogno di riprendermi dalla mia dormita. 
                          
«Esco con Ned, andiamo a fare delle cose» mi spiega mentre alza le spalle con nonchalance. 
«Tu oggi che fai?» mi chiede dopo qualche secondo. 
                          
«Esco con Michelle» 
                          
«E dove andate?» chiede sospettoso mentre incrocia le braccia al petto. 
                          
«A fare delle cose» rispondo ghignando mentre lo guardo con sfida. 
Mi diverto a provocarlo. 
                          
«Che tipo di cose?» 
                          
«Cose tra donne, non ti interesserebbero» rispondo alzando le spalle. 
                          
«Va bene» risponde alzano le mani in segno di resa per poi accennare un sorriso. 
                          
«Allora» sospiro per poi avvicinarmi a lui. 
«Sai già dove portarmi in viaggio di nozze?» gli chiedo circondandogli il collo con le braccia. 
                          
«Avevo intenzione di portarti a Parigi» mi risponde mentre appoggia le mani sui miei fianchi.
«Ti avevo promesso che un giorno saremo ritornati lì» aggiunge dopo qualche secondo. 
                          
«Allora te lo ricordi ancora» sorrido imbarazzata mentre abbassò lo sguardo. 
Anni fa, quando mi portò a Parigi, mi ha detto che un giorno saremmo ritornati lì. 
                          
«Non dimentico mai niente» afferma vantandosi.
                          
«Ma smettila» sbuffo tirandogli uno schiaffo leggero sul petto. 
                          
«Mi sei mancata, comunque» afferma diventando serio, io invece mi lascio sfuggire un sorriso leggero. 
                          
«Anche tu» sussurro imbarazzata per poi alzarmi sulle punte baciandolo sulla bocca. 
                          
«In questi anni non sei cresciuta nemmeno un po'» mi prende in giro dandomi un pizzico sul sedere, io invece arrossisco violentemente. 
                          
«Peter, dai!» esclamo imbarazzata mentre lui scoppia a ridere.
                          
«Meglio che io vada, altrimenti rischio di rimanere single tra qualche secondo» afferma tra le risate mentre si avvia verso la porta. 
                          
«Esatto, meglio per te» lo minaccio scherzosamente. 
                          
«A dopo» mi saluta dandomi un bacio a stampo sulle labbra per poi uscire. 
                          
Senza perdere tempo, decido di andare a cambiarmi dato che tra pochi minuti ho appuntamento con Michelle. 
Come avevamo stabilito ieri, dobbiamo andare a comprare un vestito da sposa per il mio matrimonio, sperando che mi vada fino al giorno della cerimonia. La pancia crescerà molto. 
                          
***
                          
Mi trovo nel camerino a provare l'ennesimo vestito. Io e Michelle siamo in questo negozio da quasi un'ora e, ogni vestito che ho provato fino ad adesso, non le piace. 
                          
Ho provato anche altri vestiti, alcuni che mi stavano anche bene, ma per lei invece erano brutti.
                          
L'abito che ho addosso in questo momento è qualcosa di veramente stupendo. Ha una scollatura a cuore, stretto fino alla vita che poi si apre in una larga gonna che arriva fino a terra. 
Mi lascio sfuggire un sorriso sentendo subito le lacrime che arrivano ai miei occhi. Mi sento bella. 
«Dimmi di sì» sussurro pregandola non appena mi vede. 
                          
Sorride anche lei. Ha avuto la mia stessa reazione.
«Sì» sussurra emozionata. 
                          
«Sto per piangere» dico sventolando velocemente le mani in faccia per farmi un po' di vento. Ho bisogno di prendere aria o altrimenti potrei svenire. 
                          
«Stai per sposarti» sorride. 
                          
«Sto per sposarmi, Michelle» ripeto io.
                          
***
                          
Scusate, capitolo terribile, perdonatemi.
Volevo dirvi che il prossimo sarà l'ultimo capitolo.